Simon Yates vendita il crollo nella terza settimana del Giro vincendo la Vuelta. Non stravincendo, ma da quello che sono riuscito a seguire (purtroppo non costantemente) ha fatto tesoro delle esperienze primaverili non cercando sempre e a tutti i costi la stoccata finale, ma accumulando giorno per giorno. Sarà questo oppure no, a 'sto giro non ha avuto crolli nel finale.
Secondo un talentino che francamente non conoscevo, Enric Mas della Quick Step (e già questa è una stranezza). Classe '95, fisico e caratteristiche alla Contador, forte in salita, forte a cronometro. Staremo a vedere.
Positivo anche Lopez che bissa il terzo posto del Giro.
Quarti e quindi due reduci del Tour, Kruijswijk e Valverde, con il secondo che era in lotta per la vittoria fino all'altro ieri.
In ottica mondiale: Colombia e Olanda ne escono come le squadre più profonde, ottima Francia (bene Pinot e Gallopin, e le punte dovrebbero essere Alaphilippe e Bardet), Spagna così così, bene Mas ma Valverde in quella condizione a inizio Vuelta e in calo alla fine non è un buon segnale.
La Gran Bretagna dopo i forfait di Froome e Thomas potrà almeno contare sui gemelli Yates. L'Italia purtroppo è quella messa peggio: sia Nibali sia Aru non hanno dato alcun segnale positivo, bene De Marchi (e Moscon, che ha vinto la Coppa Agostoni), ma un capitano di fatto non lo abbiamo.
Che non è necessariamente un male, le nostre due punte in fondo secondo me non sono proprio adattissime al percorso. Non avremo "obblighi" di corsa e potremo cercare qualche azione da lontano, su un percorso del genere ci sono molte più probabilità del solito che si vinca in questo modo.