Ma come non si capisce perché, è chiarissimo
È un centrocampista perfetto per un gioco fortemente associativo, un contesto in cui fa la differenza in modo esorbitante per tutte le fasi di gioco. Con il sistema di Sarri si sono spippettati tutti sulle statistiche per l'accuracy e i palloni giocati ma la differenza l'ha sempre fatta il suo moto perpetuo: letteralmente, non si ferma mai, è sempre lì a dare una soluzione di passaggio agli altri e di questo ne beneficia molto la fase difensiva (oltre al fatto che è sì lento nei movimenti e leggerino nei contrasti, ma è un mago nel coprire lo spazio).
Solo che fuori da un sistema di quel tipo, è un pesce fuor d'acqua. Non serve Sarri o una copia di Sarri per far giocare bene Jorginho, serve un'idea di gioco associativo che la nazionale non ha. Ventura è stato un pazzo a non convocare praticamente mai il miglior regista della Serie A ma era prevedibilissimo che una volta schierato in campo non avrebbe cambiato le carte in tavola (nonostante ovviamente, essendo un centrocampista di grande qualità, ha almeno mostrato di saper giocare il pallone, cosa che gli altri non riuscivano a fare
).
È lo stesso problema di Insigne: un mostro di regia d'attacco, transizioni rapide, inserimenti negli half spaces. Ma se gli metti intorno compagni che non dialogano, predica nel deserto.
Sono del parere che se un solo giocatore non riesce ad adattarsi ad una squadra, è irrealistico pensare di stravolgere un sistema di gioco per metterlo a proprio agio. Ma in una squadra senza nessun'idea di gioco, senza identità e con poca qualità (peraltro male assortita), ritengo che bisogna costruire il resto della formazione intorno agli uomini migliori, tanto tutto il resto comunque non funziona.
È la cosa più razionale da fare: Insigne, Bernardeschi e Chiesa (aspettando che il secondo maturi un altro po'), Jorginho e Verratti a centrocampo. Basta con esperimenti strampalati, basta inseguire Balotelli che non è mai stato un trascinatore, non ha mai avuto l'intenzione di partecipare al gioco di squadra (in qualunque squadra), il massimo che gli si può chiedere e di subentrare in situazioni disperati e tentare una giocata individuale. Resta il problema della punta centrale, perché tra quelli provati non ce n'è uno che si sposi bene né con le intenzioni storiche di Mancini (portare molti uomini in area e vedere che succede, Mancini in a nutshell) né con le potenzialità degli altri giocatori: Immobile è inarrestabile in campo aperto ma sa fare "solo" quello (come Insigne e Jorginho), Zaza è una mezzasega, Belotti sarebbe l'opzione migliore ma non ha ancora deciso cosa fare da grande.
Altrimenti se non c'è questa intenzione, allora si passi ad altro senza rimpianti; è inutile continuare ad intestardirsi con Jorginho, Insigne e Bernardeschi se non li metti in condizioni di fare quello che sanno fare bene.