[116] [Cinema] - Che film avete visto oggi?

[bertuccia2004]

Amici, anche se siamo quattro gatti oggi vi voglio parlare di un film abbastanza famoso, che magari conoscete, magari no.

2 di Los Angeles per le loro rapine.
Di cosa parla Drive?
Drive parla di un uomo senza identita, senza speranza, senza vita che come lavoro fa il pilota stuntman nei film e per arrotondare, per noia o perché proprio gli piace tanto guidare fa anche da autista ai brutti ceffi di Los Angeles per le loro rapine.
Di cosa parla Drive?
Drive parla di un uomo solo, alienato e del tutto estraneo alla società e che sa fare solo una cosa, guidare.
Di cosa parla Drive?
di un 'A real human being a real hero' di un anti-eroe taciturno che ritrova la sua umanità tramite l'amore, amore che perde perché non riesce ad esprimersi e ad esprimerlo se non con la violenza, col sangue e con la sofferenza. E chissà se poi non è neanche la prima volta per lui.

Non lo avete capito? Non vi resta che guardarlo, dai.

L'ho visto e ho pensato che bisogna entrare nel mood per apprezzarlo. Essere in sintonia e malinconici, solitari, introversi o attraversare un periodo di merda.
Altrimenti è un po' un film compiaciuto.
Non so nemmeno se mi sia piaciuto veramente o se mi sia sforzata di farmelo piacere, proprio per le premesse di cui sopra.

[Kintsugi]

L'ho visto e ho pensato che bisogna entrare nel mood per apprezzarlo. Essere in sintonia e malinconici, solitari, introversi o attraversare un periodo di merda.
Altrimenti è un po' un film compiaciuto.
Non so nemmeno se mi sia piaciuto veramente o se mi sia sforzata di farmelo piacere, proprio per le premesse di cui sopra.

boh io invece lo vedo come un film per tutti che non ha bisogno di nessun mood. Anche perché a prescindere dalle letture che si possono dare lo si può guardare anche solo come noir senza pretese filosofiche e/o significati vari che funziona comunque. Per non parlare poi della colonna sonora bellissima.

[bertuccia2004]

boh io invece lo vedo come un film per tutti che non ha bisogno di nessun mood. Anche perché a prescindere dalle letture che si possono dare lo si può guardare anche solo come noir senza pretese filosofiche e/o significati vari che funziona comunque. Per non parlare poi della colonna sonora bellissima.

Concordo sulla colonna sonora sontuosa.

[Adalberto_Steiner]

Sono d'accordo con bertuccia. Anche io visto in un periodo un po cosi e non l'ho trovato imprescindibile, ma c'è anche da dire che Gosling mi sta sul cazzo nel 99% delle scene che abbia mai girato in carriera, quindi faccio poco testo

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[Kintsugi]

Dategli un'altra possibilità. Che è un film come pochi se ne sono fatti e pochi se ne faranno

[Kintsugi]

ソナチネ Sonatine, 1993 di Kitano "Beat" Takeshi

Un gruppo di Yakuza per un motivo o per un altro (non è importante) si trova a doversi nascondere da altri Yakuza.
Trama semplice, banale, classica, che più scontata non si può ma tanto non è importante.
L'importante del film è che questi Yakuza costretti a nascondersi in una cascina su una spiaggia si riscoprono umani. Quello che è importante è che un film di gangster riesca a risultare poetico e struggente. E' un film esistenzialista, dove i protagonisti subiscono il proprio essere interiore e l'essere al mondo.
E' un film che riporta questi personaggi ad essere bambini e a riscoprire il gioco, la spensieratezza ad abbandonare la paura di una vita violenta e faticosa.
In certo qual senso il protagonista riscopre anche l'amore. Ma come tutto il resto della sua vita è un amore che nasce dalla violenza e che finisce non appena torna alla sua realtà e si rende conto che non potrà mai essere quel bimbo spensierato che fino a un secondo prima giocava a frisbee sulla spiaggia.

Siamo proprio sicuri che sia un film sulla Yakuza? Ecco.

Se non si fosse capito è un capolavoro epocale. Se non lo conoscete guardatelo. Se non conoscete Kitano guardate tutta la sua filmografia.
Ah, kitano è lui ->

[Adalberto_Steiner]

Visto Luca.
A costo di essere impopolare non trovo alcun motivo per osannarlo come hanno fatto alcuni.
Una storia fin troppo semplice e banale, che si capisce come vada a finire più o meno dal minuto zero (che non é necessariamente un male, chiariamoci). Ma la cosa che mi ha infastidito davvero é stato il finale, fin troppo sbrigativo e che demolisce tipo tutto quello che ruotava attorno alla psicologia di questo villaggio di pescatori.

Non so, é sicuramente un bel film, ma credo che anche solo Il Viaggio di Arlo raccontasse molto di più. O almeno lo facesse molto meglio

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