Conan89
@Kaladin@ Più che definirlo un nuovo ciclo, si apre un nuovo scenario fondamentale per il proseguire della trama. Forse sono di parte perché adoro quasi tutti i personaggi introdotti dal quinto libro, ma quinto, sesto e settimo sono libri molto divertenti da leggere perché molto movimentati (soprattutto sul piano dell'azione).
Come promesso, ecco il mio commento sull'ormai concluso Tredici Lame.
Faccio una piccola premessa: si tratta di un libro di Abercrombie, quindi comunque è un buon fantasy e piuttosto divertente da leggere. Detto questo, però, tale antalogia di racconti mi ha lasciato piuttosto meh e onestamente mi sono pentito di non aspettare l'edizione economica. Scendendo nel dettaglio, sono tredici racconti ordinati per ordine cronologico e della maggior parte dei quali i protagonisti sono vecchie conoscenze dei precedenti romanzi, mentre in 3 racconti (facciamo 3.5 perché facenti parte dei numerosi pov di un racconto) le protagoniste sono due "eroine" inedite. Uno dei primi punti deboli di questa raccolta, e comincio a temere di Abercrombie come autore, sono proprio queste due nuove entrate: Shev e Javre sono simpatiche ed è stato piacevole leggere delle loro disavventure, però sono fin troppo simili a molti degli attori del Mondo Circolare e la cosa fa perdere in caratterizzazione, facendomi nascere il dubbio che forse l'autore sia rimasto fin troppo invischiato nel black humor scadendo nel parossismo e nella ripetitività.
Il secondo difetto di questa antologia è la sua natura totalmente trascurabile ed "inutile", mi spiego meglio: questi racconti potevano essere un ottimo mezzo per arricchire la lore del Mondo Circolare, sempre rimasta molto vaga, o una caratterizzazione più profonda dei vecchi personaggi, ma non avviene nulla di tutto ciò. Tanto per farvi un esempio senza alcun tipo di spoiler, in uno dei racconti la protagonista è Shy. Nonostante sia ambientato molti anni prima di Red Country, Shy è tale e quale a quella del romanzo sia nei discorsi che nei pensieri nonostante gli ambienti e gli stili di vita totalmente differente. Un gran peccato, perché sarebbe stato molto interessante e curioso conoscere qualche suo lato nascosto ai lettore; lo stesso vale anche per gli altri racconti. Purtroppo l'impressione che ho avuto leggendo Tredici Lame è quella di un'operazione di sola natura commerciale, avvalorata dal fatto che molti dei racconti furono già pubblicati precedentemente, atta a ridestare la curiosità dei lettori nei confronti del Mondo Circolare in vista di una sua ripresa in future pubblicazioni non troppo remote.
Nonostante ciò, però, voglio comunque ripetere che nonostante queste critiche il libro non mi è dispiaciuto, semplicemente la sola sufficienza per un autore come Abercrombie la ritengo una mezza delusione.
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