Phoenix
Si ribadiscono più o meno le solite cose... il decreto è inapplicabile per via sia della legge sulla privacy sia dei limiti tecnici (si può solo sparare nel mucchio e prendere un capro espiatorio a caso).
Era stato approvato da tutti in Parlamento, esclusi RC e Verdi (la sinistra si era astenuta..).
Dopo la tassa sui supporti (cd) in Italia, soprattutto al sud, è calata drasticamente la vendita degli stessi, causa concorrenza con chi compra all'estero (Germania) e rivende in Italia di contrabbando (le multe sono irrisorie se li beccano).
La stessa cosa avverrà per masterizzatori e hard disk se metteranno l'altra tassa (quela 0,37€/GB).
Il 60% del traffico a banda larga in Italia è generato dal file sharing, quindi renderlo punibile penalmente penalizzerebbe i provider non di poco.
Tutti sono d'accordo sul fatto che l'utente domestico non è certo la causa principali dei danni alle major, visto che si tratta perlopiù di ragazzini squattrinati.
La Carlucci afferma che all'inizio avrebbe voluto permettere il file-sharing (per uso personale), mettendo solo una multa fittizia di 136€ (perchè nessuno Stato può permettersi di rendere legale il furto), che poi mi pare siano le direttive europee; però poi hanno fatto non poco casino con la storia del profitto/lucro.
Vorrebbero (per lo meno lei e il tizio dei Verdi) stracciare tutto l'articolo 1 del decreto Urbani -quello sul filesharing appunto- ma dubitano che succederà dato che lo Stato ha fatto un patto con le industrie cinematografiche (e infatti qualche settimana più tardi il decreto verrà approvato come legge), e che in caso contrario si impegnerà a togliere perlomeno i punti più dolenti (e infatti una modifica è prevista tra poco tempo).