IL CONTE
E' stata la donna a dare il via alle indagini
Webcam in bagno per spiare moglie e amiche
Denunciato un catanese di 40 anni: assisteva dall'ufficio via internet alle docce fatte in casa dalla compagna e le ospiti
CATANIA - Spiava la moglie e le amiche con tre micro telecamere piazzate nel bagno. Le guardava via Internet dal computer dell'ufficio, e scambiava sempre sul Web i propri filmati con altri video amatoriali. A smascherarlo è stata proprio la moglie, che ha avvertito il 113. Lui è un libero professionista quarantenne, di Catania: denunciato per interferenza nella vita privata e per trattamento illecito di dati personali, rischia una condanna compresa tra tre mesi e quattro anni di reclusione. La moglie è una giovane straniera che spesso ospitava amiche connazionali durante la loro permanenza a Catania.
A dare il via alle indagini è stata proprio la moglie. Mentre faceva le pulizia di casa ha notato una delle telecamere, che erano murate nella parete. Pensando che fosse opera di sconosciuti ha chiamato subito la polizia, telefonando al 113. Gli agenti delle volanti hanno fatto intervenire i loro colleghi del settore poste e telecomunicazioni. Gli investigatori hanno trovato subito che le tre telecamere erano collegate al computer di casa che, tramite una Lan, trasmetteva le immagini su Internet, ad un sito privato al quale si collegava suo marito. La polizia si è quindi recata nell' ufficio, dove il libero professionista stava lavorando, sequestrandogli anche un computer portatile. Gli investigatori hanno trovato dei file di archivio con le registrazioni di filmati delle docce fatte dalla donna e dalla sue amiche.
La moglie dell'indagato non lo ha denunciato, ma le altre giovani donne straniere hanno presentato querela e per questo l' uomo è stato denunciato in stato di libertà.
Una lan illecità