Ubisoft ha rilasciato stamani un estratto da un documento interno scritto da Yannis Mallat (produttore) in cui vengono svelati alcuni dettagli della storylane del prossimo Prince of Persia 2, seguito del fortunato Prince of Persia: Le sSabbie del Tempo, che è attualmente in lavorazione. Ecco il brano:
Attenzione per chi non ha giocato PoP: Le Sabbie del Tempo. Nel testo sotto potrebbero esserci alcuni spoiler!
Quando il principe ha aperto la clessidra all'inizio de Le Sabbie del Tempo è stato inavvertitamente catapultato in un turbinio di eventi che hanno avuto termine più in là nella sua avventura al palazzo del Sultano.
Lui credeva di morire... ma come tutti noi sappiamo, non solo il principe sopravvisse all'apertura della clessidra ma riuscì anche a ri-sigillare le sabbie e prevenire un nuovo disastro.
Aveva cambiato il suo destino. Questa era una cosa straordinaria per la gente del suo regno, ma una sentenza di morte "virtuale" per lo stesso Principe.
Al destino non piace essere preso in giro. E quando un individuo, tramite alcune incredibili azioni di coraggio, eroicità, o semplicemente fortuna, riesce ad avere la meglio sul suo destino, allora viene generato Dahaka.
Il lavoro del Dahaka è semplice: ripristinare le cose alla maniera in cui esse dovevano accadere. E da quando il Principe "avrebbe dovuto" morire al palazzo del Sultano, è lavoro del Dahaka far sì che questo accada. Il Dahaka fa veramente bene il suo lavoro. Talmente bene che in tutta la storia di cui si ha memoria non si fa cenno ad alcun individuo che sia riuscito a sfuggire alle sue grinfie.
E così da quando il Principe sconfisse il Visir e risigillò le sabbie del tempo, egli si trovò a dover combattere contro un nuovo nemico, uno che sembrava non potesse affrontare.
Inizialmente, il Principe ha cercato di allenarsi con guerrieri abili e in seguito sul campo di battaglia. Guidato dal desiderio di sbarazzarsi del Dohaka si è gettato nella mischia con poca preoccupazione della propria incolumità. Se avesse potuto avere qualche possibilità di uccidere il Dohaka, questa sarebbe stata legata al fatto di diventare un maestro spadaccino. I nemici che aveva affrontato e combattuto in passato parevano insignificanti in confronto a quella bestia. E quando non c'era combattimento, il Principe stava evitando il Dahaka, viaggiando negli angoli più remoti del mondo conosciuto. Era solo una questione di giorni, a volte semplicemente di ore, prima che il Dahaka ritrovasse il nostro eroe costringendolo a spostarsi ancora una volta.
La gente che non sapeva la vera situazione in cui navigava il Principe credevano fosse fuori di testa: correva dappertutto intorno al globo, raramente dormiva, sempre in combattimento. Ma la verità è che lui era contro una creatura apparentemente invincibile che non era mai a più di pochi passi da lui. E questo lo stava facendo impazzire.