Intervista a Fabio Pagetti, Game Director di Theseus

L’industria della VR è ormai una realtà affermata che, nel corso degli anni, ha visto nascere una serie di importanti team di sviluppo decisamente creativi: fortunatamente, e con orgoglio lo affermiamo, anche in Italia possiamo vantarcene di averli. Abbiamo avuto infatti la possibilità di intervistare Fabio Pagetti di Forge Reply, Game Director di Theseus, con cui abbiamo parlato di questo interessante lavoro per PlayStation VR e, in generale, della Realtà Virtuale.

Theseus

GamesVillage: Con l’esplodere della realtà virtuale, siamo stati abituati a trovare molti titoli che sfruttano una visuale in prima persona proprio per accentuare il senso d’immersione che solo la VR può donare. Dal trailer pubblicato si capisce invece che Theseus sfrutterà una visuale in terza persona. Possiamo sapere il perché di questa scelta?

Fpagetti: L’avvento della VR dà la possibilità di immergere totalmente il giocatore nell’ambiente di gioco dando vita ad un esperienza ancora più “intima” e d’impatto cambiando, per certi aspetti, il modo di giocare. Stavamo cercando il soggetto “perfetto” per sfruttare questa nuova tecnologia e siamo partiti dalla ricerca di una situazione, di una storia conosciuta dalla maggior parte del pubblico e per questo di facile riconoscibilità e comprensione. Se analizziamo la leggenda di Theseus e il Minotauro notiamo che la situazione descritta dalla maggior parte delle fonti letterarie presenta gli elementi base utili alla creazione di una situazione di gioco. Abbiamo quindi pensato che la leggenda di Theseus si sposasse perfettamente con questo tipo di tecnologia e che avrebbe potuto esserne oltremodo valorizzata. La scelta più ovvia sarebbe stata quella di sviluppare un gioco in soggettiva ma la volontà era quella di distinguerci e di ricercare l’effetto”wow”nel mostrare ai giocatori la differenza di scala tra il protagonista, il Minotauro e l’ambiente che li circonda. La scelta di sviluppare un gioco VR in terza persona ha portato non poche difficoltà ma questo ci ha permesso, secondo il nostro punto di vista, di dimostrare che questo tipo di approccio ha molto da dire rispetto al normale utilizzo della soggettiva, la quale rimane al momento la scelta fatta dalla maggior parte degli sviluppatori che si avvicinano alla VR. Il risultato che ne deriva è un’esperienza prima di tutto di gioco dove il giocatore sperimenta quella che può essere quasi definita una “out of body experience”.

Theseus

GamesVillage: La VR è un panorama ancora in fase embrionale dove c’è bisogno di tanta sperimentazione. Essendo la vostra una casa che non si è mai approcciata in questo ambito prima d’ora, la scelta di virare nel settore della realtà virtuale da cosa dipende?

Fpagetti: Per rispondere a questa domanda devo fare una premessa. Forge Reply è composta da due anime ben distinte ma in sinergia tra di loro, la prima è quella che voi tutti conoscete ovvero il team che si occupa di prodotti per il mercato consumer mentre l’altra si occupa di soddisfare le esigenze del mercato business to business. Le tecnologie VR e di mixed reality sono entrate in forge Reply ben prima dello sviluppo di Theseus per esigenze di business to business e quindi abbiamo avuto modo di sperimentare in prima persona le potenzialità che ne derivavano. Grazie alla dualità di Forge e la presenza di Reply Holding, che ha investito su Theseus ed è molto attenta alle nuove tecnologie, è stato possibile acquisire velocemente tutti gli strumenti e conoscenze che erano necessarie allo sviluppo del gioco. La scelta della VR, oltre che per le ragioni che ho citato prima, ci permette di posizionarci in un mercato ancora agli inizi dove i grandi studi non hanno ancora messo veramente piede e questo ci permette di dire la nostra e magari di emergere maggiormente.

GamesVillage: Theseus sembra proprio rappresentare una sfida per tutto il team, anche perché sembrerebbe avere tutte le carte in regola per rivelarsi uno dei titoli più interessanti su PlayStation VR. La maturazione della casa si è vista, non solo dalla coraggiosa scelta della periferica, ma anche da una produzione con toni più cupi e per certi versi maturi. Come mai è stato deciso di intraprendere questa direzione?

Fpagetti: In realtà lo studio aveva intrapreso una scelta stilistica dai toni cupi già con lo sviluppo di Joe Dever’s Lone Wolf; essendo però Lone Wolf un’IP abbiamo cercato di renderla più odierna ma non potevamo certo rischiare di snaturarla del tutto. Theseus invece ci ha permesso di essere veramente quello che siamo ed essere totalmente liberi ed esprimere al massimo la volontà del team artistico, e non solo, di produrre contenuti dark  e maturi. Questo tipo di scelta stilistica è anche dovuta al semplice fatto che Theseus è la nostra reinterpretazione libera del mito classico con lo scopo di narrare qualcosa che esula dalla leggenda originale. Per questo abbiamo reinterpretato tutti i personaggi chiave della leggenda rispetto alle nostre necessità di gioco e di narrazione. La narrativa infatti si discosterà di molto dalla storia originale e prenderà un’altra strada pur mantenendone tutti gli elementi che la contraddistinguono. Anche il ruolo che Arianna, riveste nella storia originale, è stato totalmente rivisto e adattato alle esigenze di gioco.

GamesVillage: In ogni gioco pubblicato dimostravate l’intenzione di alzare l’asticella delle ambizioni. Per quanto riguarda i progetti futuri vi vedete sempre nel campo della VR, magari provando qualcosa di nuovo, oppure ci dobbiamo aspettare un ritorno sul gaming da console ma con una direzione sempre molto dark?

Fpagetti: Sicuramente l’idea per il futuro è di focalizzarci. Sino ad ora Forge ha sempre prodotto giochi molto diversi tra loro e vorremmo stabilizzarci con la volontà di esprimere un’ identità ben definita e chiara, specialmente verso il pubblico. Dal mio punto di vista, per il futuro, non vorrei assolutamente perdere il know-how maturato con il progetto Theseus e quando parlo di know-how non mi riferisco solo alla VR ma anche alle dinamiche di gioco, grafica e sviluppo adottate per il progetto. Per quanto riguarda la scelta futura del mood dei nostri prodotti penso che proseguiremo per la stessa strada cercando di evolverci e migliorarci sotto ogni aspetto.

La Redazione di GamesVillage ringrazia Forge Reply per la cordiale disponibilità e per l’occasione data. Se volete conoscere ancor più la la loro storia, visitate il sito ufficiale del team di di sviluppo made in Italy.