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Legend of Heroes - Topic Ufficiale
Visto l'annuncio dei tre Sora no Kiseki per il mercato americano ho pensato di aprire un TU per i Legend of Heroes, in modo da chiarire le idee a chi non li avesse ancora giocati.
La serie di jrpg classici a turni Legend of Heroes, sviluppata da Falcom, nasce nel 1989 come spin off dell'importantissima serie Dragon Slayer, forse la prima vera serie jrpgistica (action-jrpg, per lo più), volto a catturare la fanbase dei Dragon Quest, di cui inizialmente riprese il sistema di combattimento. In seguito i LoH divennero una serie vera e propria divisa in varie saghe: la prima bilogia di Selios e Atlas, la trilogia di Gagharv e la trilogia (a breve quadrilogia) di Sora no Kiseki.
---Saga di Selios e Atlas
-Legend of Heroes 1-2
Jrpg decisamente old school, i primi due LoH propongono esplorazioni classiche con world map ed un sistema di combattimento mutuato da Dragon Quest. Dove i primi LoH rompono la tradizione è sugli incontri casuali, sostituiti dai mob visibili (e questa svolta sono fra i primissimi a compierla insieme ai Lufia, a Romancing Saga 3 e a CT).
La serie segue le avventure di Selios e poi di suo figlio Atlas nel secondo capitolo, proponendo un classico intreccio heroic fantasy che nel primo titolo ricorda un po' Fire Emblem e nel secondo si mescola in modo abbastanza bizzarro con elementi sci-fi.
All'epoca apprezzati per le ottime OST, i due LoH non ebbero comunque un impatto particolare nonostante il primo capitolo fosse stato localizzato negli USA per TurboGrafx16 (una localizzazione introvabile e rarissima, oltre che apparentemente di pessima qualità).
I primi due LoH ricevettero numerosi porting home pc e console, anche se solo la versione Mega Drive si liberò dall'ingombrante finestra su menu e status che tutte le altre versioni condividevano, un retaggio comune a buona parte dei titoli Falcom ancora per molti anni.
---Trilogia di Gagharv
Le versioni migliori dei tre titoli fra le molte uscite nel corso degli anni sono quelle Pc, specie per quanto riguarda il sistema di combattimento, ma visto che fra tutte solo quelle Psp (remake sviluppati indipendentemente da Falcom) sono uscite nei mercati occidentali mi limiterò a descrivere quelle, coi loro difetti ed i loro pregi. La localizzazione dei tre Gagharv ad opera di Namco Bandai ha alcuni problemi, specie a livello di typos, ma non è il disastro di cui spesso si parla e rimane tranquillamente godibile.
La trilogia di Gagharv, scollegata dalla precedente bilogia, segna il passaggio di LoH a dinamiche decisamente story driven (in seguito sarà proprio Falcom a definirle tipiche degli "story rpg"), con un peso decisamente superiore alla media assegnato a dialoghi, ambientazioni e approfondimenti vari, come i libri collezionabili che espandono mitologia e leggende o la timeline da completare apprendendo degli eventi nel corso del gioco.
Gagharv è una saga dal tipico gusto heroic fantasy, con intrecci classici raccontati in modo sobrio ed una grande enfasi sull’ambientazione e sulle esplorazioni. I tre mondi in cui si ambientano i giochi della serie (in realtà tre regioni dello stesso mondo diviso da barriere naturali invalicabili, fra cui la spaccatura detta Gagharv) sono infatti costituiti da svariati Stati, città ed aree, percorribili integralmente grazie ad un sistema di strade e ad altri mezzi di trasporto. I tre Gagharv infatti abbandonarono la world map, utilizzata nei primi due capitoli della serie Legend of Heroes, in favore di esplorazioni
Il senso del viaggio trasmesso dalle esplorazioni costituisce uno dei principali motivi di fascino della serie, accompagnato da ambientazioni molto curate (ogni capitolo ha una timeline di eventi da scoprire fra dialoghi, biblioteche ed eventi, una mappa del mondo e persino libri da leggere e collezionare), intrecci pervasi dell’atmosfera shounen fantasy di metà anni ’90 e personaggi sobri e gradevoli tanto come che come character design (i tre Gagharv non conoscono fan service).
Un altro pregio della serie è rappresentato dalle ottime OST (ma vale per tutti i titoli Falcom), mentre il difetto principale è il sistema di combattimento scialbo e monotono oltre che privo di sfida, difetto che si sente in modo maggiore in PotWW e tende a diminuire con ToV (che almeno coi boss propone un livello di sfida superiore) e ancor più in SotO (che rientra solo in parte nel discorso, visto che modifica alcune dinamiche). Fortunatamente i tre giochi permettono di evitare gli scontri molto facilmente (i mob sono visibili ed è facile evitarli) e non richiedono praticamente mai di grindare visto che l’esperienza presa è proporzionale al livello come nei Suikoden o in Lost Odyssey, permettendo di recuperare in frettissima (senza contare che i combattimenti sono molto veloci), per cui questo problema non impatta troppo sull’esperienza di gioco.
Altro elemento marginale ma grazioso dei Gagharv è la presenza di un famiglio che, se ben accudito, col tempo può dare vantaggi in battaglia attaccando o fornendo boost vari ai pg.
Ordine della trilogia di Gagharv
L’ordine dei tre capitoli della serie Gagharv è parecchio problematico, visto che cambia a seconda che si consideri l’ordine di uscita, la regione d’uscita o la cronologia della serie.
Il remake psp dei tre Gagharv venne localizzato negli USA da Namco, ma l’ordine dei primi due capitoli venne invertito. Non solo, quest’inversione provocò tutta una serie di cambiamenti rispetto all’originale jap: se nella versione jap di ToV era possibile usare in alcuni cameo non canonici i pg di MW, nella versione usa questo è impossibile (visto che ToV uscì per primo), ma diventa invece possibile importare la cronologia di ToV nella timeline di MW, possibilità assente nell’originale jap (perché lì ToV uscì dopo).
Inoltre la versione usa di MW ebbe alcuni cambiamenti rispetto a quella jap, come il miglioramento della gestione del pet e l’apprendimento automatico della magie (i negozi che venivano usati a questo scopo nella versione jap diventano in quella usa rivenditori di cibo per il pet!).
La cronologia interna della serie è a sua volta un po’ caotica, visto che il primo capitolo uscito, MW, è l’ultimo nella timeline e viene ben quarant’anni dopo gli altri, mentre ToV e SotO sono in sequenza e sono distanti solo pochi anni.
Ordine d’uscita jap:
LoH 3 Moonlight Witch
LoH 4 Tear of Vermillion
LoH 5 Song of the Ocean
Ordine d’uscita usa:
LoH Tear of Vermillion
LoH 2 Moonlight Witch
LoH 3 Song of the Ocean
Ordine cronologico:
Gagharv 936: Tear of Vermillion (ambientato a El Phildin)
Gagharv 943: Song of the Ocean (ambientato a Weltluna)
Gagharv 992: Moonlight Witch (ambientato a Tirasweel)
-Legend of Heroes 3 Prophecy of the Moonlight Witch
Nella regione di Tirasweel, divisa in svariati Stati, due giovani di uno sperduto villaggio di Pholthia stanno per iniziare il pellegrinaggio tradizionale che li porterà a visitare tutti i santuari del continente per dimostrare il raggiungimento della maggiore età. Il lungo viaggio che intraprenderanno in giro per il mondo li porterà a conoscere svariati territori e personaggi, a trovare tracce delle profezie di una maga e pian piano li spingerà al centro di un intreccio di portata continentale che aprirà la strada agli altri capitoli (entrambi prequel).
A livello narrativo PotMW riesce a convogliare in modo stupendo il senso del viaggio dei due protagonisti, ma finisce per peccare un po' a livello di ritmo e fornisce pochi riferimenti alla serie. Anche la caratterizzazione dei pg finisce per essere meno densa rispetto agli altri capitoli, per quanto si adatti molto bene all'atmosfera del gioco, meno tesa ad esempio rispetto a ToV.
E' possibile importare un salvataggio da ToV per completare la cronologia.
Guida all’ambientazione
---Tirasweel
Ambisch
Capitale: Amdera
Città: 3 (Amdera, Bolt, Igunis)
Capo di Stato: re Alfred IV (monarchia)
Regno di medie dimensioni situato a sud di Menarth, Ambisch ospita il santuario di Igunis e l’importante porto di Bolt. Re Alfred è noto come un monarca capace, circondato da abili sottoposti, ed ha collaborato con Oldos e Chanom alla costruzione dell’imponente Ponte delle Tre Capitali.
Chanom
Capitale: Dice
Città: 2 (Dice, Dartu)
Capo di Stato: presidente Baron (repubblica)
Piccola repubblica posta fra Menarth, Udor, Oldos e Ambisch, Chanom ha iniziato a prosperare dopo aver legalizzato il gioco d’azzardo all’interno dei propri confini. Il villaggio di Dartu è caduto in disgrazia quando la zona circostante è diventata paludosa impedendo agricoltura ed altre attività, rendendo ancor più forte il contrasto con la ricca capitale.
Ghidona
Capitale: Ghidonel
Città: 2 (Ghidonel, Baraka)
Capo di Stato: signore dei mercanti Woolghit (oligarchia mercantile)
Ghidona è un piccolo Stato situato nel deserto della sete a sud di Pholthe, confinante ad ovest con l’enorme fenditura detta Gagharv che separa Tirasweel dalle ignote terre occidentali (cioè El Phildin). Retta dai mercanti, Ghidona è nota per le sue pratiche discutibili, come le lotte gladiatorie a Baraka. Sulla strada fra Baraka e Ghidonel sono situate alcune rovine risalenti ad un’epoca remota in cui Ghidona era legata alle terre oltre il Gagharv, con precisi rimandi ad El Phildin.
Menarth
Capitale: Nelva
Città: 6 (Nelva, Neeri, Tituta , Arude, Tegura, Tyuyell)
Capo di Stato: re Nordik (monarchia)
Il secondo Stato più grande di Tirasweel, Menarth, contiene molte città fra cui la capitale fortificata Nelva. Il suo territorio si estende anche all’isola di Tegura, nota per la pesca e per le sue miniere, oltre che per il santuario che ospita. Di recente il regno è in crisi per via di una carestia, risolta solo in parte grazie all’importazione di grano da Pholthia attraverso il porto di Neeri.
Oldos
Capitale: Oldos
Città: 1 (Oldos)
Capo di Stato: grande oracolo Denken (teocrazia)
Fondata alcuni decenni fa dallo stregone Ortega, Oldos è una città santa nata per proteggere il santuario dello specchio celeste. Nel suo territorio vi sono scuole per preparare sacerdoti e stregoni, dato che furono proprio i fondatori della città ad organizzare i due sistemi di magia attualmente in vigore. In città è proibita la compravendita di armi, e l’area della Grande Cattedrale è riservata ai pellegrini od ai membri del clero di Oldos.
Phenthe
Capitale: Haizen
Città: 2 (Haizen, Horuku)
Capi di Stato: re Eneton (Phenthe settentrionale), re Kalak (Phenthe meridionale) (monarchia federale)
Il regno di Phenthe è costituito dai territori circostanti al lago di Rupinas, a sud di Udor e ad ovest di Ambisch. Alla morte del precedente sovrano il regno è stato diviso fra i due successori, assegnando Haizen a Eneton e Horuku a Kalak e creando una forte competizione fra la regione settentrionale e quella meridionale.
Pholthia
Capitale: Roudo
Città: 7 (Roudo, Dorufes, Raguna, Ragpick, Aroza, Deane, Rudera)
Capo di Stato: re Rudolf (monarchia)
Pholthia è il più grande Stato di Tirasweel, con una florida economia ed il santuario di Deane. Di recente la corte sta agendo in modo ambiguo, ed il sovrano, dopo aver fatto incarcerare l'anziano maestro d'armi Durzel, ha decretato la coscrizione obbligatoria per i suoi sudditi maschi in modo da aumentare cospicuamente le truppe a sua disposizione, creando insoddisfazione nella popolazione e timore negli Stati confinanti. Il villaggio di Ragpick è l’ultimo luogo in Tirasweel a mantenere la tradizione dei pellegrinaggi ai santuari in occasione del raggiungimento dell’età adulta.
Udor
Capitale: Shifool
Città: 2 (Shifool, Tonelico)
Capo di Stato: re Stock (monarchia)
Udor è un piccolo regno situato ad ovest di Oldos, costituito quasi integralmente da boschi incontaminati. Vicino alla capitale è situato il santuario del vento, e si dice che il regno contenga anche una misteriosa foresta magica.
-Legend of Heroes 4 Tear of Vermillion
Secondo capitolo della trilogia Gagharv (ma primo cronologicamente), ToV si ambienta nella regione di El Phildin, ad ovest del Gagharv, e racconta la storia di Avin e del suo tentativo di salvare la sorella da una misteriosa cospirazione, anche qui percorrendo l'intero regno e conoscendo una vasta mole di personaggi.
Rispetto a PotMW il tono della vicenda è più drammatico e concitato, con un miglior ritmo, una miglior caratterizzazione dei personaggi ed una longevità superiore nonostante tecnicamente El Phildin sia più piccolo di Tirasweel (Phildin però è forse la città più grande dell'intera serie). Le premesse di ToV sono fondamentali per capire il resto della serie, e riprendono diversi elementi già visti in PotMW chiarendone gli antefatti.
Guida all'ambientazione
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-El Phildin
El Phildin
Capitali: Phildin (capitale reale), Valkd (città santa)
Città: 4 regione di Notos (Phildin, Ourt, Tibri, Borun), 5 regione di Boreas (New Borun, Garden Hill, Guia, Koruna, Balloa), 6 regione di Dusis (Valkd, Theta, Dorx, Quitt, Brizahc, Kanaphia)
Capi di Stato: re Miligan XVI (monarchia), sommo prete Croir (teocrazia)
Il regno di El Phildin comprende tutto il territorio ad ovest del Gagharv, ed è diviso in due continenti. Il continente occidentale, Dusis, è controllato in parte dalla Chiesa di Bardus con sede a Valkd, mentre il continente orientale, diviso nella regione meridionale di Notos ed in quella settentrionale di Boreas, è integralmente sotto il controllo reale. Regno e Chiesa collaborano senza attriti e gestiscono entrambi contingenti armati per il mantenimento dell’ordine. L’antica Cattedrale, sacra a Bardus, è stata conquistata anni fa dai seguaci di Octum ed è isolata dal resto del regno da una barriera invalicabile.
- Legend of Heroes 5 Song of the Ocean
SotO, quinto capitolo della serie e terza parte della trilogia Gagharv (secondo cronologicamente) si ambienta nella regione marittima di Weltluna, a sua volta composta da molti Stati, sette anni dopo gli eventi di ToV. La sua trama si incentra su una troupe di bardi e musicisti che si troverà coinvolta in un intreccio di portata globale che chiarisce molti retroscena della serie e riprende vari elementi degli altri due capitoli.
E' possibile giocare scenari opzionali coi pg dei vecchi capitoli usando i precedenti salvataggi.
Guida all'ambientazione
-Weltluna
Burodain
Greysul
Capitale: Bozerl
Città: 4 (Trim, Viento, Kantus, Bozerl)
Capo di Stato: presidentessa Ruphtya (repubblica)
Greysul è una repubblica situata nell'area sud-orientale di Weltluna, e confina ad est col principato di Pensola. Formata da una confederazione di città, la repubblica Greysul gestisce anche parte dell'amministrazione della repubblica di Letoratudo, situata a nord oltre il mare.
Letoratudo
Capitale: Pinzel
Città: 4 (Pinzel, Fargot, Cranka, Racos Palma)
Capo di Stato: grande ministro Rung (repubblica)
Letoratudo, uno degli Stati più piccoli di Weltluna, è una repubblica federale composta da varie città ed è legata da un forte vincolo d'alleanza con la repubblica di Greysul, tanto da delegarle molte delle sue funzioni governative. Cranka e Racos Palma sono specializzate nella lavorazione dei tessuti e nella produzione dei colori, mentre Pinzel è nota in ambito musicale per il concorso che vi si tiene ogni quattro anni, volto a sorteggiare due candidati per il teatro internazionale di Marchenrose. A Pinzel sono presenti ambasciate ufficiali di Greysul e Burodain.
Marcherose
Numeros
Ohstern
Pensola
Capitale: Envorin
Città: 3 (Envorin, Dogarna, Mooth)
Capo di Stato: duca di Envorin (monarchia)
Pensola è un principato autonomo situato a nord di Greysul. Il sovrano è il duca di Envorin, la capitale, ma anche il visconte di Dogarna ha un ruolo di primo piano. Di recente il duca ha iniziato a dare spazio ad alcuni mercanti, aumentando la prosperità del suo Stato ma attirandosi sospetti in merito alla sua autonomia di giudizio.
---Trilogia Sora no Kiseki \ Trail in the Sky
La trilogia Sora no Kiseki, nata su Pc e sbarcata più tardi su Psp, è secondo i fan nipponici della serie il punto più alto toccato finora dai LoH sotto qualsiasi punto di vista, tanto da creare un seguito notevole nell'userbase nipponica e da spingere molti a ritenere i SnK una delle saghe jrpgistiche fantasy migliori di sempre.
I SnK hanno praticamente tutto quello che un jrpgista interessato ai titoli story driven possa desiderare: un mondo enorme completamente esplorabile, una trama densissima divisa in vari capitoli con tonnellate di subquest narrative, un'ambientazione super-caratterizzata, molti personaggi che tornano nei vari capitoli ed una quantità di testi semplicemente enorme fra dialoghi, approfondimenti opzionali, libri leggibili e via dicendo, tant'è che le versioni Psp (questa volta fedeli agli originali Pc, per fortuna) sono su due UMD, caso pressoché unico. Anche il sistema di combattimento è ritenuto davvero ottimo, con una valida componente tattica, e la longevità in tutti e tre i capitoli si attesta su un numero di ore davvero notevole.
Alcuni rimandi suggeriscono che i SnK si ambientino nello stesso mondo dei Gagharv (anche se in un'area del tutto diversa), ma sul tema non è mai stata fatta chiarezza in modo inequivocabile. Come nei Gagharv (e nei Suikoden), però, anche nei SnK ogni capitolo si incentra su una regione, in primo luogo il regno di Liberl.
-Trails in the Sky First Chapter
In uscita il 29 Marzo, LoH Trails in the Sky segna l'arrivo della saga nei mercati occidentali. Le avventure prendono piede nel regno di Liberl, reduce da una guerra con l'Impero di Erebonia, dove i protagonisti Estelle e Joshua svolgono la loro attività di mercenari. Ben presto finiranno coinvolti in una spirale di eventi che li porterà al centro di un complotto internazionale, sviluppando un complesso intreccio che verrà poi portato avanti anche nel secondo capitolo della saga.
Mappa del regno di Liberl, qui una versione tradotta
---Zero no Kiseki
Ambientato nello stesso mondo di Sora no Kiseki tre anni dopo la fine della scorsa trilogia, Zero no Kiseki si incentra sulle avventure di un gruppo di poliziotti della Città-Stato di Crossbell, vittima dei suoi cartelli criminali e delle macchinazioni degli Stati confinanti. Alcuni personaggi chiave di Sora no Kiseki tornano in gioco, senza contare la presenza di svariati riferimenti e l'apertura ad un sequel che Falcom sembra già pronta a sfornare dopo le ottime vendite della serie (con le sue 120k e passa copie Zero è il miglior Legend of Heroes di sempre in quanto a vendite).
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Serge91
Basta anche solo un sì o un no
