Mario + Rabbids Kingdom Battle: Donkey Kong Adventure Recensione, quando la scimmia colpisce (duro)

Mario Rabbids Kingdom Battle Donkey Kong Adventure

Quasi un anno: ecco quanto è passato da quando abbiamo avuto per la prima volta l’occasione di mettere le nostre avide zampacce su Mario+Rabbids: Kingdom Battle. Oggi, con un senso di patrio orgoglio (dopotutto il titolo è pur sempre farina del sacco di Ubisoft Milan e del buon Davide Soliani), torniamo a occuparci di questo ottimo strategico a turni, e lo facciamo in occasione del lancio dell’ultimo DLC, questa volta dedicato a uno dei primati più famosi della storia. Donkey Kong Adventure è qui, nelle nostre Nintendo Switch. Un more of the same? Assolutamente no. Qui c’è qualità, ispirazione, divertimento; in parole povere, siamo di fronte a un ottimo DLC. Perché? Beh, seguiteci in questo viaggio tropicale e lo scoprirete!

Donkey Kong, Cranky Kong e Rabbid Peach: un team inarrestabile!

Mario+Rabbids: Kingdom Battle è stata sicuramente una delle novità dello scorso anno. Piombato sulle nostre Switch quasi dal nulla, frutto del talentuoso e certosino lavoro di Ubisoft Milan, il titolo è un (quasi) classico strategico a turni che, a fronte di un gameplay apparentemente semplice, riesce a regalare ore e ore di svago a tutti gli appassionati del genere. La commistione del Regno dei Funghi di Mario e della follia intrinseca dei molestissimi Rabbids, poi, è solo la ciliegina sulla torta preparata con cura per noi dal buon Soliani e colleghi. Ecco quindi che questo nuovo DLCDonkey Kong Adventure, riesce ad alzare di una tacca abbondante l’asticella della qualità e, cosa non sempre scontata, risulta godibile, quanto (se non più) il titolo base da cui prende le mosse. Ma andiamo con ordine, rispondendo subito alla domanda più importante: come cavolo ha fatto Donkey Kong a finire risucchiato nell’apocalittico cataclisma interdimensionale che ha fuso due mondi agli antipodi? Semplice, o meglio: quando c’è di mezzo Rabbid Peach è semplice (quasi naturale, come il fluire delle maree) che scoppino disastri. Nel tentativo di ricaricare il suo cellulare, usando la già danneggiata lavatrice/macchina del tempo degli sconclusionati Rabbids, la biondissima principessa coniglietto viene risucchiata, insieme a Rabbid KongBeep-O, su una spiaggia tropicale. Qui, circondati da Ziggy (li conoscete, sono i MOB di base del titolo originale) e impreparati alla lotta, verranno salvati da lui, il celebre Donkey Kong. Ed ecco che il nostro amico primate, dopo aver somministrato ai Rabbids una nuova e inedita dimensione delle classiche sculacciate, si unirà alla compagine e, insieme a lui, la versione Rabbid di Cranky KongRabbid Cranky. Quest’ultimo spiegherà a Rabbid PeachBeep-O Donkey Kong che la lavatrice dimensionale dei Rabbid ha corrotto non solo il Regno dei Funghi, ma anche l’isola tropicale e la dimensione a cui essa appartiene, insieme al resto del mondo di Donkey Kong. Da qui, da questo incipit del tutto complementare alla trama del gioco base e perfettamente contestualizzato, prende le mosse questo DLC che, è il caso di dirlo, è più assimilabile a un’espansione anzi che a un contenuto aggiuntivo fine a se stesso. Ultimo piccolo appunto: per accedere a Donkey Kong Adventure dovremo prima aver completato almeno il primo mondo del gioco base. Se questa scelta da un lato può sembrare un po’ azzardata (dopotutto suona quasi come una “costrizione”, giusto?) dall’altro ha un suo senso. Vedremo fra poco quale.

Mario + Rabbids Kingdom Battle Ubisoft

Nuove mosse per il “vecchio” Donkey Kong!

Non vi vogliamo spoilerare nulla; in questi tempi difficili una piccola indiscrezione può facilmente costarci l’osso sacro (ahìnoi), quindi per quanto riguarda la trama di questa espansione, quanto detto è quanto vi occorre di sapere. Ora affonderemo i molari in quello che è il vero centro dell’esperienza, il gameplay, ma prima di farlo risolviamo un piccolo punto in sospeso. Come vi accennavamo, per accedere a Donkey Kong Adventure dovremo aver battuto Rabbid Kong e aver completato il primo mondo di Mario+Rabbids: Kingdom Battle. Questa scelta risulta del tutto organica e qui, proprio qui, si evince il vero significato delle parole cura del dettaglioSoliani e il suo team hanno creato un’avventura parallela, del tutto avulsa e slegata dal titolo base, che però riesce ad avere una sua logica, a essere al contempo legata e non in contrasto agli eventi che abbiamo vissuto nella Storia di Mario+Rabbids: Kingdom Battle. Chapeau, Ubisoft Milan! Fatta questa dovuta considerazione, passiamo di forza al gameplay. Non è un more of the same, questo l’abbiamo già detto. Donkey Kong Adventure approfondisce ulteriormente, a fronte del minor numero di personaggi che potremo aggiungere al nostro team in questo DLC, il già articolato e soddisfacente gameplay del titolo da cui prende le mosse. Ecco quindi che potremo contare su alcune abilità uniche, assegnate a Donkey Kong, che rendono giustizia alla possanza e capacità scimmiesca di movimento di questo eroe. Il nostro amato gorilla sarà quindi dotato di una capacità di movimento amplificata e di devastanti attacchi, nonché della capacità di sollevare e scagliare oggetti nell’arena o contro i nemici. Per contro, come a equilibrare lo strapotere di questa pelosa e muscolosa macchina da guerra alimentata a banane, tutti gli attacchi di Donkey Kong saranno di tipo ravvicinato. Questo, unito ad alcune abilità uniche assegnate a lui e al vegliardo Rabbid Cranky, aggiunge una nuova profondità al gameplay del gioco, che risulta ancora più articolato, pur mantenendo la stessa semplicità intrinseca che lo contraddistingue. Ad esempio, usando l’abilità di Donkey Kong potremo scagliare oggetti contro uno o più Rabbid nemici o, ancora, afferrare la dolce Rabbid Peach e lanciarla laddove da sola non sarebbe mai potuta giungere, mettendola quindi in posizione di vantaggio rispetto agli avversari. Utilissime ed esilaranti anche le abilità e le mosse di Rabbid Cranky, che oltre a usare il povero Beep-O come una sorta di deambulatore, sarà in grado di addormentare per un turno i nemici nel suo raggio d’azione o, a seconda delle necessità, scatenare un devastante attacco ad area, sfruttando l’elevazione del salto team. Analogamente a Mario + Rabbids: Kingdom Battle, in Donkey Kong Adventure ci vengono proposte delle arene studiate nei minimi dettagli e strutturate in modo da dare particolare enfasi allo stile di gioco di Donkey Kong. Avremo quindi una maggiore verticalità rispetto al titolo base, e spazi più ampi (dopotutto la mole dello scimmione è notevole), nei quali le capacità di spostamento sovrumane del famoso primate saranno la vera chiave di volta per vincere gli scontri. Purtroppo ci sono alcune piccole pecche, e una di queste è proprio il fatto che tutto ruoti intorno a Donkey KongRabbid Cranky; la quasi assoluta perfezione delle loro abilità, in rapporto al contesto, li rende una scelta praticamente obbligata per il team. Questo va, senza mezzi termini, a cozzare con un concetto base del gioco, la varietà del team con cui affrontare le diverse situazioni. Di fatto, vedrete, vi troverete giocoforza ad avere questi due gorilla nella vostra squadra di Eroi.

Mario Rabbids Kingdom Battle Donkey Kong

Esplosioni, fiamme, fulmini e un frame rate granitico

Per ovvi motivi non c’è molto di nuovo da dire sul fronte tecnico, se non rinnovare i complimenti a Ubisoft Milan per la continua ricerca del miglior compromesso. Donkey Kong Adventure gira splendidamente, in modalità handhelddocked, con solo qualche piccolo difetto grafico minore qua e là. Il frame rate rimane sempre granitico, nonostante gli ottimi effetti di luce e particellari e, come nel titolo originale, la colonna sonora a cura di Grant Kirkhope fa il suo sporco lavoro. Rimangono quindi quei piccoli difettucci che sono mutuati da Mario+Rabbids: Kingdom Battle, alcuni dei quali abbiamo già elencato. Sarebbe stato bello vedere, magari, una rivisitazione dei menù di gioco, che stridono in quanto a qualità con il resto della produzione, e, ancora, qualche piccolo aggiustamento di quel poco di effetto tearingaliasing che ogni tanto si palesano. In definitiva, comunque, anche dal punto di vista meramente tecnico, Donkey Kong Adventure vince il suo biscotto. Anzi, la sua banana!

Mario + Rabbids Donkey Kong Adventure

Un’espansione con i fiocchi da parte di Ubisoft Milan, che rende giustizia a Donkey Kong e ci mostra come un crossover quasi impossibile sia, se davvero ben studiato, non così inarrivabile. Spiaccicare i poveri Rabbids con le possenti braccia di Donkey Kong o addormentarli con Rabbid Cranky per poi colpire duro è davvero uno spasso. Le sette (od otto) ore circa necessarie per il completamento di questa espansione voleranno; come un gorilla salta di liana in liana, i giocatori non potranno fare a meno di affrontare una battaglia e un puzzle dopo l’altro per giungere al termine di questa avventura. È vero, ci sono alcuni difetti: ad esempio, le boss battle non sono quei momenti memorabili che ci si potrebbe aspettare, ma al netto di queste piccolezze il lavoro di Ubisoft Milan convince. Se avete amato Mario+Rabbids: Kingdom Battle e non vedete l’ora di rispolverare il gioco per calarvi in una nuova avventura, il DLC di Donkey Kong Adventure è la risposta alle vostre preghiere.
Gamer dal 1990, complice un NES è diventato un essere mitologico, metà uomo metà pad. Nato per partenogenesi dal dio Chaos, si narra che nel suo pizzetto viva un troll viola del tutto simile a Trevor Phillips. Tra una sessione di gaming e l'altra è riuscito a procreare e la stirpe, sorprendentemente, è umana. Sincero, arrabbiato e politicamente scorretto, ama Halo alla follia, tanto da chiamare la figlia Cortana.