Mettetevi comodi, ho il profilo adatto per questo thread, notissimo al punto di essere una balzelletta per i tifosi azzurri, ma ben conosciuto da mezza italia pallonara:
Claudio Yacob
Trattasi di un simpatico ragazzone argentino, classe '87, di mestiere mediano, il cui pregio è quello di realizzare un ottimo mondiale U20 nel 2007. La sua squadra di club è il Racing Club de Avellaneda (amichevolmente Racing de Avellaneda), squadra che l'anno precedente lo aveva lanciato in
primera division. Descritto da più parti come una sorta di fusione di Almeyda e Veron, pare davvero di trovarsi davanti un vero fuoriclasse; pare, appunto.
I primi segnali di mercato risalgono agli inizi del 2008, quando fu accostato
alla Fiorentina, battendo sul tempo... il Napoli. Niente di strano, in teoria, tranne che la notizia non trova nessuna conferma né in viola né in azzurro, e che Tuttosport non è proprio affidabile... di fatti gli sbaglia pure il nome.
Deve quindi passare un anno (gennaio 2009), per ritrovare sul mercato il nostro amico, rimasto ancora al Racing: stavolta è
il Napoli a fare l'offerta di 6 milioni di dollari (al cambio dell'epoca, più o meno 4,5 milioni), con tanto di conferma del calciatore stesso. A nulla servono
le smentite del presidente del Racing, il giocatore al massimo vuole
restare fino al mese di giugno. Ma qualcosa non torna: a distanza di tre giorni, scopriamo che anche
il Genoa ha una trattativa in ballo, mentre il sempre fantasioso De Maggio si inventa
un biglietto aereo a nome di Yacob (poi ti chiedi perché mediaset e Napoli non vanno d'accordo...).
Ebbene, a sorpresa (?) la sessione di mercato si chiude, e Yacob è ancora al Racing. Al ritorno del mercato estivo, spunta un'altra squadra che sarà "bersaglio" di questa telenovelas:
il Palermo, per il momento (ma solo per il momento
) come terzo incomodo. Sarà un'estate rovente:
Napoli,
River Plate,
Porto e
Palermo, a turno, sono "vicinissime", eppure anche stavolta il buon Claudio si ritrova a fine mercato ancora al Racing.
Yacob ci rimane talmente male che per la sessione di gennaio 2010 non compare in nessun accostamento, e poco dopo dedica
un'intervista in cui dice di voler restare al Racing. Tutto finito? Macché, tempo due mesi, e di nuovo viene accostato
al Napoli, nonostante il suo sponsor (si mormora,
interessato) Marino abbia finalmente levato le tende.
L'agente dice che Yacob può essere trattato solo dopo il mondiale (solo che Maradona lo lascia a casa!
), ma come avrete ormai capito, presto ritorneranno anche i soliti nomi:
il Palermo, che addirittura, è a
un passo dal tesserarlo. Un passo più lungo del previsto, visto che passano i giorni e, sebbene sia
Claudio che
Zamparini sembrino favorevoli, non si farà.
Ma ormai, il nome di questo centrocampista comincia a girare da parecchio, ed ecco quindi che spuntano nuove presunte pretendenti: prima
l'Udinese,poi il
Bordeaux,
l'Espanyol di Pochettino e il ritorno del
Porto sembrano porre le basi per un addio a gennaio 2011.
Ma come ormai avrete capito, non passa sessione di mercato in cui il nome di Yacob non venga accostato al
Napoli, e anche stavolta non fa eccezione: a quanto pare però, il
Racing non vuole cederlo, almeno non in questa sessione di mercato. Tutto rimandato? Certo che no, tempo una settimana e viene accostato al
Catania della colonia argentina. Un buco nell'acqua, manco a dirlo.
Arriva l'estate e finalmente cambia l'interessato a Yacob: è
Sabatini, che nei suoi piani di ricostruzione della Roma pensa, sempre secondo i cari media, di acquistare questo non più giovanissimo mediano. A quanto pare, il buon dirigente giallorosso alla fine ci ripensa (anche lui!), ma Claudio può ancora sperare di arrivare in Italia: ritorna
l'Udinese, l'immancabile
Palermo, e la tanto attesa
Atalanta di Marino, che giustamente ormai Yacob lo vuole acquistare per principio. Ma si sa, il mercato argentino non è più economico come prima, Yacob viene scartato in favore di mediani più giovani. Per una volta, manca il Napoli? In apparenza sì, salvo ripresentarsi a
novembre, con una notizia che avrà del comico già nel titolo!
Inizia il 2012 esattamente come gli ultimi 3 anni: tutti lo vogliono, ma nessuno se lo piglia. Ritorna persino la
Fiorentina, dopo la boutade di Tuttosport di 4 anni prima, ma anche stavolta, niente Italia per il buon Claudio, che, a questo punto, assume sempre più i contorni di una macchietta. La novità comincia a chiusura del mercato di riparazione: compare addirittura
l'Arsenal, il
Manchester Utd, il
Benfica,
River Plate e
Boca Juniors.
Motivo di tanto clamore? Non illudetevi, nessuna stagione super di questo onesto mestierante, ma solo un contratto in scadenza e
l'esclusione dalla rosa. Un modo non molto simpatico di lasciare il club che ti ha cresciuto e che ha soprasseduto a tutte le sviolinate verso qualsiasi pretendente.
Si arriva quindi al mercato estivo, dove Yacob, libero finalmente di accasarsi dove vuole a parametro zero, non aspetta altro che l'occasione della sua carriera. Le offerte, in teoria, non mancano: rientra la
Roma orfana di Gago, anche se non si capisce chi lo abbia offerto, essendo un P0; rispunta ovviamente
il Napoli, ma anche nomi nuovi, magari non proprio "agognati" ma di tutto rispetto, prima il
West Ham e poi il
Cagliari. Eppure, nessuna, neppure la rivoluzionata
Fiorentina, riesce a prenderlo. Già perché, e questa è notizia di 5 giorni fa, Claudio ha finalmente una squadra dopo un mese da disoccupato: è il
WBA, onesta squadra inglese che dopo qualche anno di ascensore tra Premier e Championship si sta stabilizzando a metà classifica. Un po' poco per l'erede di Veron e Almeyda, forse, ma è soprattutto la fine di un tormentone
storico di mercato. Oppure no?