Andrei Ayanori
Xche? Non hanno mica fatto granchè? + che torture le definirei violenze rozze e scriteriate! ! 8(
Andrei Ayanori
Xche? Non hanno mica fatto granchè? + che torture le definirei violenze rozze e scriteriate! ! 8(
Cosa dire di Ratzinger? Grazie a Dio sono gay.
I provvedimenti o nn arriveranno o colpiranno i soliti capri espiatori, e nn venitemi a dire che tutta questa faccenda era all'oscuro del vostro caro presidente Bush!!!! Ke comunque rimarrà illeso da questa faccenda anke a costo di sacrificare Rumsfeld o quell'altra donna ke nn mi ricordo mai come si chiama! (la pronuncia è Connolisa Rise, perdonate l'ignoranza)candyskull
"Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce."
(Blaise Pascal)
Ci sono i geni e coloro che dicono di esserlo.
Io sono un genio.
Mmm, vorrei tanto crederci ma non ci riesco, che i colpevoli delle torture siano dei deviati sono d'accordo, ma che le torture derivassero solo da una deviazione dei carcerieri non mi riesce crederlo. Immagino invece che ad un certo punto ci abbiano preso la mano...
Moderazione in rosso e grassetto. Chiarimenti in privato.
”Esisteva Eru, l’Uno, che in Arda è chiamato Ilùvatar; ed egli creò per primi gli Ainur, i Santi, rampolli del suo pensiero, ed essi erano con lui prima che ogni altro fosse creato."
Prologo de "Il Silmarillion" di J.R.R.Tolkien.
My PCs Configuration - Il mio Blog
C'hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane
ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame
ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame.
Per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti
per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti.
ecco, se tutta la gente la pensasse come te sai cosa succederebbe? non ci direbbero NIENTE. ripeto: NIENTEU JIN
The dreams in which I’m dying are the best I’ve ever had
10° Raduno Romani de Roma
E poi laggiù adesso c'è uno grasso che ci guarda
Il problema è che pare che siano passati per le mura di quel carcere decine di migliaia di iracheni secondo i dati della CRI e Amnesty. E in tutta fretta molti dopo lo scandalo sono stati rilasciati. Vuoi mica pensare che fossero tutti terroristi, no?exchpoptrue
Sto giocando: Uncharted waters Gioco su:PS3
Finora l'unico condannato, l'aguzzino numero uno (processo militare a porte chiuse senza intervento dei media) ha preso una condanna di un anno con la condizionale. Se questa è una punizione esemplare penso che gli altri meriterebbero una candidatura al premio Nobel per la pace.candyskull
Sto giocando: Uncharted waters Gioco su:PS3
Non mi stupisco che succedano queste cose in guerra.
Di fronte alle immagini degli «abusi» avvenuti nella prigione irachena di Abu Ghraib, il presidente Bush ha avuto «una reazione di profondo disgusto e incredulità sul fatto che chi indossa la nostra uniforme possa compiere atti così vergognosi e raccapriccianti» (The New York Times, 11 maggio). Eppure, in qualità di comandante supremo delle forze armate, egli dovrebbe essere a conoscenza dei manuali che insegnano tali tecniche ai militari. Due di questi sono stati declassificati (anche se con alcune parti cancellate) il 24 gennaio 1997, durante l'amministrazione Clinton, in seguito a una azione legale intrapresa dal giornale The Baltimore Sun. Sono lo Human Resource Exploitation Training Manual - 1983, usato dall'esercito Usa in particolare per le operazioni in Honduras, e il Kubark Counterintelligence Interrogation - 1963, un manuale usato dalla Cia in Vietnam, su cui si basa quello del 1983. Le analogie con le tecniche impiegate ad Abu Ghraib sono impressionanti. Il manuale del 1983 insegna che «i sospetti devono essere denudati e bendati» e che «le stanze degli interrogatori devono essere senza finestre, buie, acusticamente isolate e senza toilet». Poiché «il senso di identità di una persona dipende dal continuo contatto con ciò che la circonda», la detenzione deve essere «pianificata per dare al soggetto la sensazione di essere tagliato fuori da qualsiasi cosa conosca e lo rassicuri». Occorre però evitare che «la detenzione divenga monotona al punto tale da far diventare il soggetto apatico». Vanno quindi usati in continuazione «metodi di rottura che lo disorientino e gli incutano sensazioni di paura e impotenza». Tra questi, improvvisi interrogatori ed «esami medici in tutte le cavità del corpo».
Dalla «privazione degli stimoli sensoriali» si passa alle «minacce» che devono essere «espresse freddamente», in quanto «espressioni di ira da parte degli inquirenti sono spesso interpretate dal soggetto come timore di un fallimento e rafforzano in lui la volontà di resistere». Se il soggetto resiste, «la minaccia deve essere attuata, altrimenti la successiva si rivelerà inefficace». Il manuale affronta quindi il capitolo del «dolore», avvertendo che, «quando è inflitto dall'esterno, può rafforzare la volontà del soggetto di resistere». Il metodo più efficace è quello che sia «lui stesso a procurarsi il dolore che sente».
Ad esempio, «se il soggetto è costretto per lungo tempo a mantenere una posizione rigida, come quella dell'attenti, o stare seduto in posizione scomoda su uno sgabello, la fonte immediata del dolore non è l'inquirente ma lui stesso: il suo diviene quindi un conflitto interno». La situazione del prigioniero incappucciato che, ad Abu Ghraib, è costretto a stare in equilibrio su una scatola con in mano degli elettrodi che gli danno la scossa se mette i piedi in terra, altro non è che una variante di questa tecnica. Anche se il manuale, prima di essere declassificato, è stato corredato da un cappello in cui si definisce illegale la tortura, esso contiene due riferimenti all'uso di scosse elettriche negli interrogatori. Avverte infatti che è necessaria l'approvazione del comando «se devono essere usati nell'interrogatorio metodi medici, chimici o elettrici per ottenere acquiescenza». E, nel dare istruzioni sulla preparazione della «stanza degli interrogatori» che «deve essere conosciuto in anticipo qual è l'impianto elettrico, così che i trasformatori e altri apparecchi siano a portata di mano se necessario». Prima che in Iraq, queste tecniche di interrogatorio sono state usate dall'esercito e dai servizi segreti statunitensi in Afghanistan. Lo conferma una inchiesta compiuta dal Washington Post (26 dicembre 2002): nel «centro di interrogatorio segreto della Cia», all'interno della base aerea di Bagram in Afghanistan, «coloro che rifiutano di cooperare sono talvolta tenuti in piedi o in ginocchio per ore, con la testa coperta da un cappuccio nero.
A volte sono tenuti in dolorose posizioni e privati del sonno per ventiquattrore con continui lampi di luce. Mentre il governo statunitense condanna pubblicamente l'uso della tortura, ciascuno degli attuali funzionari della sicurezza nazionale, da noi intervistati, ha difeso l'uso della violenza contro i prigionieri come giusta e necessaria».
Ciò che è emerso in Iraq non è dunque frutto di una deviazione dalle norme ad opera di pochi militari indegni, ma di un metodo scientificamente studiato cui vengono addestrati i militari. Ed è solo la punta dell'iceberg. Secondo The Washington Post (11 maggio), «nella costellazione mondiale di centri di detenzione, molti dei quali segreti e tutti preclusi a pubbliche inchieste, costituiti dalle forze armate Usa e dalla Cia in nome del controterrorismo», vi sono «oltre 9.000 prigionieri, senza alcun diritto legale». Quali siano in questi centri di detenzione le tecniche di interrogatorio, è facile immaginarlo.
Non basta essere bravi, bisogna essere i migliori.
IRAQUENI: Avete torturato degli uomini, figli di ******* bastardi. tagliamogli la testa ad uno loro.
AMERICANI: fuck,shit figli di *******. merdosi. bastardi. stronzi ecc... avete ammazzato uno dei nostri. ammazziamoli tutti. si eeeeeee
IRAQUENI: bastardi, avete ammazzato 20 iraqueni, uccidiamoli tutti..........
AMERICANI: bastardi.......vi stermineremo tutti. bomba atomica, gassssss.
IRAQUENI: figli di *****, schifosi. uccidiamoli tutti.
Eccetra...eccetra.....eccetra.
che squallido spettacolo. bha, chi vincerà? lo sapremo nella prossima puntata. se ci rivedremo...
Ma credevate davvero che la guerra fosse tutta rose e fiori? Tutta acclamazioni e liberazioni?
Stolti!
La guerra nn andava fatta e BASTA!CodeRed
"Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce."
(Blaise Pascal)
Ci sono i geni e coloro che dicono di esserlo.
Io sono un genio.
ragazzi, tutte quese storie sulle torture mi fanno girare i maroni... tutti d'accordo, sono sbagliate, ma basta. si parla di questa roba da 1 mese ormai, e tutti sono scandalizzati... certo, finchè i popoli si ammazzano tra di loro tutto passa in secondo piano, quando invece siamo noi, o persone vicino a noi, a fare il male, ci si scandalizza e si sta a menarla per mesi sul fatto che è sbagliato, ecc,ecc,ecc,ecc... siamo uomini anche noi, esattamente come loro
Non so tu, ma io non sono sicuramente come loro.sabbaman l'oscuro
no? tu sei un santo? non fai mai male a nessuno? la base è la stessa, la forma cambia. cmq il commento era su come la pensiamo: non so se lo sai, ma in Sudan stanno facendo un genocidio. quanti ne parlano? 2, 3 colonne sui giornali, basta. mentre per questi maltrattamenti pagine e pagine e pagine... vedi tu