"Basta rancori, il calcio è di tutti"
Parla così il padre di Vincenzo Spagnolo, il tifoso genoano accoltellato nel '95. Domenica c'è Genoa-Milan
Adesso basta - "Non voglio altro dolore, non voglio altra
violenza. Ho perso un figlio, per una partita di calcio. E non si può morire così. Lo dico a tutti i tifosi d'Italia, non solo agli ultras del Genoa o del Milan". Parole di Cosimo
Spagnolo, 64 anni, padre di Vincenzo che, il 29 gennaio 1995, venne
accoltellato a morte, a 24 anni, da un ultrà rossonero, Simone Barbaglia, prima di
Genoa-Milan.
Genova in allerta - Da quel giorno, le due squadre non si sono più incontrate. Torneranno a farlo
domenica a Marassi, dodici anni dopo. A Genova c'è grande preoccupazione e allarme tanto che, per motivi di ordine pubblico, il prefetto ha proposto di vietare l'ingresso allo stadio ai tifosi milanisti.
La violenza non ha senso - "Uno stadio - ha detto Spagnolo - dovrebbe essere sempre aperto a tutti, perché il calcio è di tutti; se domenica dovesse succedere qualcosa di brutto, ci resterei molto male, mi sentirei
tradito. Agli amici di mio figlio ho detto che la violenza non ha senso. Contro chi, poi? Contro altri giovani, altre famiglie innocenti? Ma io credo a questi
ragazzi, mi fanno pensare che non dovrebbe succedere niente di grave. Nel caso opposto, vorrebbe dire che non sono stati sinceri con me".
Via i capi anziani dalle curve - "Anche se il rischio di qualche testa calda, di qualche cane sciolto c'è sempre - ha ammesso Spagnolo - ma il vero pericolo sono i portatori di veleno, i cattivi maestri delle curve. Loro sì, che dovrebbero essere allontanati dagli stadi. Mi riferisco ai
capi più anziani, quelli che riuniscono i ragazzi in pizzeria per
inculcare la
violenza, che ricattano le società per avere i biglietti da vendere come bagarini, che minacciano in caso contrario incidenti per fare squalificare il campo, che ne hanno fatto un modo per guadagnare. Ci sono molti interessi, troppi. I club spesso hanno paura, non li denunciano, come invece ha fatto recentemente proprio il Milan, e ha fatto bene".