Ideali e Musica
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Discussione: Ideali e Musica

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  1. #1
    Utente L'avatar di NamelessOne
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    Messaggio Ideali e Musica

    Sin dall’antichità la Musica ha ricoperto un ruolo fondamentale, equiparabile a quello della poesia e della letteratura in generale, sia per quanto riguarda la divulgazione d’ideali e correnti intellettuali, sia per quello che concerne l’esaltazione dell’espressione artistica in sé.

    Secondo me, la musica contemporanea, analizzata nella sua generalità, sembra aver sostituito buona parte degli intenti meritevoli per i quali i musicisti dell’“antichità” erano disposti anche a sacrificare la vita, con degli altri fini meno “nobili”, quali l’arricchimento della grandi case discografiche o la creazione di canzoni esclusivamente per scopi pubblicitari.

    - Come la pensate in proposito?

    - Quali sono oggi gli ideali, sempre che ce ne siano, che la musica vuole proporci?



    P.S. *per i moderatori*
    Vorrei che questo argomento, vista la specificità del tema trattato, non fosse spostato su Music Radar, ma venisse lasciato su Agorà.
    Grazie.

  2. #2
    Il Lappone L'avatar di Cetra
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    Sono purtoppo pochi quelli che fanno musica con buoni intenti, e troppi quelli che pensano ai soldi.
    Uno stato che proibisce la libera circolazione di idee è uno stato fragilissimo e dovrà quindi provvedere ad un controllo esasperato dei cittadini per ottenere quanto desidera.
    Veramente forte è lo stato che persegue la felicità dei cittadini e che, in primo luogo, concede libertà di pensiero e di critica anche delle stesse istituzione politiche.
    Un cittadino che argomenta contro una legge che ritiene ingiusta non diverrà mai un cospiratore: la libertà è il miglior antidoto contro la sovversione.

    B. Spinoza

  3. #3
    Bannato L'avatar di Bobo32
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    Sono purtoppo pochi quelli che fanno musica con buoni intenti, e troppi quelli che pensano ai soldi.
    beh, i musicisti dovranno pur vivere e al giorno d'oggi non si vive di sola gloria

  4. #4
    Incancellabile L'avatar di Leopor
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    Credo che sia anche giusto che chi faccia Musica debba pur guadagnare....

  5. #5
    Ozzy Osbourne
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    In questo discorso è facile scadere nella generalizzazione. Intanto a mio parere è necessario fare una piccola premessa. Nell'antichità, la musica era nel complesso più "pura" perchè era sicuramente più difficile diffonderla, non esistevano mezzi di distribuzione validi ne tantomeno le case discografiche. Al giorno d'oggi, è sicuramente più diffuso il fenomeno della gente che fa "musica" solo per guadagnare. E questo fenomeno è diffuso in tutti i generi. Esiste però un ambito della musica, l'underground. Esistono gruppi molto più validi di svariati gruppi più famosi, che non hanno successo, o quantomeno non il successo monetario, in quanto rimangono sempre nell'underground. Quella è sicuramente musica vera. Oggi, sicuramente la musica vuole proporci ancora degli ideali, ed è indubbiamente più facile trovarli in determinati generi, e non dico questo perchè ho una mentalità chiusa e diretta unicamente su determinati ambiti musicali, ma semplicemente perchè è un dato di fatto. Generi come il punk per esempio sono ancora portatori di forti ideali di lotta sociale e di desiderio di cambiare la società, ma non solo. Anche nel metal, prendiamo ad esempio il black metal, esistono migliaia di gruppi che continuano a portare avanti i propri ideali, discutibili o meno, ma continuano, consapevoli che non sfonderanno mai nel mainstream e non si arricchiranno mai, ma continuano a fare la propria musica.

  6. #6
    Il Lappone L'avatar di Cetra
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    Bobo32

    beh, i musicisti dovranno pur vivere e al giorno d'oggi non si vive di sola gloria
    Posso quotare le ultime frasi di Ozzy, anche se non ascolto quel tipo di musica.
    Molti pur di diventare famosi ti spiaccicano addosso il classico ritornello da canticchiare sotto la doccia o la classica canzone d'amore.
    Uno stato che proibisce la libera circolazione di idee è uno stato fragilissimo e dovrà quindi provvedere ad un controllo esasperato dei cittadini per ottenere quanto desidera.
    Veramente forte è lo stato che persegue la felicità dei cittadini e che, in primo luogo, concede libertà di pensiero e di critica anche delle stesse istituzione politiche.
    Un cittadino che argomenta contro una legge che ritiene ingiusta non diverrà mai un cospiratore: la libertà è il miglior antidoto contro la sovversione.

    B. Spinoza

  7. #7
    Utente L'avatar di NamelessOne
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    Da Ozzy Osbourne:

    Nell'antichità, la musica era nel complesso più "pura" perchè era sicuramente più difficile diffonderla, non esistevano mezzi di distribuzione validi ne tantomeno le case discografiche.
    Oltre a questo, penso anche che la musica era più "pura" perché la mentalità dell'epoca era diversa, e persistevano problematiche pressanti che urgeva risolvere, mentre oggi la condizione di vita generale è tutt'altro che malvagia...di conseguenza gli "intellettuali", nonché gli individui che avevano avuto la fortuna di poter costruirsi una cultura e che riuscivano quindi a vedere questi "problemi", erano "costretti ad utilizzare ogni dote in loro possesso (per alcuni l'affinità con la poesia, per altri con la pittura e per altri ancora con la musica) per porli all'attenzione della moltitudine...

    Oggi, sicuramente la musica vuole proporci ancora degli ideali, ed è indubbiamente più facile trovarli in determinati generi, e non dico questo perchè ho una mentalità chiusa e diretta unicamente su determinati ambiti musicali, ma semplicemente perchè è un dato di fatto
    Qui mi trovi d'accordo con te...
    Alcuni generi, che vengono apprezzati da una percentuale elevatissima di consumatori (penso intorno all'80%), sono completamente privi di "messaggi ideologici" di fondo, eppure conquistano il cuore di un numero sempre maggiore più persone...
    Ed a questo punto, mi sembra doveroso citare qualche esempio:
    - il "pop", fatta salva qualche rara eccezione, è completamente dominato da "losche figure" costruite dalle grandi case discografiche per poter vendere il maggior numero di copie;
    - la "dance", nella sua totalità, è "la musica di consumo per eccellenza" ideata esclusivamente per essere ballata, e per tale ragione non dovremmo neanche prenderla in considerazione ai fini di questa discussione, se non fosse che è estremamente diffusa tra la gente.
    Comunque non è mia intenzione criminalizzare i generi musicali sopra citati, anche perchè ce ne sarebbero molti altri che varrebbe la pena ricordare se non fosse che già questi rendono perfettamente l'idea...

    Generi come il punk per esempio sono ancora portatori di forti ideali di lotta sociale e di desiderio di cambiare la società, ma non solo. Anche nel metal, prendiamo ad esempio il black metal, esistono migliaia di gruppi che continuano a portare avanti i propri ideali, discutibili o meno
    Questo è un tema che secondo me varrebbe la pena approfondire...

    Ad esempio, parte degli ideali che vengono portati avanti da alcuni generi musicali, sono diventati ormai alquanto obsoleti, però la gente sempre più spesso non si pone il problema di chiedersi "che cosa stia ascoltando"...
    Anche questo credo sia un dato di fatto, perché se si chiedesse ad un qualsiasi amante della musica cosiddetta "trasgressiva" (per fare un esempio) qual'è il messaggio che questa vuole comunicarci, si hanno buone probabilità che questi non sappia rispondere (io penso un buon 70%)...

    Quindi, tirando le fila del discorso, in questa "sbadatezza" della società in cui viviamo può essere identificata una delle cause del grande successo che la musica "di consumo", assolutamente priva di ideali, ha avuto e sembra sia destinata ad avere?
    Secondo me si, però adesso lascio a voi la parola ...

  8. #8
    Cello
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    La musica priva di ideali ha avuto una vasta diffusione proprio perchè la massa non è interessata a ricercare idee profonde in ciò che ascolta, in molti casi la musica serve solo da riempi-buchi. Trovo che ci sia davvero poca "cultura del buon ascolto" nel mondo, vanno tutti a cercare ciò che più è orecchiabile e privo di idee. Personalmente mi ritengo fortunato (e non per superbia), poichè possiedo un buon orecchio e una formazione culturale-musicale decente (secondo il mio metodo di giudizio), e questo mi ha portato a fare, nel corso delle mia finora breve vita, delle scelte artistiche che più di tutti propongono un messaggio e degli ideali profondamente radicati nella musica proposta e che stimola la mia mente.

  9. #9
    Utente L'avatar di cerberus
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    Re: Ideali e Musica

    NamelessOne

    Sin dall’antichità la Musica ha ricoperto un ruolo fondamentale, equiparabile a quello della poesia e della letteratura in generale, sia per quanto riguarda la divulgazione d’ideali e correnti intellettuali, sia per quello che concerne l’esaltazione dell’espressione artistica in sé.

    Secondo me, la musica contemporanea, analizzata nella sua generalità, sembra aver sostituito buona parte degli intenti meritevoli per i quali i musicisti dell’“antichità” erano disposti anche a sacrificare la vita, con degli altri fini meno “nobili”, quali l’arricchimento della grandi case discografiche o la creazione di canzoni esclusivamente per scopi pubblicitari.

    - Come la pensate in proposito?

    - Quali sono oggi gli ideali, sempre che ce ne siano, che la musica vuole proporci?



    Non credo che si possa fare un ragionamento di questo genere...
    metti a paragone due figure che operano in campi distinti: la musica popolare, e la musica d'elite...
    un cantante pop è l'erede del menestrelllo, dello stornellatore e con questa figura ha molti punti in comune...
    un musicista classico lo paragonerei piuttosto a un grande jazzista, ed è difficile sostenere che un jazzista miri esclusivamente ai soldi...
    Engineers do it better
    "Lo scienziato non studia la natura perché è utile, ma perché ne prova piacere e ne prova piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena studiarla e la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”.( Henri Poincaré )
    "Scientists discover the world that exists; engineers create the world that never was."

  10. #10
    Bannato L'avatar di Bobo32
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    Qui mi trovi d'accordo con te...
    Alcuni generi, che vengono apprezzati da una percentuale elevatissima di consumatori (penso intorno all'80%), sono completamente privi di "messaggi ideologici" di fondo, eppure conquistano il cuore di un numero sempre maggiore più persone...
    Ed a questo punto, mi sembra doveroso citare qualche esempio:
    - il "pop", fatta salva qualche rara eccezione, è completamente dominato da "losche figure" costruite dalle grandi case discografiche per poter vendere il maggior numero di copie;
    - la "dance", nella sua totalità, è "la musica di consumo per eccellenza" ideata esclusivamente per essere ballata, e per tale ragione non dovremmo neanche prenderla in considerazione ai fini di questa discussione, se non fosse che è estremamente diffusa tra la gente.
    Comunque non è mia intenzione criminalizzare i generi musicali sopra citati, anche perchè ce ne sarebbero molti altri che varrebbe la pena ricordare se non fosse che già questi rendono perfettamente l'idea...
    qua ti devo fare un appunto... tu dici che la musica dance nella sua totalità è musica ti consumo e ti sbagli di grosso, semplicemente perchè non conosci bene questo filone musicale, così come per altri anche in questo genere esiste l'underground, ovvero musica che mai da nessuna parte potrai comprare e mai ascoltare nelle cononiche vie di diffusione... musica ribelle, esageratemente spinta, oltre la sperimentazione elettronica, dj e musicisti che fanno questa musica non puntano al guadagno, e sono consociuti solo da pochissimi cultori del genere... così come per il metal e per il punk anche qui c'è qualcosa da salvare.

  11. #11
    Oggettivista L'avatar di space king
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    Schiavo del fumo e di un pezzo di pane
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    Vita in catene di libertà
    Vita ai confini di chi arriva e chi parte
    Con l’umore che cambia e la testa su Marte

    Vita d’artista, vicino ai folli
    Sempre nel dubbio che a volte sciogli
    Come aspirine o vecchie tisane
    Vivere d’arte... che vita da cane!

    Vivo d’artista quasi da sempre
    Con questo nome che non resta in mente
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    Per uno che a casa non può ritornare

    Ma viva l’Italia, paese dell’arte
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    Vita d’artista, simile ai folli
    Sempre sull’orlo dei loro sogni
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    Tra il giorno e la notte, tra il pianto ed il riso

    Ma viva l’Italia, paese d’arte
    Viva i suoi artisti tenuti in disparte
    Fuori dal mondo per settimane
    Schiavi del cuore e di un pezzo di pane.

    Sergio Cammariere - Vita D'artista [Dalla Pace Del Mare Lontano]
    Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta,
    non donna di provincie ma bordello! (VI Purgatorio)

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  12. #12
    Bannato L'avatar di GUNLUCKY
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    Re: Ideali e Musica

    NamelessOne

    [i]


    - Come la pensate in proposito?

    Penso che la musica debba trasmettermi qualcosa(non parlo solo di ideali) e se non lo fa bè, allora non è il mio genere

  13. #13
    Utente L'avatar di NamelessOne
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    Da cerberus:
    Non credo che si possa fare un ragionamento di questo genere...
    metti a paragone due figure che operano in campi distinti: la musica popolare, e la musica d'elite...
    Secondo me invece si può fare...
    Io credo che non vadano fatte grosse distinzioni tra "musica popolare" e "musica d'elité", proprio perché sempre di musica si tratta...
    Noi siamo passati da un panorama musicale "antico", dove predominavano i testi a con temi di fondo di una certa rilevanza ideologica, con un panorama "attuale" dove la quasi totalità della musica "di consumo" non presenta alcuna sorta di "messaggio di fondo"...
    Ed è appunto le cause della creazione di questo abisso che è nato tra presente e passato che vorrei andare ad analizzare...per questo credo corretto il paragone tra i due "tipi" di musica da te delineati...


    Da Bobo32:
    tu dici che la musica dance nella sua totalità è musica ti consumo e ti sbagli di grosso, semplicemente perchè non conosci bene questo filone musicale, così come per altri anche in questo genere esiste l'underground, ovvero musica che mai da nessuna parte potrai comprare e mai ascoltare nelle cononiche vie di diffusione... musica ribelle, esageratemente spinta, oltre la sperimentazione elettronica, dj e musicisti che fanno questa musica non puntano al guadagno, e sono consociuti solo da pochissimi cultori del genere...
    Ammetto di non conoscere "il 100%" della musica dance (ma d'altronde è impossibile conoscere ogni minimo dettaglio) che circola attualmente, però non penso di sbagliarmi affermando che praticamente la totalità della sua produzione sia "priva di ideali" (che differenza fa, per i fini pratici, che lo 0,1% abbia messaggi da mandare, se poi questa piccolissima percentuale rappresenta una ristrettissima cerchia di persone che, appunto per la sua esiguità, non da un contributo rilevante per la rivalutazione di tale genere musicale?)...
    Che poi questa musica "underground" non si trovi nei negozi e sperimenti nuovi effetti sonori, non vuol dire che sia "migliore" della dance tradizionale o che si prefigga scopi diversi...
    Solo la definizione "dance" (ovvero musica "da ballare") dovrebbe iniziare a porre qualche dubbio si suoi fini ultimi...


    space king, la poesia che hai citato è stupenda...non è che per caso ne conosci altre da poter postare?

  14. #14
    raudt og svart L'avatar di Svishmell
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    Walk with me
    and see the world I see
    it is our home
    it's where we all belong

    Life is flair
    a brittle dress we wear
    a fleeting sigh
    but though pointless it may seem:
    live as death were but a dream

    You don't have to walk their way
    you don't have to watch the show
    you don't have to play their game

    and you don't have to die to leave entropia

    All remains:
    forgotten smiles in frames
    two fleeting lives
    cut down to pocket-size

    Walk with me
    and change the world we see
    we'll cease to be
    just people passing by
    home is where we all get by

    You don't have to cry for more
    you don't have to have it all
    you don't have to win a war
    If death is but a dream
    then don't let me...

    ...fall asleep

    Pain of Salvation, Leaving Entropia


    Basta cercare un minimo per trovare parecchi ideali, uhm, "intelligenti" in molta musica. Certo, se ci limitiamo al mainstream la situazione è drammatica.

  15. #15
    Redattore L'avatar di pape
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    Sono purtoppo pochi quelli che fanno musica con buoni intenti, e troppi quelli che pensano ai soldi.
    Secondo te Mozart, Beethoven e Wagner facevano musica per sport o per deliziare i loro mecenati, che li facevano vivere nel lusso?

    Pape

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