Gendo Ikari
Mi dispiace ma il punto non è questo. Perchè un peodiflo è pur sempre un essere umano. Alt, so già cosa mi stai per dire, cioè che un individuo che fa simili terribili cose non può essere considerato un uomo. Ma ti ripeto che non è questo il punto.
E' facile ritenere bestie chi compie questi crimini abominevoli, è facile perchè noi non siamo loro. Noi siamo vissuti nella nostra bella casa, al sicuro, nella nostra famiglia, abbiamo avuto la nostra infanzia, e adesso noi siamo così bravi da non pensare nemmeno certe cose. Ma l'uomo è solo frutto di se stesso? L'ambiente in cui è vissuto, come è stato educato, cosa ha passato non contano nulla? Siamo così sicuri che se noi avessimo vissuto la sua stessa vita, noi avremmo fatto scelte diverse?
La mia domanda non è retorica, è proprio una domanda. Io non tento nemmeno di giustificare i pedofili, non si possono giustificare, ma non dimentico mai che potrebbero essere finiti lì anche, sottolineo "anche", per cause indipendenti dalla loro volontà. Se invece sono dei malati, e si comportano così solo perchè sono malati di mente, allora per davvero vanno curati, non torturati. Se un'individuo è un pazzo, in fondo non è colpa sua.
Ma noi ogni giorno ci alziamo e proclamiamo a noi stessi, con la totale pienezza delle nostra facoltà, di voler essere persone per bene? Ogni giorno noi compiamo questa scelta? No. E' naturale. In buona parte, se io sono gentile, se sono onesto, se sono civile è perchè ho avuto una vita che mi ha condotto adesso ad essere civile, onesto, etc... Io sono condizionato da cosa ho vissuto, ma non solo, in parte ciò che faccio è conseguenza della figura, dell'immagine che mi si è creata addosso. Ad un certo punto io agisco in un modo in parte per volontà mia, in parte perchè non posso fare altro, ormai.
Con tutto questo voglio solamente sottolineare il motivo per cui non si deve mai, mai, mai violare i diritti di ogni uomo, perchè anche se si è macchiato dei delitti più orrendi, dobbiamo comunque riuscire a vederlo come un essere umano che ha fatto una vita, con i suoi errori, i suoi sbagli, ma che forse, se lui avesse avuto la completa capacità di decidere, non avrebbe fatto. Se ciò che siamo lo decidessimo tutte le mattine in totale razionalità e libertà, nessuno sarebbe un criminale. Men che mai pedofilo.
Ma se anche tutto questo discorso risultasse a voi una baggianata, se ne inserisce un'altro, autonomo, che da solo basta per indignarsi di fronte a simili commenti incivili e barbari.
La civiltà, intesa come insieme di valori etici e morali, si costruisce pezzo per pezzo, tassello per tassello, nel tempo e in ogni aspetto della società. La civiltà, quei valori cioè, ci servono in maniera assoluta perchè senza di essi ci ritroviamo nella barbarie, ci ritroviamo nella sofferenza e nell'aberrazione più totale. Quelle norme etiche, che molti snobbano, sono lo scudo sottile che ci separa dall'inferno. Uno scudo che va mantenuto intatto, che deve essere voluto a tutti i costi, da tutti.
L'idea di ammettere la tortura di un pedofilo, l'idea che qualcuno a seconda di cosa fa o di cosa è non è più uomo, e quindi si può stragiare, torturare, uccidere, questa idea è pericolosissima, perchè è una picconata a quel sottile scudo, alla civiltà. Ammettere solo per un attimo che sia giusto tagliare il pene ad un pedofilo, perchè non è più un uomo, è solo il primo passo verso un cammino terribile, che porterà inevitabilmente all'abominio.
Perchè è il concetto che conta. Il concetto che alcuni uomini cessano di essere uomini se fanno qualcosa, se sono qualcosa. Passare dal pedofilo "all'ebreo", o a qualcun'altro, è uno scalino non poi così grande come sembra, perchè davanti a noi abbiamo il tempo. Decine d'anni. Oggi tu parli del pedofilo, e non ti sogneresti mai di pensare ad un'etnia o ad un popolo, ma tu vivi in una società che non si sognerebbe mai di torturare un pedofilo. Tuo figlio nascerà in una società in cui si tortureranno i pedofili (ad esempio), e allora lui concepirà l'idea di (ad esempio) uccidere tutti i criminali. La generazione successiva concepirà l'idea di uccidere tutti i criminali più qualcos'altro... Sto solo facendo un banale esempio dell'imprevedibilità del corso degli eventi, e di cosa può avvenire se si mettono in dubbio i valori della civiltà.
In Germania, prima del Nazismo, c'era una repubblica, con dei valori civili affermati, con delle leggi etiche, etc... E' bastato cominciare a sgretolare questo, è bastato pensare all'umanità divisa in razze, per arrivare ai lager. Il passo è piccolo, più di quello che si pensa.
Concludo dicendo che la risposta al sondaggio, se si vuole preservare la nostra società dall'inferno in terra, deve essere necessariamente un no, assoluto, netto, totale.