Eccomi qua, l'ho postato io, colpevole.
Il discorso è infarcito, per dove c'è un' argomentazione, di opinioni personali che variano dal banale all'assurdamente capzioso. Riassumendo dice praticamente che: A)I videogiocatori non si devono permettere di disturbare in modo molesto chi i videogiochi li fa ma al massimo consigliare educatamente. Ma davvero?
B) I videogiocatori dovrebbero aprire gli occhi sulla diversità e rispettare tutti. Anche qua; ma davvero?
Ecco però che arriva l'esempio sgangherato: i videogiocatori non vogliono il personaggio omosessuale ma poi accettano un rapporto carnale tra un elfo e un umano(sottinteso come eterosessuale), "TECNICAMENTE DUE SPECIE DIVERSE COME CANE E GATTOOH!". Dico, ok, sono due specie diverse, ma per un vizio di forma, visto che un elfo è un umano con le orecchie a punta perché i videogiocatori, nella loro xenofobia e omofobia, non dovrebbero accettare tranquillamente il rapporto tra due umanoidi molto simili ed eterosessuali?
C)In questo punto la motivazione è vacua o inconcludente (siamo circa al minuto 10). Dopo aver fatto una supercazzola sul fatto che i personaggi in specifiche situazioni (anche fantasy, eh...) e con tante linee di dialogo siano emozionanti senza spiegare come incidano questi tanti dialoghi e situazioni, se ne esce che per lui più libertà di scelta c'è e più il videogioco è valido nel costruire relazioni umane (credo che identifichi necessariamente le tante linee di dialogo con le tante scelte sigh). Una conclusione che potrebbe essere vera come no, visto che esistono videogiochi senza scelte e magari con pochi dialoghi che spiegano perfettamente le relazioni umane.
Insomma, un pastrocchio senza fine. Che qualcuno gli dica, se non è capace ad esporre in maniera articolata, perdendosi in digressioni lunghissime e tediose, di semplificare i discorsi e farsi un bagno di umiltà.