Days Gone e i giorni realmente andati al 2019

Days Gone

C’è voluto un po’ di tempo prima di trovare le parole giuste da dedicare a ciò che sta accadendo a Days Gone. Giusto il tempo di metabolizzare una notizia che ancora oggi fatica a essere digerita, non perché ci troviamo davanti al rinvio di un capolavoro, appellativo che Days Gone non può ancora pretendere di avere, ma semplicemente perché il posticipo dell’uscita del gioco non fa altro che coronare quello che oggi assume tutti i contorni di un travagliato sviluppo.

Che ci fossero problemi (e seri) era ormai sotto gli occhi di esperti del settore e non. Dopo l’annuncio avvenuto in occasione dell’E3 2016, con tanto di lunga demo-gameplay, in molti hanno iniziato a decantare le lodi del “nuovo The Last of Us”, tanto da sperare di poter mettere le mani sul titolo di Sony Bend già dall’anno successivo (2017). Poi però pian piano l’hype per Days Gone è andato via via sgonfiandosi, soprattutto a causa dei pochi aggiornamenti dispensati dagli sviluppatori e dal publisher. Così, il survival-horror post-apocalittico ha fatto perdere le sue tracce, saltando il PlayStation Experience 2016 e palesandosi davanti ai nostri occhi soltanto l’anno successivo, durante l’E3 2017 e con lo stesso modus operandi (lunga demo gameplay). E poi, nuovamente il nulla cosmico, con Bend Studio che ha disertato Paris Games Week e PlayStation Experience 2017. Un campanello d’allarme che però non tutti hanno udito. Già, perché a tapparci le orecchie ci pensato la stessa Sony, illudendo tutti coloro che attendevano con ansia il titolo-zombie con una scialba conferma dell’arrivo del gioco in questo 2018. Ciò ha ridato vita ad un hype che pareva quasi morto, fino alla mazzata finale arrivata la settimana scorsa: Days Gone rinviato al 2019! Days Gone rinviato al 2019! Days Gone rinviato al 2019! Zero spiegazioni, zero motivazioni, zero comunicati. Ma laddove non sono arrivate informazioni ufficiali, è giusto provare a capire da soli quali possano essere stati i reali motivi che hanno portato Sony Interactive Entertainment a posticipare l’uscita del gioco.

Bend Studio era un po’ come i non-morti presenti nel suo gioco, ovvero morta da un bel pezzo. Il team che ha dato vita a Syphon Filter e che ultimamente si era limitato allo sviluppo dei soli Uncharted per PlayStation Vita (L’Abisso d’Oro e Fight for Fortune), ha avuto la brillante idea di rilanciarsi con un gioco davvero ambizioso. Un titolo che però sembrerebbe aver alzato un po’ troppo l’asticella, dato che la realizzazione di una IP open world richiede davvero numerosi sforzi. L’aver mostrato solo due video-gameplay è stato un segnale molto chiaro, che ci ha fatto subito intuire che forse è proprio il gameplay il problema principale che affligge i pensieri degli addetti ai lavori. Orde di zombie impossibili da affrontare e pochi umani rimasti in vita che hanno deciso di darsi alle “malefatte” pur di campare… roba già vista, rivista… e fatta pure meglio. In molti non erano convinti delle meccaniche principali di Days Gone e forse, dopo oltre tre anni di sviluppo anche qualcuno dall’alto ha capito che esiste realmente qualcosa che non va e che il gioco necessiti di pesanti modifiche.

La realtà dei fatti però emergerà fuori soltanto tra qualche mese: se Days Gone salterà l’E3 2018 e se dunque non ci verrà mostrato nulla di nuovo del gioco, tutto ciò non potrà che essere tradotto come una pesante bocciatura del gameplay, che sicuramente in occasione dell’uscita del gioco potrebbe arrivare sulle nostre PlayStation 4 addirittura in una forma differente (e speriamo migliore) rispetto a quel poco che ci è stato proposto in questi anni. La speranza è che lo studio di sviluppo ci dia un sonoro schiaffo morale e si presenti in pompa magna alla fiera di Los Angeles, dimostrando a tutti che il rinvio di Days Gone non fa altro che parte di una strategia aziendale, volta a rendere il titolo uno dei pilastri della console durante il prossimo anno. Nel mentre però, così come titola il gioco, i giorni sono davvero… andati!

Il mio nome è Domenico, ma online in molti mi conoscono come TheRedDevil... sebbene per Facebook il mio soprannome sia "Auditore" e non posso nemmeno cambiarlo. Iniziato ai videogame con il mitico Atari 2600, oggi sono un "sonaro" (quasi) incallito, ma non ditelo in giro eh! Adoro i survival horror con o senza zombie... ma se dentro ci sono gli zombie è assai meglio! Ah, se non vi piace The Last of Us, sappiate che non possiamo essere in alcun modo amici!