Xbox Media Briefing – le considerazioni

Una coda infinita è quella che attende i pavidi che hanno deciso di prendere parte al consueto Xbox Media Briefing. Il caldo e i tedeschi che non parlano l’inglese complicano un po’ la situazione, ma niente che non si possa gestire.
La sala è sì piena, ma non traboccante, il che rende quasi inspiegabile la rigida selezione all’ingresso, che si conclude con pass quasi lanciati e regalati come se non ci fosse un domani. Non riescono a entrare tutti per tempo, ma la conference, prevista per le 14.00, comincia in perfetto orario, lasciando i poveretti che si sono cotti per un’ora sotto il sole ancora lì, dove probabilmente li ritroveremo a fine conference. Lo show deve continuare, diceva Freddie Mercury.
Xbox Media Briefing comincia con un gioco di Ubisoft, Assassin’s Creed: Unity, primo titolo dell’arcinota saga a essere sviluppato unicamente per next-gen.
Il trailer mostra una Parigi incantevole, tutta da ammirare. Un assolo di piano accompagna le acrobazie di Arno, mentre la folla sta assistendo a quella che ha tutta l’aria di essere un’esecuzione in piazza. C’è una continua alternanza tra la solitudine del protagonista e la forza bruta del motore di Unity, capace di mettere sullo stesso schermo una quantità incredibile di persone. Come vi scrivevo poco sopra, ho visto sicuramente trailer più spettacolari legati a questa serie, ma è indubbio che il mio essere così affascinato dal gioco mi impedisca di non emozionarmi. Ma lasciamo perdere le questioni di cuore, perché subito dopo il video i tedeschi ci ricordano che sono i campioni del mondo. Lo dicono nella loro lingua ed esultano solo loro. Claudio e io abbiamo provato ad abbozzare una “Seven Nation Army” per ricordargli da dove vengono, ma gli italiani sono troppo pochi perché Grosso compaia sui tre maxischermi che adornano la sala.
Sul palco sale Phil Spencer, Head of Xbox. Ringrazia i media, ringrazia i partner. Io, che ho acquistato Kinect, ho un po’ meno voglia di ringraziare lui, ma questa è un’altra storia.
Secondo Phil, Xbox sarà il miglior posto per giocare questo inverno. L’affermazione è forte e mi lascia un po’ tiepido. È corretto riconoscere che la line up è davvero aggressiva, ma le esclusive lo saranno altrettanto? Ori sembra sempre un piccolo gioiellino e il nuovo Forza Horizon 2 di piccolo non ha niente, ma bisognerà provarli in maniera approfondita prima di poter effettivamente capire se siano o meno dei system seller o le ennesime occasioni sprecate.

Le Leggende potranno essere adoperate solo su Xbox One e Xbox 360
Le Leggende potranno essere adoperate solo su Xbox One e Xbox 360

La prima cartuccia che Phil decide di sparare è FIFA 15, che sarà incluso in un bundle disponibile il 25 di settembre. Poi invita sul palco David Rutter, General Manager di EA Sports FIFA.
David, una nostra vecchia conoscenza (sì, è quello che ha reso FIFA il gioco che è oggi) torna a parlare di Leggende, un’esclusiva Xbox anche questa volta, e fa salire sul palco Peter Schmeichel, che ha il compito di costruire un dream team con alcuni tra i più grandi calciatori mai esistiti. Purtroppo per lui ha perso la mia attenzione quando ha preferito Moore a Baresi e poco importa se poi abbia provato ad accattivarsi la mia simpatia includendo nel team il biondissimo Pavel. Visto che stiamo parlando di Leggende, eccovi l’elenco di quelle nuove, che comprendono Roberto Carlos, Roy Keane, Sir Bobby Moore, Alan Shearer, Okocha, Valderrama, Baresi, Blanc, Butragueño, Brehme, i due Laudrup e Stoichkov.

ID@XBOX

The Escapist. Perché i Team 17, le belle idee le hanno sempre avute.
The Escapist. Perché i Team 17, le belle idee le hanno sempre avute.

Che Microsoft le stia provando tutte per riaccattivarsi le simpatie della gente è evidente. I numeri, però, paiono indicare che la strada è quella giusta. Chris Charla, Director di ID@Xbox ha il compito di mostrare i primi titoli. Con un trailer lunghino fa vedere alla platea cosa potrà giocare di qui a qualche tempo. Ci sono Blues and Bullets, Cuphead, Dungeon of the Endless, Fruit Ninja Kinect 2, Ghost of a Tale, Goat Simulator, Gunscape, Massive Chalice, Inside, Knight Suqad, Lovers in a Dangerous Space, No time to Explain, Plague Inc: Evolved, Rivals of Aether, Smite, SlashDash, Space Engineers, Spectra, Pneuma Breath of Life, Threes!, The Escapist, Superhot e un paio di altre produzioni. L’attenzione si sposta subito su Space Engineers, in cui si interpretano degli “operai” dello spazio, che hanno il compito di costruire una fortezza da difendere poi dagli attacchi dei nemici (con tanto di dogfight spaziali, e su SuperHot, un titolo in cui il tempo scorre solo quando ci muoviamo (o così mi sembra di aver capito) e che pare davvero avere stile. La palette grafica è interamente giocata sul bianco, sul rosso e sul nero ed è davvero una gioia per gli occhi. Poi è il turno di Team 17, che porterà su Xbox One The Escapist. Si tratta di un titolo dallo stile grafico minimale, che simula la vita di un detenuto con un solo scopo nella vita, quello di scappare. Di giorno ci si allena, di notte si prova la fuga. La sensazione che abbiamo avuto guardando il filmato proiettato nella sala era quella di trovarci di fronte a un gigantesco fomicaio ripreso dalle telecamere del Grande Fratello. Cool, davvero. Smite è, invece, un MOBA interamente controllato via pad. È in terza persona e consente di vestire i panni di una divinità. Durante la demo sono stati mostrati Thor, Ercole e Poseidone, tutti capaci di prodursi in mosse estremamente spettacolari.
La parte dedicata a ID@XBOX si chiude con un lungo filmato di Below, che non può che farti venire voglia di giocarlo subito, adesso, da ieri.
Passata la febbre da Indie, è ancora la volta di Phil Spencer, che racconta nuove cose di di Call of Duty (noi ve ne abbiamo parlato già ieri). Anche oggi, tuttavia, c’è qualcosa di nuovo da dire, e riguarda un bundle particolare, venduto a 500 euro. Si tratta di una console in limited edition con un pad griffato, un hard disk da 1 TB e CoD: Advanced Warfare in digital download.
Superato il momento Crash Boom Bang, entra in scena Evolve, che troverete anche sulla prossima copertina di The Games Machine (in edicola tra una manciata di giorni!). Evolve arriverà in open beta a gennaio, solo su Xbox One, per poi raggiungere gli scaffali il 10 Febbraio.

IL COLPO CHE NON TI ASPETTI

La vera bomba della conference, tuttavia, non arriva né dai titoli noti, né dalle produzioni indipendenti. È il corporate Vice President di Microsoft Phil Harrison a lanciarla, e lo fa invitando sul palco Darrell Gallagher. L’oggetto della presentazione è Rise of the Tomb Raider, che sarà un’esclusiva Xbox One. Il gioco uscirà nell’inverno 2015 e ha già fatto imbufalire tonnellate di fan.

Ogni gioco fatto da Sam Lake non può che essere un capolavoro. Speriamo non si smentisca con Quantum Break.
Ogni gioco fatto da Sam Lake non può che essere un capolavoro. Speriamo non si smentisca con Quantum Break.

Sempre per rimanere in tema di esclusive, è stato finalmente mostrato il gameplay di Quantum Break. Non vi nascondo che, quando è salito sul palco Sam Lake, mi sono sentito come una di quelle ragazzine che sbavano dietro agli One Direction. Sam è il volto del primo, autentico Max Payne: potrebbe presentarmi un simulatore di finestra chiusa e io sarei entusiasta. Fortunatamente, Quantum Break sembra anche bello. Non tanto a vedersi: su PC si vedono cose di ben altra levatura. È nelle idee che il titolo di Remedy pare avere qualcosa di interessante da dire.
Giocheremo nei panni di Jack Joyce, che è stato vittima di un esperimento fallito e ha ora la possibilità di manipolare il tempo. Può fermare i proiettili, i nemici, tutto. Le sue abilità gli consentono inoltre di muoversi liberamente in alcune fratture temporali che non possono però essere controllate. In altre parole, non si sa quando cominciano né quando il tempo riprenderà a scorrere normalmente. Per sua sfortuna, ci sono alcuni nemici che, sfruttando particolari dotazioni tecnologiche, sono in grado di fare lo stesso. Questo dà vita a scontri che ci sono sembrati divertenti e ben realizzati, ma fino a quando non prenderemo un pad in mano sarà impossibile sbilanciarsi.

MAKE YOUR SCREAM COME TRUE

Passando ad altro, mi ha particolarmente divertito Screamride, in uscita nel 2015, che altro non è se non un simulatore di montagne russe in cui la “misura del proprio successo” è rappresentata dalle urla di terrore dei tizi che testeranno le varie creazioni. Il claim è bellissimo: “make you scream come true”.

ORI, IL RE DELLA FORESTA

Ori and the Blind Forest sembra poesia pura
Ori and the Blind Forest sembra poesia pura

Ori and the Blind Forest, su cui torneremo molto probabilmente domani, viene presentato da Thomas Mahler, il Game Director dei Moon Studios. Graficamente è incantevole e le meccaniche sono quelle di un gioco che pare richiedere parecchia abilità e precisione con il pad. Nel livello mostrato il protagonista è impegnato a fuggire dall’acqua che avanza dalla parte bassa dello schermo, eliminando i nemici e sparandosi il più velocemente possibile verso l’alto. La colonna sonora è gradevolissima e l’atmosfera che si respira è di quelle giuste, dei titoli che possono davvero diventare grandi.
Meno entusiasmante, infine, Sunset Overdrive. La presentazione di Los Angeles era stata incredibilmente pià frizzante e non è bastato, in questa occasione, avere sul palco Ted Price, CEO di Insomniac, per risollevare le sorti di una demo che è parsa davvero troppo fiacca per essere interessante. L’unica nota positiva è il bundle con la console, che rappresenta, a oggi, l’unico modo per avere una Xbox One bianca (a meno di non aver contribuito al lancio della console stessa, ovviamente). Il prezzo di questa “combo” è lo stesso che viene richiesto oggi per portarsi a casa una “liscia”, quindi non c’è davvero una ragione plausibile per preferire la versione classica.
Chiudiamo con una riflessione sui bundle di Microsoft. Ci sono sembrati sì azzeccati, ma parevano davvero preannunciare un taglio di prezzo per la console “naked”. Taglio che, invece, non è arrivato, lasciando diversi dei presenti con un po’ di amaro in bocca. Dall’altra parte della barricata, intanto, hanno appena festeggiato i 10 milioni di console vendute in tutto il mondo…

Comincia la sua avventura videoludica con uno storico Colecovision, passando poi all’Atari 2600 ed altre millemila console, per approdare infine all’Amiga. Si fa conoscere in Rete dal 2009, anno di apertura del blog Retrogaming Planet, con il quale macina consensi e i maroni agli storici personaggi videoludici che gli capitano sotto tiro e per questo motivo è attualmente ricercato dalla polizia di mezzo mondo. Se lo vedete…non segnalatelo