Il premier spagnolo accelera sulla strada del rientro
"Impossibile prevedere una nuova risoluzione Onu"
Zapatero annuncia il ritiro
"Via, subito, le truppe dall'Iraq"
MADRID - "Riporterò subito a casa le truppe dall'Iraq". Il neopremier spagnolo Josè Luis Rodriguez Zapatero, spinge sull'acceleratore. Via i soldati spagnoli e non più "entro il 30 giugno", ma "il più presto possibile". Un ritiro immediato che segna una definitiva messa nel cassetto della posizione del predecessore di Zapatero, il popolare Josè Maria Aznar, che era stato uno dei più ardenti sostenitori della linea interventista del presidente americano George W.Bush.
Zapatero, in una dichiarazione dalla Moncloa trasmessa in diretta televisiva, ha riferito di avere già comunicato la sua decisione di ritirare i 1.300
soldati impegnati in Iraq. Nel dare l'annuncio solenne al paese, Zapatero aveva al suo fianco la vicepremier Maria Teresa Fernandez de la Vega, il ministro della Difesa Josè Bono e il capo di Stato maggiore della Difesa Rafael Moreno Barbera.
Il primo ministro, che ha giurato solo ieri davanti al re Juan Carlos, ha spiegato di avere scelto di accelerare il ritiro perché non è possibile, al momento, prevedere se davvero sarà adottata una nuova risoluzione delle Nazioni Unite sulla cui base continuare la missione.
Subito dopo la vittoria alle elezioni politiche del 14 marzo, Zapatero aveva annunciato il ritiro delle truppe dopo il 30 giugno, quando è previsto il trasferimento dei poteri a un governo autonomo, se non si fosse nel frattempo arrivati a un nuovo voto alle Nazioni Unite. L'accelerazione, ha spiegato, è dovuta al fatto che "sulla base delle informazioni a nostra disposizione, è improbabile che sia adottata una risoluzione Onu che soddisfi le condizioni dai noi fissate per la presenza in Iraq".
http://www.repubblica.it/2004/d/sezi...apatruppe.html
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