La guerra delle donne
Gli uomini sono molto uniti, come se appartenessero alla stessa squadra di calcio o a un sindacato. Le donne non possiedono neanche il 10% dell’unità che esiste fra gli uomini. Esiste una guerra silenziosa che le donne fanno fra di loro e si realizza in tutti i momenti della loro vita, sia nel lavoro, nel gruppo di amicizie, nella famiglia, nella scuola o in discoteca. Quando madre e figlia competono per l’amore del padre/marito. Quando la suocera non accetta la nuora. Ma le battaglie fra donne avvengono in molti uffici. Nei quali preferiscono ricevere ordini da un uomo che da un donna. Questa guerra diventa veramente seria, quando la donna si sente minacciata da un’altra donna nel campo amoroso. E’ normale sentire una donna accusarne un’altra di aver “rubato” il marito. Le donne non conquistano un uomo, esse competono per un uomo e si fanno la guerra per il maschio. Dopo, vivono in un eterno stress per mantenerlo accanto a loro. Le donne sposate vedranno nelle nubili le nemiche della loro felicità. Saranno amiche solamente di donne sposate, come se facessero parte di un club di difesa della felicità coniugale. Giudicano le donne in modo più duro degli uomini. Principalmente per ciò che riguarda i valori sessuali e morali. E’ molto comune per le donne essere estremamente compiacenti con gli errori maschili e implacabili col minimo errore femminile. La bellezza di una donna infastidisce le altre e fanno commenti dispregiativi per disprezzare la donna bella. Analizzando la situazione delle donne negli ultimi cinquemila anni, questo sentimento di inferiorità e competizione é frutto del potere maschile. La donna veniva considerata solo se possedeva bellezza, o se era interessante per la famiglia darla in sposa a qualcuno nel mantenimento degli intrecci di ordine politico, militare ed economico. Da cinquemila anni la funzione di base della donna è generare figli, dar piacere all’uomo e obbedire ai suoi ordini, siano loro padri, fratelli o mariti. La condizione delle donne in questo mondo è totalmente caotica, senza senso. Esse fanno parte, partecipano, ma non sono determinanti. E questo sentimento di far parte, ma non avere peso, ha generato nelle donne una battaglia fra di loro. Il sentimento d’inferiorità inculcato nella donna dall’infanzia farà in modo che lei canalizzi l’invidia e il sentimento di castrazione nel rapporto con le altre donne. Avrà bisogno di essere amata, accettata e non riconoscerà nell’uomo l’oggetto di impedimento della sua felicità. Saranno le donne che impediranno la sua felicità, perché come lei cercano l’accettazione. L’amica, la sorella, la nuora, la collega di lavoro, la suocera, tutte stanno lottando per quello per cui lei sta lottando. Sono vissute per migliaia di anni nell’ombra, a contendersi un po’ di attenzione, un po’ di rispetto e dignità e continuano a riprodurre gli stessi meccanismi inefficaci di difesa. La donna cerca di difendersi attaccando le altre donne, e non gli uomini, impedendo così la sua liberazione da questo circolo vizioso. Ella non riesce a riconoscere l’uomo come causa della sua frustrazione e limitazione, perché l’uomo non cerca la soddisfazione che lei cerca: è già accettato dalla società. E’ ora che le donne cambino il bersaglio della loro aggressività repressa dal condizionamento e che smettano di lottare una contro l’altra. La lotta fra donne deve terminare, per far finire il condizionamento, l’oppressione, e la violenza. Perché le donne comincino a camminare l’una accanto all’altra, come alleate in questo pianeta maschilista
http://www.spaziodonna.com/lettere.p...era=164&f_ip=4
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un mio semplice commento...
DIVIDE ET IMPERA
EDIT: pregherei di intervenire solo chi ha relamente qualcosa da dire sull'articolo o sull'argomento in generale, vorrei portare avanti una discussione seria. se avete battutine moolto divertenti da fare potete tranquillamente recarvi in daily. qui non sono gradite, ringrazio anticipatamente