Taiko no Tatsujin: Drum ‘n’ Fun Anteprima, il party game a ritmo di musica

Taiko No Tatsujin Rhythm Adventure Pack

Se finora avete beatamente ignorato l’esistenza della serie Taiko no Tatsujin probabilmente da adesso in poi ci odierete o amerete, senza una via di mezzo tra le due possibilità. Taiko no Tatsujin: Drum ‘n’ Fun è solo l’ultimo capitolo di un frachise che ha conquistato giocatori di tutte le età, ritagliandosi un posto speciale nei cuori degli amanti dei rhythm game… in Giappone. Sì, perché in Europa bene o male lo hanno conosciuto i più informati su un genere molto particolare, e i coraggiosissimi che hanno addirittura importato le versioni di gioco nipponiche pur di poterlo giocare. Ma si sa, il mondo è sempre più globalizzato, gli scambi la cultura e tutte quelle belle cose: quindi anche Taiko no Tatsujin: Drum ‘n’ Fun ce l’ha fatta ad arrivare in Europa, anche se esclusivamente in versione digitale. Per ora abbiamo provato la demo, e ve la vogliamo raccontare.

Gameplay a ritmo di tamburi

Taiko no Tatsujin: Drum ‘n’ Fun! appartiene a più generi nello stesso momento, senza entrare in contrasto con alcuno di essi. Chiaramente si tratta di un rhythm game molto immediato, pensato per essere giocato davvero da chiunque, e dove la missione principale è il divertimento: basti pensare che è nato come arcade, di quelli piuttosto ingombranti e rumorosi. Allo stesso tempo è un party game adatto a tutta la famiglia, e proprio la versione per Nintendo Switch potrebbe convincere Bandai ad insistere di più sul franchise anche al di fuori del Giappone, perché siamo quasi pronti a mettere la mano sul fuoco che avrà successo. Nonostante tutto questo, Taiko no Tatsujin: Drum ‘n’ Fun è anche un titolo difficile una volta messa da parte la modalità “divertimento con gli amici”. Un titolo molto difficile, di quelli che prima o poi rischi di amare alla follia o gettare della finestra. La demo del gioco lo dimostra chiaramente, non ha voluto risparmiare proprio nessuna delle sue possibilità ai più curiosi che l’hanno trovata per caso sul Nintendo eShop.

Ma cosa si deve fare lato gameplay in Taiko no Tatsujin: Drum ‘n’ Fun? Spiegarlo va decisamente in contrasto con l’immediatezza del titolo targato Bandai Namco: il giocatore deve “mimare” le bacchette di un tamburo e accompagnare con la sua performance melodie e canzoni di tutti i tipi. L’esempio più scontato ma valido possibile è probabilmente quello con Guitar Hero, ma un Guitar Hero non da fruire con comandi che arrivano velocissimi in verticale, bensì in orizzontale. Cerchietti luminosi ora rossi ora blu si alternano a velocità sempre più elevata sul nastro di gioco: al momento del loro incontro con un determinato indicatore sulla sinistra, il giocatore deve eseguire la mossa specifica. Cerchietti rossi: battito di tamburo standard, dall’alto in basso. Cerchietto blu: battito di tamburo con movimento laterale. Perché Nintendo Switch sarà probabilmente la console migliore per giocare a Taiko no Tatsujin: Drum ‘n’ Fun? Perché la precisione del motion control dei Joy-Cons è semplicemente perfetta per un titolo di questo tipo, e i comandi sono davvero reattivi; la vibrazione con HD Rumble poi, almeno per il momento, ci è sembrato il tocco di classe definitivo.

Le modalità di gioco

Taiko no Tatsujin: Drum ‘n’ Fun è un titolo molto immediato e divertente, il Just Dance della situazione, ma dal sapore nipponico e dal gameplay (almeno in Europa) originale. Eppure resta qualche dubbio che potremo chiarire solo in possesso della versione completa, per esempio la profondità delle varie modalità di gioco proposte. Ok, l’idea di base è semplice e intuitiva, ma a parte il numero di brani e il livello di difficoltà di ciascuno di essi, cos’altro verrà offerto per variare un po’ la portata principale? Il menù di gioca mostra per ora la possibilità di giocare in locale sulla stessa console, in modalità cooperativa e competitiva con altri presenti nella stanza; volendo anche su due diverse Nintendo Switch con comunicazione wireless, a patto che anche l’altra persona possieda la versione di gioco di Taiko no Tatsujin: Drum ‘n’ Fun.

Taiko No Tatsujin

La demo permette di giocare con solo due brani, per fortuna molto diversi: l’overture di un’opera lirica e una melodia prettamente nipponica. Resta però impossibile accedere a qualsiasi altro menù al di fuori delle impostazioni: cosa ci sarà sotto quell’etichetta “Modalità Party”? Sembrano proprio dei minigiochi, anche a voler credere ai trailer rilasciati fino a questo momento per un titolo tutto sommato poco pubblicizzato. Ma quanti minigiochi saranno presenti? Quanto saranno variegati? E soprattutto: siamo davvero sicuri che non stoneranno con un’offerta principale sì basata sul ritmo, sì sull’immediatezza, sia sul party game, ma molto lontano da un dosaggio come i minigiochi, ad esempio, di un Super Mario Party qualsiasi?

Abbiamo giocato e rigiocato i due brani presenti nella demo di Taiko no Tatsujin: Drum ‘n’ Fun! senza mai stancarci: questo di per sé la dice lunga sulle potenzialità di un titolo che in fondo si basa su una sola meccanica di base: suonare dei tamburi a ritmo di musica. Eppure ci sono molti altri aspetti che siamo curiosi di valutare in sede di recensione: il fattore originalità sul lungo periodo, eventuali possibilità online, la presenza e la cura dei minigiochi, e anche il comparto multiplayer in locale. Tutto questo, o almeno quasi tutto, è precluso dalla demo del gioco: ma tra pochi giorni sapremo rispondervi. Intanto lucidate le vostre bacchette, perché molto presto la banda comincerà a suonare!

La formazione del buon Simone, classe '93, avviene pad della prima PlayStation alla mano, a base di draghi viola, gemme e pecorelle fumanti (del resto è un vero abruzzese). Cresce a pane e Dylan Dog, mostrando fin da subito gravi problemi psicologici e mentali. Tra le altre cose ha ancora paura del buio, e probabilmente Stephen King lo approverebbe. Un paio di lauree in letteratura non gli hanno impedito di diventare uno dei massimi esperti del mondo Nintendo; compensa non riuscendo neppure ad accendere una Xbox. È attualmente ai domiciliari per abbandono dei cagnolini di Nintendogs e omocidio degli abitanti di AnimalCrossing.