L'indagine è partita da Genova, la Digos ha seguito
un uomo che si recava alla moschea toscana
Cellula di Al Qaeda a Firenze
imam arruolava kamikaze
Fermati un algerino e quattro tunisini. Si preparavano
a partire per Siria e Yemen e da qui in Iraq
Uno degli arrestati a Firenze
FIRENZE - Cinque persone, tutti cittadini nordafricani, sono state arrestate nella notte nel corso di un'operazione antiterrorismo a Firenze. La Digos di Genova ha scoperto nel capoluogo toscano una cellula di Al Qaeda. Tra i cinque arrestati c'è anche Mahamri Rashid, algerino, 34 anni, l'imam della moschea di Sorgane, a Firenze. L'uomo aveva sostituito lo scorso anno l'imam Mohamed Rafik, marocchino, arrestato su richiesta della magistratura di Rabat per gli attentati di Casablanca del 16 maggio 2003.
I terroristi erano parte a Firenze di un gruppo chiamato "Ansar al Islam", e avevano il compito di arruolare kamikaze da inviare in Iraq per attentati contro obiettivi occidentali. Con l'imam Mahamri Rashid, che sarebbe il capo della cellula, sono finiti in carcere quattro cittadini tunisini, tutti regolari sul territorio nazionale, che secondo quanto accertato dalla polizia erano in procinto di partire per la Siria e lo Yemen. Qui i quattro aspiranti martiri avrebbero preso contatto con altri militanti di Ansar Al Islam che avrebbero dovuto fornire loro armi ed esplosivi e li avrebbero aiutati a passare in Iraq.
L'indagine che ha portato ai cinque arresti è cominciata un anno fa, quando, nel porto di Genova, venne fermato e controllato uno dei cinque arrestati oggi. A bordo dell' auto sulla quale viaggiava l' uomo, che stava per imbarcarsi per Tunisi, la polizia trovò alcuni video di attentati in Cecenia e sermoni in arabo inneggianti al martirio e, più genericamente alla guerra santa.
La Digos di Genova con il coordinamento del pm genovese Nicola Piacente, scoprì poi che l' uomo si trovava casualmente nel capoluogo ligure, e che faceva riferimento alla moschea di Sorgane, a Firenze, e al suo imam, Mahamri Rashid, considerato il capo della cellula.
Seguendo le tracce dei maghrebini genovesi gli inquirenti sono arrivati alla cellula fiorentina. I cinque tunisini e algerini sono infatti stati fermati nel capoluogo toscano e nel suo hinterland, l'accusa è di associazione con finalità di terrorismo internazionale.