La bestemmia libera come antidoto al bigottismo
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Discussione: La bestemmia libera come antidoto al bigottismo

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  1. #1
    Chuck Addicted L'avatar di Francutio
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    La bestemmia libera come antidoto al bigottismo

    Ciak 2.

    Illudiamoci di continuare la discussione iniziata qua, chiedendoci: come liberarci degli influssi residui sulla società da parte delle sovrastrutture religiose?

    Da quanto è emerso pare nutrita la schiera di chi ritiene di fare del bene a rivendicare il diritto (se non il dovere) di ingiuriare e irriverire Dio e i santi e le cose sacre.

    Ci si spinge anche oltre, propugnando la necessità di accettare qualsiasi espressione ingiuriosa o vessatoria.
    In fondo basta dare poco valore alle parole, per far perdere l'efficacia dell'insulto e scoraggiarne il comportamento.

    Può essere una via percorribile quella di non dare valore alle parole?

    Poi ci ritroveremmo magari a rispondere con "La razionalità e il pensiero scientifico, ad esempio, tutti i giorni, continuamente" alla domanda "Quali sono le forme di fede o spiritualità che non vengono tutelate e che vengono quotidianamente vilipese?".
    Scherzi (?) a parte, davvero sdoganare tutto dovrebbe essere la soluzione? Imprecare o chiamare amici e parenti figlio di troia, puttana, coglione - tanto sono tutti intercalari o al limite vezzeggiativi- ci renderà un popolo più aperto e disponibile a parlare di bioetica o di temi sociali?

  2. #2
    confratello della Loggia L'avatar di M@rco
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    Ciak 2.

    Illudiamoci di continuare la discussione iniziata qua, chiedendoci: come liberarci degli influssi residui sulla società da parte delle sovrastrutture religiose?

    Da quanto è emerso pare nutrita la schiera di chi ritiene di fare del bene a rivendicare il diritto (se non il dovere) di ingiuriare e irriverire Dio e i santi e le cose sacre.

    Ci si spinge anche oltre, propugnando la necessità di accettare qualsiasi espressione ingiuriosa o vessatoria.
    In fondo basta dare poco valore alle parole, per far perdere l'efficacia dell'insulto e scoraggiarne il comportamento.

    Può essere una via percorribile quella di non dare valore alle parole?

    Poi ci ritroveremmo magari a rispondere con "La razionalità e il pensiero scientifico, ad esempio, tutti i giorni, continuamente" alla domanda "Quali sono le forme di fede o spiritualità che non vengono tutelate e che vengono quotidianamente vilipese?".
    Scherzi (?) a parte, davvero sdoganare tutto dovrebbe essere la soluzione? Imprecare o chiamare amici e parenti figlio di troia, puttana, coglione - tanto sono tutti intercalari o al limite vezzeggiativi- ci renderà un popolo più aperto e disponibile a parlare di bioetica o di temi sociali?
    La bestemmia, normalmente, non è né ingiuriosa né vessatoria.
    Non so a chi ti riferisci quando parli di dare poco valore alle parole, al contrario, bisogna ridare valore alle parole (tipo, "ingiuriosa" e "vessatoria").
    Ancora, sdoganare le bestemmie non ci renderà un popolo aperto. Riconoscere la libertà degli altri di non comportarsi come si ritiene corretto si debba comportarsi potrebbe farci fare un passo in avanti.
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  3. #3
    Chuck Addicted L'avatar di Francutio
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    Citazione M@rco Visualizza Messaggio
    La bestemmia, normalmente, non è né ingiuriosa né vessatoria.
    Non so a chi ti riferisci quando parli di dare poco valore alle parole, al contrario, bisogna ridare valore alle parole (tipo, "ingiuriosa" e "vessatoria").
    Ancora, sdoganare le bestemmie non ci renderà un popolo aperto. Riconoscere la libertà degli altri di non comportarsi come si ritiene corretto si debba comportarsi potrebbe farci fare un passo in avanti.
    Il termine ingiurioso sta nella definizione della Treccani, che ho riportato in corsivo, non mi sono inventato nulla.

    Vessatorio l'ho usato per espandere il discorso, come è stato fatto nell'altro topic. Se lo rileggi capirai a chi faccio riferimento e perché l'ho utilizzato, non strettamente in relazione all'argomento bestemmia, ma questo si capiva anche leggendo bene il post che hai quotato.

    All'ultima frase non credi neanche te, credo, potresti riformularla? O riconosci la libertà a un pincopallo - preso da un momento di improvviso estro artistico - di rigarti l'auto per raffigurare un (bellissimo) coccodrillo?

  4. #4
    confratello della Loggia L'avatar di M@rco
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    Citazione Francutio Visualizza Messaggio
    Il termine ingiurioso sta nella definizione della Treccani, che ho riportato in corsivo, non mi sono inventato nulla.
    Non contesto la definizione di bestemmia della Treccani. Il punto è, se io bestemmio, qualunque persona presente o non presente nello stesso ambiente e/o che senta tali parole non viene in alcun modo ingiuriata in quanto queste non sono dirette a quelle persone. Se io bestemmio non sto offendendo nessuno.

    Citazione Francutio Visualizza Messaggio

    Vessatorio l'ho usato per espandere il discorso, come è stato fatto nell'altro topic. Se lo rileggi capirai a chi faccio riferimento e perché l'ho utilizzato, non strettamente in relazione all'argomento bestemmia, ma questo si capiva anche leggendo bene il post che hai quotato.
    Non ho capito a chi ti riferisci ma comunque non è così importante per questo dialogo.
    Citazione Francutio Visualizza Messaggio
    All'ultima frase non credi neanche te, credo, potresti riformularla? O riconosci la libertà a un pincopallo - preso da un momento di improvviso estro artistico - di rigarti l'auto per raffigurare un (bellissimo) coccodrillo?
    Questa risposta evidenzia la visione distorta che hai (più in generale, che chi la pensa come te ha) riguardo il concetto di libertà.
    Se io bestemmio, non sto obbligando te a bestemmiare, non sto imponendo a te la mio opinione sulla divinità che insulto, gli effetti "giuridici" (tipo, commettere peccato, e queste cose qui) NON ricadono in alcun modo su di te. Ergo, nonostante tu sia convinto che io stia commettendo un peccato, tale condotta non ha alcuna conseguenza sulla tua persona dal punto di vista fisico, morale o spirituale.
    Se qualcuno mi riga la macchina, sta direttamente provocando un danno ad un mio bene. La sua libertà sta sconfinando nella mia libertà di possedere quel bene nella forma che ho scelto di possedere. Il tuo esempio calza a pennello nel descrivere l'ingerenza della chiesa come istituzione che continuamente cerca di imporre la sua visione sui temi sociali che tutti noi conosciamo, la qual cosa ha conseguenze dirette nella sfera personale di tutte le persone, anche coloro le quali hanno idee in disaccordo con essa.
    La chiesa è quella che entra nel mio giardino, mi riga la macchina perché sostiene che dio vuole che le macchine siano rigate, e se io la mando a fare in culo si lamenta del fatto che io stia cercando di limitare la sua libertà di rigare le macchine altrui.
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  5. #5
    testo momentaneo L'avatar di the stranger94
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    ma quindi ho anche la libertà di dire alla gente che è figlia di prostitute?

  6. #6
    Mr 4 cm L'avatar di titan2010
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    Francutio sono veramente basito, non mi sarei mai aspettato questi "ragionamenti" da te

    Citazione M@rco Visualizza Messaggio
    Non contesto la definizione di bestemmia della Treccani. Il punto è, se io bestemmio, qualunque persona presente o non presente nello stesso ambiente e/o che senta tali parole non viene in alcun modo ingiuriata in quanto queste non sono dirette a quelle persone. Se io bestemmio non sto offendendo nessuno.

    Non ho capito a chi ti riferisci ma comunque non è così importante per questo dialogo.

    Questa risposta evidenzia la visione distorta che hai (più in generale, che chi la pensa come te ha) riguardo il concetto di libertà.
    Se io bestemmio, non sto obbligando te a bestemmiare, non sto imponendo a te la mio opinione sulla divinità che insulto, gli effetti "giuridici" (tipo, commettere peccato, e queste cose qui) NON ricadono in alcun modo su di te. Ergo, nonostante tu sia convinto che io stia commettendo un peccato, tale condotta non ha alcuna conseguenza sulla tua persona dal punto di vista fisico, morale o spirituale.
    Se qualcuno mi riga la macchina, sta direttamente provocando un danno ad un mio bene. La sua libertà sta sconfinando nella mia libertà di possedere quel bene nella forma che ho scelto di possedere. Il tuo esempio calza a pennello nel descrivere l'ingerenza della chiesa come istituzione che continuamente cerca di imporre la sua visione sui temi sociali che tutti noi conosciamo, la qual cosa ha conseguenze dirette nella sfera personale di tutte le persone, anche coloro le quali hanno idee in disaccordo con essa.
    La chiesa è quella che entra nel mio giardino, mi riga la macchina perché sostiene che dio vuole che le macchine siano rigate, e se io la mando a fare in culo si lamenta del fatto che io stia cercando di limitare la sua libertà di rigare le macchine altrui.
    *

    Potrei anche chiudere qui il thread.

    Citazione the stranger94 Visualizza Messaggio
    ma quindi ho anche la libertà di dire alla gente che è figlia di prostitute?
    Figliuolo, ma ci sei o ci fai? Se dico a una che è figlia di prostitute, la sto offendendo direttamente e volontariamente. Se tiro una Madonna, al limite posso offendere qualcuno indirettamente ed involontariamente, perché ledo la sua fragile sensibilità di cristiano, ma la mia Madonna non era certa rivolta contro di lui, né l'ho detta apposta sapendo che a lui avrebbe dato fastidio. Ma in questo caso al massimo mi posso prendere del maleducato. Ma proprio al massimo.

    È chiara la differenza fra le due cose?

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  7. #7
    Chuck Addicted L'avatar di Francutio
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    Citazione M@rco Visualizza Messaggio
    Non contesto la definizione di bestemmia della Treccani. Il punto è, se io bestemmio, qualunque persona presente o non presente nello stesso ambiente e/o che senta tali parole non viene in alcun modo ingiuriata in quanto queste non sono dirette a quelle persone. Se io bestemmio non sto offendendo nessuno.
    Se non contesti la definizione della Treccani non contesti il termine ingiuria, è semplice.


    Citazione M@rco Visualizza Messaggio
    Questa risposta evidenzia la visione distorta che hai (più in generale, che chi la pensa come te ha) riguardo il concetto di libertà.
    Se io bestemmio, non sto obbligando te a bestemmiare, non sto imponendo a te la mio opinione sulla divinità che insulto, gli effetti "giuridici" (tipo, commettere peccato, e queste cose qui) NON ricadono in alcun modo su di te. Ergo, nonostante tu sia convinto che io stia commettendo un peccato, tale condotta non ha alcuna conseguenza sulla tua persona dal punto di vista fisico, morale o spirituale.
    Se qualcuno mi riga la macchina, sta direttamente provocando un danno ad un mio bene. La sua libertà sta sconfinando nella mia libertà di possedere quel bene nella forma che ho scelto di possedere. Il tuo esempio calza a pennello nel descrivere l'ingerenza della chiesa come istituzione che continuamente cerca di imporre la sua visione sui temi sociali che tutti noi conosciamo, la qual cosa ha conseguenze dirette nella sfera personale di tutte le persone, anche coloro le quali hanno idee in disaccordo con essa.
    La chiesa è quella che entra nel mio giardino, mi riga la macchina perché sostiene che dio vuole che le macchine siano rigate, e se io la mando a fare in culo si lamenta del fatto che io stia cercando di limitare la sua libertà di rigare le macchine altrui.
    Ma tutti 'sti giri di parole per non dire: vero, mi sono espresso male?

    La visione distorta che avrei (che avremmo? Chi? Come la penso io?) riguardo il concetto di libertà si basa semplicemente sulla consapevolezza che la mia libertà NON è infinita, ma si ferma dove iniziano quelle degli altri.

    Quello che hai scritto te "Riconoscere la libertà degli altri di non comportarsi come si ritiene corretto si debba comportarsi potrebbe farci fare un passo in avanti." presupporrebbe invece che non esistano limiti, perché se esistessero allora ci sarebbero casi in cui tu non riconosci più la libertà degli altri altri, bla bla.

    Quindi i limiti esistono anche per te, al massimo sono diversi, ma devi ancora spiegarmi quale sia il tuo metro di giudizio per decidere cosa è ok e cosa non è ok.

    Forse vuoi suggerire che il discrimine sia se si provoca o meno direttamente un danno a un bene altrui?

    Come la mettiamo ad esempio con:

    - la libertà di ascoltare musica ad alto volume o di urlare in pubblico
    - la libertà di denudarsi, masturbarsi, praticare sesso in pubblico
    - la libertà di fumare in un locale pubblico

    Posso permettermelo?
    Bada bene, compiendo una di queste azioni non sto certo obbligando te a ascoltare musica, a denudarti o a fumare, non c'è neanche nessun danno diretto ad un tuo bene.

    Quello che non vuoi accettare (ironicamente perché non riesci a pensare che per qualcuno le cose stiano in modo diverso da come la vedi te) è il fatto che per alcune persone sentire una bestemmia può essere fastidioso al pari di subire una persona rumorosa, una persona nuda, una persona che fuma.

    Ed è un fastidio che va al di là di presunti effetti giuridici della bestemmia (eg: bestemmiare è un peccato), per cui assolutamente non puoi concludere che sentire una bestemmia non abbia alcun effetto su di te, vai pure a chiedere ad un prete qualunque.

    Citazione titan2010 Visualizza Messaggio
    Francutio sono veramente basito, non mi sarei mai aspettato questi "ragionamenti" da te

    *

    Potrei anche chiudere qui il thread.

    Figliuolo, ma ci sei o ci fai? Se dico a una che è figlia di prostitute, la sto offendendo direttamente e volontariamente. Se tiro una Madonna, al limite posso offendere qualcuno indirettamente ed involontariamente, perché ledo la sua fragile sensibilità di cristiano, ma la mia Madonna non era certa rivolta contro di lui, né l'ho detta apposta sapendo che a lui avrebbe dato fastidio. Ma in questo caso al massimo mi posso prendere del maleducato. Ma proprio al massimo.

    È chiara la differenza fra le due cose?

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    Bah, mi consolerò sapendo che qualsiasi cosa abbia scritto o scriverò in questo topic sarà più ragionata e argomentata che non robe tipo da te non me l'aspettavo o potrei chiudere qui.

    L'involontarietà può essere una scusa a 5 anni, non a 20, 25, 30, un'età in cui sai benissimo che il tuo comportamento potrà dare fastidio a qualcuno, proprio come nei casi sopra citati.

    Detto ciò, qua non si sta parlando di quale dovrebbe essere la sanzione/pena/quello che vuoi per una bestemmia, in campo o fuori dal campo, o della perfetta sovrapposizione della bestemmia ad un altro comportamento considerato deprecabile. Si discute del se e del perché bestemmiare possa essere considerato un diritto e di come bestemmiare possa eventualmente aiutarci a progredire come popolo nella discussione dei temi sociali.

  8. #8
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    Citazione titan2010 Visualizza Messaggio
    Francutio sono veramente basito, non mi sarei mai aspettato questi "ragionamenti" da te

    *

    Potrei anche chiudere qui il thread.

    Figliuolo, ma ci sei o ci fai? Se dico a una che è figlia di prostitute, la sto offendendo direttamente e volontariamente. Se tiro una Madonna, al limite posso offendere qualcuno indirettamente ed involontariamente, perché ledo la sua fragile sensibilità di cristiano, ma la mia Madonna non era certa rivolta contro di lui, né l'ho detta apposta sapendo che a lui avrebbe dato fastidio. Ma in questo caso al massimo mi posso prendere del maleducato. Ma proprio al massimo.

    È chiara la differenza fra le due cose?

    Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk
    quoto tutto! E...francamente...io ritengo la bestemmia una cosa inutile ed astratta! Se uno non crede. non può, assolutamente, nominare una cosa inesistente! Io, se mi arrabbio, dico: porcocane (i cani esistono!) o mando a quel paese il mio consorte! (Claudio!) sempre affettuosamente! preferisco bestemmiare le cose materiali, non spirituali! (ammesso che esistano!)

  9. #9
    Utente L'avatar di Alfred Hugecock
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    Citazione Dangerousxyx Visualizza Messaggio
    quoto tutto! E...francamente...io ritengo la bestemmia una cosa inutile ed astratta! Se uno non crede. non può, assolutamente, nominare una cosa inesistente! Io, se mi arrabbio, dico: porcocane (i cani esistono!) o mando a quel paese il mio consorte! (Claudio!) sempre affettuosamente! preferisco bestemmiare le cose materiali, non spirituali! (ammesso che esistano!)
    Strano, eppure il tuo forum è ricolmo di bestemmie rivolte ad Allāh, Maometto, coloriti insulti verso ogni etnia differente da quella caucasica e generici inviti a radere al suolo il medio oriente con il nucleare! Strano!
    Citazione Dangerousxyx Visualizza Messaggio
    se uno non sa cosa dire,e' meglio che taccia per sempre!

  10. #10
    Utente L'avatar di Jaeger
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    Citazione Francutio Visualizza Messaggio
    Ciak 2.

    Illudiamoci di continuare la discussione iniziata qua, chiedendoci: come liberarci degli influssi residui sulla società da parte delle sovrastrutture religiose?

    Da quanto è emerso pare nutrita la schiera di chi ritiene di fare del bene a rivendicare il diritto (se non il dovere) di ingiuriare e irriverire Dio e i santi e le cose sacre.

    Ci si spinge anche oltre, propugnando la necessità di accettare qualsiasi espressione ingiuriosa o vessatoria.
    In fondo basta dare poco valore alle parole, per far perdere l'efficacia dell'insulto e scoraggiarne il comportamento.

    Può essere una via percorribile quella di non dare valore alle parole?

    Poi ci ritroveremmo magari a rispondere con "La razionalità e il pensiero scientifico, ad esempio, tutti i giorni, continuamente" alla domanda "Quali sono le forme di fede o spiritualità che non vengono tutelate e che vengono quotidianamente vilipese?".
    Scherzi (?) a parte, davvero sdoganare tutto dovrebbe essere la soluzione? Imprecare o chiamare amici e parenti figlio di troia, puttana, coglione - tanto sono tutti intercalari o al limite vezzeggiativi- ci renderà un popolo più aperto e disponibile a parlare di bioetica o di temi sociali?
    Io davvero non so se ti manca la comprensione del testo oppure ci stai facendo apposta, ma ti rispondo comunque.

    Dire che il pensiero scientifico viene tutti giorni offeso è per fare un parallelo con quello che pretendono i credenti: qualcosa in cui io "credo" (il pensiero scientifico, appunto) viene continuamente stuprato da migliaia di persone e la mia sensibilità in merito calpestata. Tutte le volte che leggo qualcosa di antiscientifico la mia intelligenza viene offesa, dovrei quindi anch'io pretendere che queste persone vengano punite ogni volta che dicono una cazzata?

    E, ovviamente, ma se non sei un analfabeta funzionale lo sai perfettamente, non ho assolutamente affermato che non bisogna dare alcun valore alle parole ma che alleggerendo determinate espressioni dal peso ossessivo che a volte si da loro, si toglie potere a chi strumentalizza queste espressioni, si elimina la stupida caccia alle streghe che si scatena quando qualcuno inavvertitamente le utilizza e magari si torna a dar più peso al significato piuttosto che alla forma, cosa che ormai si è persa totalmente.


    Citazione Francutio Visualizza Messaggio
    Se non contesti la definizione della Treccani non contesti il termine ingiuria, è semplice.




    Ma tutti 'sti giri di parole per non dire: vero, mi sono espresso male?

    La visione distorta che avrei (che avremmo? Chi? Come la penso io?) riguardo il concetto di libertà si basa semplicemente sulla consapevolezza che la mia libertà NON è infinita, ma si ferma dove iniziano quelle degli altri.

    Quello che hai scritto te "Riconoscere la libertà degli altri di non comportarsi come si ritiene corretto si debba comportarsi potrebbe farci fare un passo in avanti." presupporrebbe invece che non esistano limiti, perché se esistessero allora ci sarebbero casi in cui tu non riconosci più la libertà degli altri altri, bla bla.

    Quindi i limiti esistono anche per te, al massimo sono diversi, ma devi ancora spiegarmi quale sia il tuo metro di giudizio per decidere cosa è ok e cosa non è ok.

    Forse vuoi suggerire che il discrimine sia se si provoca o meno direttamente un danno a un bene altrui?

    Come la mettiamo ad esempio con:

    - la libertà di ascoltare musica ad alto volume o di urlare in pubblico
    - la libertà di denudarsi, masturbarsi, praticare sesso in pubblico
    - la libertà di fumare in un locale pubblico

    Posso permettermelo?
    Bada bene, compiendo una di queste azioni non sto certo obbligando te a ascoltare musica, a denudarti o a fumare, non c'è neanche nessun danno diretto ad un tuo bene.

    Quello che non vuoi accettare (ironicamente perché non riesci a pensare che per qualcuno le cose stiano in modo diverso da come la vedi te) è il fatto che per alcune persone sentire una bestemmia può essere fastidioso al pari di subire una persona rumorosa, una persona nuda, una persona che fuma.

    Ed è un fastidio che va al di là di presunti effetti giuridici della bestemmia (eg: bestemmiare è un peccato), per cui assolutamente non puoi concludere che sentire una bestemmia non abbia alcun effetto su di te, vai pure a chiedere ad un prete qualunque.
    Veramente sei tu che non riesci a capire che mettere musica ad alto volume è un fastidio oggettivo, per tutti, e soprattutto non c'è un tipo di musica che dà fastidio e un altro no(oddio magari anche sì, ma è soggettivo, infatti non c'è una legge in merito), si giudica solo il volume, una grandezza misurabile a cui si è dato un limite.
    Mente arrogarsi il diritto di dire quelle parole sono offensive queste altre no è una cosa purament soggettiva e in quanto tale non può diventare una regola universale.
    Se io fumo in un luogo pubblico sto costringendo gli altri ad assumere una sostanza nociva che loro non vorrebbero assumere, la sostanza è oggettivamente nociva non ci sono interpretazioni, è corretto che una legge me lo impedisca.
    Se io dico parole e le sto dicendo per conto mio non sto volutamente offendendo nessuno, non importa che per qualcuno potrebbero risultare ingiuriose, perché è una cosa soggettiva, per qualcuno può risultare offensivo un porco, per qualcun altro tutt'altra roba, qual è il criterio con cui si decide cosa si può dire e cosa no?

    Ovviamente non stiamo parlando di uno che entra in chiesa bestemmiando o di qualcuno che va ad importunare gli altri bestemmiandogli nelle orecchie, ma di uno che lo fa per conto suo.
    Se tu lo senti, ti infastidisci e lo denunci, sei tu quello irrispettoso che stai ledendo la libertà altrui, non il contrario.
    Ultima modifica di Jaeger; 4-09-2018 alle 11:39:55

  11. #11
    ҳ̸Ҳ̸ҳ Sokar ҳ̸Ҳ̸ҳ L'avatar di Jack-raz
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    Io bestemmio come un maiale solitamente, praticamente tutti i giorni più volte al giorno.
    Però, se sono in compagnia di qualcuno a cui danno fastidio mi trattengo per rispetto nei suoi confronti.
    La bestemmia “calcistica” non la condannerei, può scappare un’eresia ogni tanto, anche perché c’è differenza tra una madonna ed una serie infinita di madonne, se un giocatore continua e ne tira una dietro l’altro allora posso capire (forse non del tutto) la squalifica, ma in una situazione del genere anche no.
    Non voglio entrare in discorsi riguardanti la religione


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  12. #12
    Chuck Addicted L'avatar di Francutio
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    Citazione Jaeger Visualizza Messaggio
    Io davvero non so se ti manca la comprensione del testo oppure ci stai facendo a posta, ma ti rispondo comunque.
    Jaeger, ti ho chiesto di citarmi forme di spiritualità o di fede (dopo che tu hai parlato di spiritualità) e mi hai citato la razionalità e il pensiero scientifico.
    Davvero non la metterei sul piano della comprensione del testo o dell'analfabetismo funzionale, lascia stare.
    Citazione Jaeger Visualizza Messaggio
    Dire che il pensiero scientifico viene tutti giorni offeso è per fare un parallelo con quello che pretendono i credenti: qualcosa in cui io "credo" (il pensiero scientifico, appunto) viene continuamente stuprato da migliaia di persone e la mia sensibilità in merito calpestata. Tutte le volte che leggo qualcosa di antiscientifico la mia intelligenza viene offesa, dovrei quindi anch'io pretendere che queste persone vengano punite ogni volta che dicono una cazzata?
    Guarda che c'è piena libertà di criticare, negare o fare satira su qualsiasi credenza religiosa. Bestemmiare non rientra in nessuna di queste categorie.
    Ogni volta che leggi qualcosa di antiscientifico non dovresti pretendere nessuna punizione, ma semplicemente che l'istruzione venga migliorata.
    Citazione Jaeger Visualizza Messaggio
    E, ovviamente, ma se non sei un analfabeta funzionale lo sai perfettamente, non ho assolutamente affermato che non bisogna dare alcun valore alle parole ma che alleggerendo determinate espressioni dal peso ossessivo che a volte si da loro, si toglie potere a chi strumentalizza queste espressioni, si elimina la stupida caccia alle streghe che si scatena quando qualcuno inavvertitamente le utilizza e magari si torna a dar più peso al significato piuttosto che alla forma, cosa che ormai si è persa totalmente.
    È inutile che ci aggiungi degli attributi (che stanno soprattutto nella tua testa, perché qui l'ossessione o la psicosi le vedo solo nei tuoi post e in quelli del tuo compare che è stato bannato) per spostare l'attenzione da qualcosa che mi confermi voler fare: togliere del peso (quindi valore) a delle parole. No, no, no, le parole DEVONO avere il loro peso e non devono essere utilizzate casualmente, senza ossessioni, ma pure senza tutta 'sta leggerezza.
    Dici che si è perso il dare più peso al significato piuttosto che alla forma. In che anni per curiosità si dava più peso al significato?
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    Veramente sei tu che non riesci a capire che mettere musica ad alto volume è un fastidio oggettivo, per tutti, e soprattutto non c'è un tipo di musica che dà fastidio e un altro no(oddio magari anche sì, ma è soggettivo, infatti non c'è una legge in merito), si giudica solo il volume, una grandezza misurabile a cui si è dato un limite.
    Insomma, è oggettivo o no?
    E se il fastidio fosse oggettivo per tutti, perché qualcuno dovrebbe portare i livelli della musica ad un livello oggettivamente fastidioso?
    Citazione Jaeger Visualizza Messaggio
    Mente arrogarsi il diritto di dire quelle parole sono offensive queste altre no è una cosa purament soggettiva e in quanto tale non può diventare una regola universale.
    Questo vale per qualsiasi espressione. Quindi confermi che nessuna espressione può essere illecita secondo te?
    Citazione Jaeger Visualizza Messaggio
    Se io fumo in un luogo pubblico sto costringendo gli altri ad assumere una sostanza nociva che loro non vorrebbero assumere, la sostanza è oggettivamente nociva non ci sono interpretazioni, è corretto che una legge me lo impedisca.
    Però se fumi alla fermata del pullman nessuna legge te lo impedisce, ma ugualmente costringi gli altri ad assumare una sostanza nociva che loro non vorrebbero assumere. Come mai?
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    Se io dico parole e le sto dicendo per conto mio non sto volutamente offendendo nessuno, non importa che per qualcuno potrebbero risultare ingiuriose, perché è una cosa soggettiva, per qualcuno può risultare offensivo un porco, per qualcun altro tutt'altra roba, qual è il criterio con cui si decide cosa si può dire e cosa no?
    Il criterio è semplicissimo: non lo fai se può dare fastidio a qualcuno.
    Lo so che ci siamo lontanissimi, che l'offesa è il primo motore del cervello umano e il modo più facile per creare aggregazione. Che tristezza eh?
    Citazione Jaeger Visualizza Messaggio
    Ovviamente non stiamo parlando di uno che entra in chiesa bestemmiando o di qualcuno che va ad importunare gli altri bestemmiandogli nelle orecchie, ma di uno che lo fa per conto suo.Se tu lo senti, ti infastidisci e lo denunci, sei tu quello irrispettoso che stai ledendo la libertà altrui, non il contrario.
    Ti ripeto che la volontarietà dell'offesa non può essere una discriminante.
    E no, se qualcuno ti sente non lo stai facendo per conto tuo.

    Noto che ti sei preoccupato di elencare punto per punto le presunte oggettività dei miei vari esempi (che sono banalmente esempi, ma mi pare tu non abbia l'elasticità per capirlo, sostituisci ad esempio fumo di sigaretta con fumo di sigaretta elettronica ma ti sei scordato di dirmi se credi sia ok che durante una passeggiata al parco nel caso io veda una ragazza molto bella possa tirare fuori l'uccello e masturbarmi sul vialetto gridandole (ma ehi, sotto i limiti di decibel previsti nei parchi pubblici ) il mio apprezzamento. Tieni conto che lei potrebbe benissimo gradire.

  13. #13
    ҳ̸Ҳ̸ҳ Sokar ҳ̸Ҳ̸ҳ L'avatar di Jack-raz
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    Francutio, stima per l’ultima frase del post sopra di questo


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  14. #14
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    Citazione Alfred Hugecock Visualizza Messaggio
    Strano, eppure il tuo forum è ricolmo di bestemmie rivolte ad Allāh, Maometto, coloriti insulti verso ogni etnia differente da quella caucasica e generici inviti a radere al suolo il medio oriente con il nucleare! Strano!
    Hai veramente ragione! Chi non esiste non dovrebbe nemmeno essere nominato! (ma di cosa e con chi sto parlando!????) ok! Cercherò di non parlare più male di -no- e dei suoi accòliti! ooopss!! e parlerò SEMPRE bene dei sinistroidi! Ps.: grazie per il feedback! (e io che credevo di parlare da sola!) attenti! Il nemico ci ascolta!
    Ultima modifica di Don Dema; 4-09-2018 alle 15:03:10

  15. #15
    Utente L'avatar di Jaeger
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    Citazione Francutio Visualizza Messaggio
    Jaeger, ti ho chiesto di citarmi forme di spiritualità o di fede (dopo che tu hai parlato di spiritualità) e mi hai citato la razionalità e il pensiero scientifico.
    Davvero non la metterei sul piano della comprensione del testo o dell'analfabetismo funzionale, lascia stare.
    Guarda che c'è piena libertà di criticare, negare o fare satira su qualsiasi credenza religiosa. Bestemmiare non rientra in nessuna di queste categorie.
    Ogni volta che leggi qualcosa di antiscientifico non dovresti pretendere nessuna punizione, ma semplicemente che l'istruzione venga migliorata.È inutile che ci aggiungi degli attributi (che stanno soprattutto nella tua testa, perché qui l'ossessione o la psicosi le vedo solo nei tuoi post e in quelli del tuo compare che è stato bannato) per spostare l'attenzione da qualcosa che mi confermi voler fare: togliere del peso (quindi valore) a delle parole. No, no, no, le parole DEVONO avere il loro peso e non devono essere utilizzate casualmente, senza ossessioni, ma pure senza tutta 'sta leggerezza.
    Dici che si è perso il dare più peso al significato piuttosto che alla forma. In che anni per curiosità si dava più peso al significato?Insomma, è oggettivo o no?
    E se il fastidio fosse oggettivo per tutti, perché qualcuno dovrebbe portare i livelli della musica ad un livello oggettivamente fastidioso?Questo vale per qualsiasi espressione. Quindi confermi che nessuna espressione può essere illecita secondo te?Però se fumi alla fermata del pullman nessuna legge te lo impedisce, ma ugualmente costringi gli altri ad assumare una sostanza nociva che loro non vorrebbero assumere. Come mai?Il criterio è semplicissimo: non lo fai se può dare fastidio a qualcuno.
    Lo so che ci siamo lontanissimi, che l'offesa è il primo motore del cervello umano e il modo più facile per creare aggregazione. Che tristezza eh?Ti ripeto che la volontarietà dell'offesa non può essere una discriminante.
    E no, se qualcuno ti sente non lo stai facendo per conto tuo.

    Noto che ti sei preoccupato di elencare punto per punto le presunte oggettività dei miei vari esempi (che sono banalmente esempi, ma mi pare tu non abbia l'elasticità per capirlo, sostituisci ad esempio fumo di sigaretta con fumo di sigaretta elettronica ma ti sei scordato di dirmi se credi sia ok che durante una passeggiata al parco nel caso io veda una ragazza molto bella possa tirare fuori l'uccello e masturbarmi sul vialetto gridandole (ma ehi, sotto i limiti di decibel previsti nei parchi pubblici ) il mio apprezzamento. Tieni conto che lei potrebbe benissimo gradire.
    Mi si è cancellato il post mentre stavo rispondendo per quote da tapatalk quindi rispondo come viene che non ho assolutamente voglia di rimettermici.

    Per quanto riguarda il primo punto, sapevo che ti saresti soffermato sul significato intrinseco di 'spiritualità' senza guardare il significato semplicissimo di quello che ho detto, è la strategia che utilizza chi non sa cosa dire o non ha voglia di discutere realmente. Comunque hai ragione avrei dovuto utilizzare termini diversi, mi riferivo alla sensibilità. Io bestemmiando, urto la sensibilità di un credente, un altro parlando di vaccini che causano autismo urta la sensibilità di uno 'scienziato'. Perché la sensibilità di uno e più importante dell'altro?
    E qui mi collego anche al punto successivo, perché io devo pretendere solo che aumenti l'istruzione e un credente non si deve limitare a pretendere solamente che aumenti l'educazione?

    Comunque i termini ossessione e psicosi non sono affatto a casa. Se tu non ti rendi conto che andare a cercare un labiale per punire è un ossessione o che tutto il casino che succede ogni volta che un personaggio famoso si lascia sfuggire una bestemmia (il 99% delle volte completamente innocua) in un programma televisivo è una forma di psicosi il problema è tuo. Probabilmente ne sei completamente assuefatto.

    E sì è molto importante dare valore alle parole. Ed è proprio per questo che bisogna togliere peso a determinate espressioni perché così facendo togli potere a chi quelle espressioni le usa come arma.

    E sì nessuna espressione deve essere illecita di per sè ma solo in base a come la si utilizza.
    Esattamente come trovo imbarazzante andare a cercare una macchina appartata con i vetri appannati e denunciare i due per atti osceni mentre ovviamente trovo ingiurioso e giustamente da punire l'atteggiamento che hai descritto nelle ultime righe.

    Non commento il resto perché credo che tu l'abbia fatto solo per trollare. Almeno lo spero. Se si portano degli esempi per sostenere una tesi, devono essere sensati. I tuoi non lo erano.

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    Ultima modifica di Jaeger; 4-09-2018 alle 13:28:53

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