Lara Croft and the Temple of Osiris – Anteprima

Dopo la nostra prima prova sul campo, avvenuta un paio di mesi fa, il distributore italiano di Lara Croft and the Temple of Osiris ha voluto invitarci nei suoi uffici per provare l’ultima build dello spin-off di Tomb Raider, la cui uscita è prevista nel giro di poche settimane (9 dicembre). Un’oretta abbondante nella quale abbiamo sperimento il co-op sia a due giocatori che a tre, leggermente più ragionato e meno caotico rispetto al gameplay a quattro, anche in termini di risoluzione degli enigmi. Non ci dilungheremo troppo in questa anteprima, anche perché finiremo con il ripete le stesse cose che vi abbiamo raccontato l’ultima volta, ma vale la pena di soffermarsi sull’ottimo lavoro operato dagli sviluppatori, soprattutto in termini visivi.

Pur trattandosi di un titolo “minore”, Nixxes Software (già responsabile dell’ottima Definitive Edition di Tomb Raider su PS4) e Crystal Dynamics non si sono certo risparmiate in termini qualitativi, tirando fuori un prodotto davvero molto gradevole dal punto di vista tecnico. Se la memoria non ci inganna, abbiamo notato anche qualche miglioramento tecnico rispetto alla precedente versione testata, che per la cronaca girava su un PC alquanto potente, “powered by Nvidia” (configurazione top secret, ma dubitiamo che nel case ci fosse qualcosa meno di una 970). 1080P a 60 fps quindi, senza incertezze, stuttering o altri problemi che hanno caratterizzato non pochi titoli negli ultimi tempi. Certo, non stiamo parlando di un gioco particolarmente complesso, tanto che con una GTX 650 dovrebbe essere possibile godersi l’esperienza con tutti i settaggi al massimo senza problemi di sorta.
Lara-Croft-and-the-Temple-of-Osiris_2014_10-08-14_002

Qualche riga più sopra parlavamo di un gameplay meno confusionario, ma non per questo meno divertente. All’atto pratico vedere come i livelli e, soprattutto, i puzzle, cambiano a seconda del numero dei partecipanti è davvero interessante. Non deve essere stato semplice per i level designer riuscire a creare delle sfide godibili senza scendere a troppi compromessi. Abbiamo notato che in generale la conformazione dell’area interessata dall’enigma ambientale del caso non muta, sono invece gli elementi con i quali si interagisce che cambiano di volta in volta, aumentando di complessità a seconda dei giocatori.

Una scelta decisamente vincente, alla quale va sommata la promessa di biforcazioni, che dovrebbero garantire a Temple of Osiris una prolungata longevità e un notevole fattore di rigiocabilità. Ci sono anche diverse aree esplorabili in grado di rivelare nuovi tesori, armi, amuleti e quant’altro possa rendere il cammino di Lara e soci un filo più semplice. Da questo punto di vista va sottolineato come la componente cooperativa andrà di pari passo con quella competitiva: se salta fuori un nuovo oggetto, questo andrà al player più veloce, quello insomma che lo raccoglierà per primo. Il loot non è condiviso e questo di certo apre a una serie di bastardate di non poco conto, che aggiungeranno un bel po’ di pepe alle partite.
Lara-Croft-and-the-Temple-of-Osiris_2014_10-08-14_004

La piacevole sinergia fra personaggi umani e divini, che vedono quindi Lara e Carter affiancati da Isis e Osiris, si è fatta particolarmente notare nel momento in cui c’è stato da risolvere un puzzle legato all’immancabile gioco di raggi e specchi, quasi un classico per la serie. Dopo una serie di tentativi maldestri, siamo riusciti a venirne a capo mettendo assieme le nostre capacità, dando al tutto un bella sensazione tipica del gaming da divano, con un po’ di amici pronti a battagliare, ma anche ad aiutarsi.

Ecco, forse questa è la componente più interessante di tutte, che in un certo senso va a toccare le corde del party game, senza per questo sminuire o semplificare eccessivamente il gameplay. Se è vero che sarà possibile giocare in multiplayer online, abbiamo il sospetto che Temple of Osiris darà il meglio di sé nelle partite in locale, davanti a una grossa TV, magari un po’ brilli dopo gli immancabili festeggiamenti natalizi. Insomma, se quanto abbiamo visto e giocato troverà conferma per tutta la lunghezza del gioco, ci sarà davvero di che divertirsi!