Volevo chiedervi:
Ma voi che ne pensate del suicidio?
Cioè lo vedete più come un atto di coraggio nel scegliere la via della morte...oppure come un atto di codardia se la si scieglie perchè si vuole scappare da qualcosa?
Volevo chiedervi:
Ma voi che ne pensate del suicidio?
Cioè lo vedete più come un atto di coraggio nel scegliere la via della morte...oppure come un atto di codardia se la si scieglie perchè si vuole scappare da qualcosa?
Non è un atto di coraggio,
ma un semplice tentativo di scappare.
Ricordo che una volte ci arrivai vicino.
Poi,siccome non ho mai scelto le strade più facili,
ho deciso di continuare a vivere.
Si ma secondo me non è solo un atto di codardia...per prendere una decisione simile uno il coraghgio da qualche parte lo deve prendere non penso lo faccia solo per paura di qualcosa...(dico penso perchè non sono mai stato toccato da questo pensiero)Bastard Crow
Penso che chiunque si suicidi sia un codardo che non riesce ad affrontare serenamente i problemi che la vita gli pone di fronte.
Allora perchè si dovrebbe suicidare,scusa??il_MAZZO
Proprio perchè non riesce ad andare avanti.
Effettivamente questo è vero...Bastard Crow
Boh però un atto così determinato da parte di una persona che riesce ad accettare l'idea di morire e poi farlo con le proprie mani...mi fa pensare ad una persona coraggiosa...
Mi sento molto confuso
libero arbitrio . solo l'uomo è in grado di scegliere autonomamente la morte , venendo a contrastare con un istinto radicato in se da milioni di anni come quello di sopravvivenza .
Il valore della Vita
Parcheggiai la mia moto al di fuori del locale.
Era la prima volta che ci andavo... a dire il vero, era la prima volta che andavo in un locale notturno.
Ma come potevo anche solo pensare di dormire? Ero molto agitato, non sarei mai riuscito a chiudere occhio.
D'altronde, chi sarebbe riuscito a chiudere occhio, dopo aver commesso una simile atrocità?
Una volta entrato, mi diressi verso il bancone, situato all'angolo opposto del locale.
La gente mi guardava in modo strano... sembrava quasi che potessero leggere all'interno della mia anima.
Alcuni sembravano intimoriti, mentre molti altri sembravano sbeffeggiarmi... ma, in quel momento, non ci diedi troppo peso. Sapevo di essere un pesce fuor d'acqua.
Ordinai una birra... il barista, dopo pochi attimi, ritornò con un boccale pieno.
Era un uomo sulla cinquantina, molto alto... i suoi occhi erano socchiusi e spenti, come se avesse visto tutte le cose peggiori che la vita potesse offrire.
Forse, sarei diventato freddo e disilluso come lui... ordinai un altro boccale di birra, nel tentativo di scacciare dalla mia mente questi inutili pensieri.
L'ambrata bevanda non diede l'effetto sperato... la mia anima era tormentata dal rimorso, e non avevo la più pallida idea di cosa avrei fatto in futuro. Il dolore mi stava annientando...
I miei pensieri furono interrotti dal suono di una chitarra elettrica. Voltandomi, vidi che una band musicale si stava esibendo sul palco.
La musica riuscì a distrarmi... era l'unica cosa con cui sembravo essere in sintonia.
Le note della canzone erano malinconiche, ma le parole erano tutt'altro che tristi. Anzi, erano parole di speranza.
Una speranza che non mi apparteneva, purtroppo. Avrei voluto credere a quelle parole, ma per me non c'era più speranza di tornare come prima.
Rimasi ad ascoltare, per molto tempo. Nonostante tutto, la musica riuscì ad alleviare le mie sofferenze.
Quanto tempo passò? Un'ora, forse due... non aveva molta importanza, comunque.
Alla fine dello spettacolo, il locale cominciò a svuotarsi... stavano per chiudere. Il barista mi chiese di uscire, ed io mi alzai dallo scomodo sgabello sul quale ero seduto da così tanto tempo, che provai dolore nel momento in cui mi rimisi in piedi.
Mi avviai verso l'uscita, districandomi per tavoli e sedie... la luce fioca che avvolgeva il locale rese l'atmosfera a dir poco surreale.
Sembrava tutto un sogno ... mi sentivo smarrito, come se il mio futuro non fosse altro che un deserto senza fine, nel quale non potevo far altro che perdermi.
La mia moto, una Harley Davidson che molti mi invidiavano, era lì, illuminata dall'immacolata luce della luna... la causa di tutti i miei problemi.
No... stavo solo cercando di nascondere a me stesso la verità: io ero la causa dei miei problemi.
Dove sarei andato, con quella moto? Non avevo una meta...
Decisi di andare in cerca di un posto per dormire. Forse, la mattina seguente, sarei riuscito a riorganizzare quel che rimaneva della mia vita.
Ma non feci in tempo ad accendere la moto... in quel momento, sentii qualcosa di gelido sfiorare la mia gola.
La voce di un uomo ruppe il silenzio tombale nel quale era avvolta la notte:
“ Dammi il tuo portafogli e le chiavi della tua moto, svelto!”
Rimasi immobile, senza rispondere.
L'uomo riprese:
“ Sei coraggioso... non hai paura di morire, folle?”
Dopo alcuni attimi di silenzio, risposi alla sua domanda:
“ Non ho paura di morire... ho solo paura di vivere.”
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^ Il frutto (riciclato) della mia mente contorta
Più o meno velatamente, esprime la mia opinione sull'argomento del thread: la vita è senza dubbio la cosa più importante che abbiamo, per cui togliere la vita a terzi o a sè stessi rappresenta nel primo caso un grandissimo errore, nel secondo un altrettanto grande spreco.
Non me la sento, tuttavia, di biasimare gli aspiranti suicidi... quello che so, comunque, è che se è necessaria un'abbondante dose di coraggio per togliere/togliersi la vita, è necessario molto più coraggio per mandare avanti una vita vuota e distrutta.
"Quanti gioielli dormono sepolti nell'oblio e nelle tenebre, lontano dalle zappe e dalle sonde; quanti fiori effondono il profumo, dolce come un segreto, con rimpianto, nelle solitudini profonde." - Charles Baudelaire
"Bonaire preferisce concentrarsi sull'ondeggiare delle onde piuttosto che su quello delle mie tette." - The legend of Alundra
http://www.youtube.com/user/heita3 - ecco un genio.
Libero arbitrio in che senso?Kel'Thuzad
Cioè è la persona stessa che deve giudicare se il suo atto è un atto di coragio o codardia?
Più che atto determinato,il_MAZZO
è un atto disperato.
La risposta alla mancanza di coraggio non può essere una quantità maggiore di coraggio,no??
coraggio , codardia , sono solo aggettivi nati dalla mente dell'uomo per esprimere sensazioni ed emozioni che proviamo in determinate circostanze . non contano al livello di scelta , se una persona decide di morire lo fa perchè nel suo cervello è radicato un pensiero di "costrizione" che lo porta a non pensare ad altre scappatoie o valvole di sfogo se non quella della massima punizione .il_MAZZO
Più che punizione è una fuga,Kel'Thuzad
se la vediamo dal lato "suicidio occidentale".
Perchè esiste anche un altro lato del suicidio?Bastard Crow
Illumani su questa cosa please
Il suicidio avviene dopo una riflessione interiore molto lunga, anni...chi lo fa, ha bisogno di aiuto, lancia dei segnali delle urla disperate, e quando queste si spengono nel vuoto...
La vita sinistra tra i rovi dell'umana disperazione, i prescelti conoscono...perchè non di disperazione si sopravvive, ma di forza si vive...
non so che dire.....
la vita stessa è un suicidio....
è come un veleno che per fare effetto ha bisogno di tempo....
vivi per qualche anno e poi muori....
il suicidio è una scappatoia bella e buona perchè affaticarsi (calcolando che i suicidi non vanno in paradiso) sapendo che tanto la morte è sempre alle tue spalle???
O TU HOMO GALIARDO ET FORTE
SENTI SOTIL LO SONO DE LA MORTE
DE LA MORTE CH'AMPERA
EN TUTTO EL MONDO
COL SUO BALAR
A TONDO A TONDO
Forse gli uomini si dividono in due categorie: quelli sicuri di avere ragione che sono feroci e quelli sicuri soltanto del dubbio che sono stanchi.