Warp

Una strana creatura, tanti enigmi e un po’ di stealh. Benvenuti nella recensione di Warp per Xbox Live Arcade.

Trapdoor è un piccolo team canadese, composto da una ventina di persone, gente per lo più “fuggita” da grossi publisher e intenzionata a esprimersi tramite videogiochi magari meno ambiziosi, ma più personali e liberi da costrizioni. Si tratta di uno scenario sempre più comune in ambito indie, e poco importa se poi, nel caso specifico, il coinvolgimento distributivo di Electronic Arts renda la faccenda un po’ meno indie rispetto a tante altre. Specie poi se consideriamo che Warp, il gioco realizzato dal team in questione, è il classico esempio di cosa queste “faccende” possano produrre: un semplice, divertente mix di idee, capace di appassionare con le sue meccaniche e divertire con l’approccio dissacrante a narrazione e caratterizzazioni. Insomma, pur con qualche limite, un ottimo gioco, che si merita tutti gli 800 Microsoft Point richiesti (e la decina di Euro necessari a metà marzo, quando uscirà anche su PS3 e PC, ndAlias).

AREA 52
Lo spunto di partenza ci mette al controllo di una strana creatura, presumibilmente aliena, che sta cercando di scappare da un laboratorio in cui dei cinici esseri umani l’hanno messa al centro di esperimenti volti a sfruttarne le abilità paranormali. Il primo atto di ribellione consiste nel riappropriarsi dei propri poteri di teletrasporto e iniziare a seminare il panico fra gli scienziati. Da lì in poi si dipana un’avventura fortemente incentrata sulla risoluzione di enigmi ambientali e su meccaniche stealth. Il protagonista di Warp, infatti, non è in grado di affrontare le numerose guardie armate che cercano di farlo fuori, perlomeno non sul piano puramente fisico, e deve cavarsela in altre maniere. Il gioco offre un approccio piuttosto libero, seppur all’interno di confini non poi così ampi. È, per esempio, possibile portarlo a termine senza far fuori un singolo essere umano (al di là magari di qualche boss) e limitandosi a strisciare fra le ombre. Ma l’offensiva violenta, applicabile tramite un utilizzo “fantasioso” dei poteri del protagonista, è assolutamente a disposizione, è piuttosto sanguinaria (per quanto sempre con uno stile molto ironico e sopra le righe), e soprattutto spalanca ulteriormente i confini della varietà di approccio, permettendo di sbizzarrirsi con i vari poteri. Fra i principali pregi di Warp, infatti, c’è l’ottimo equilibrio con cui viene gestito il ritmo, attraverso un buon numero di varianti introdotte mano a mano che si procede nell’avventura.

DO THE EVOLUTION
Esplorando gli ambienti della base super segreta in cui il nostro improbabile eroe si è ritrovato prigioniero, infatti, si arriva a ottenere una manciata poteri aggiuntivi, e si accumulano strane creaturine viola da spendere all’interno di un apposito “negozio” per la conquista di ulteriori capacità o il potenziamento di determinate caratteristiche. Chiaramente, i nuovi poteri sono necessari per superare porzioni di livello appositamente pianificate, ma offrono anche opportunità sempre nuove per gestire alla propria maniera le diverse situazioni. Insomma, non ci si aspettino le “bolle” di gameplay emergente di un Crysis 2, ma certo il team Trapdoor si è sforzato per caratterizzare il suo gioco con una certa libertà e profondità. In questo senso va inquadrato anche un level design che si sforza di proporre aree di mappa totalmente accessorie, esplorabili solo tramite l’utilizzo dei poteri avanzati e al fine di scovare ogni singolo segreto nascosto. Warp è infatti il classico gioco che può essere portato a termine in un numero di ore variabile, in grado di aumentare sensibilmente nel caso ci si incaponisca a recuperare tutti i singoli bonus sparsi in giro. Pratica che, fra l’altro, si rivela più accattivante che in tanti altri casi, grazie al buon lavoro di level design che “nasconde” diversi segreti dietro enigmi ingegnosi, nonché all’integrazione dei segreti stessi nel gameplay (quasi tutto ciò che viene raccolto può essere speso per acquisire nuove abilità). Insomma, Warp, al di là di una durata che, affrontandolo col solo scopo di vederne la conclusione, difficilmente supera le tre o quattro ore, ha molto altro da offrire. E in questo senso vale anche la pena di segnalare le sfide, brevi livelli extra da sbloccare tramite appositi portali nascosti nella mappa di gioco (e poi affrontabili in qualsiasi momento tramite un apposito menu), che propongono percorsi da completare utilizzando poteri specifici e cercando di staccare il miglior tempo possibile, per agguantare le medaglie d’oro e mettersi in competizione nelle classifiche online.

Warp è un gioco divertente, dalle meccaniche stimolanti e ricco di belle trovate, che si può criticare solo per un comportamento dei nemici non sempre impeccabile (ma piuttosto nella norma per i giochi basati sullo stealth) e un sistema di controllo talvolta poco preciso, che può creare problemi nelle situazioni più convulse. Ma si tratta di minuzie.