CRONACHE
Secondo difesa i processi presentavano numerosi vizi di forma
Corte d'Appello dice sì all'estradizione di Battisti
L'ex brigatista Cesare Battisti dovrebbe scontare i due ergastoli per omicidio ai quali è stato condannato dalla giustizia italiana
Cesare Battisti (Ansa)
PARIGI - l'Ufficio istruzione della Corte d'Appello ha detto sì alla richiesta di estradizione in Italia per l'ex brigatista Cesare Battisti, in Francia dal 1991, che dovrebbe scontare i due ergastoli per omicidio ai quali è stato condannato dalla giustizia italiana.
SCRITTORE - Battisti, che in Francia è diventato uno scrittore di libri gialli, era stato arrestato a Parigi e successivamente liberato. Il Ministero della Giustizia italiano, frattanto, aveva inviato ai giudici francesi un dossier di 500 pagine contenente chiarimenti sulle diverse sentenze che sono state emesse contro Battisti.
L'ULTIMA UDIENZA - Nell'ultima udienza, il 7 aprile scorso, la Pubblica accusa aveva giudicato sufficienti le prove di colpevolezza del Battisti presentate dall'Italia e ne aveva chiesto pertanto l'estradizione, mentre la difesa, sostenuta dagli avvocati Irene Terrel e Jean-Jacques De Felice sostenevano che i processi ai quali Battisti era stato sottoposto presentavano numerosi vizi di forma e di sostanza e pertanto il loro cliente doveva rimanere in Francia.
RICORSO - La difesa dell’ex membro dei Proletari armati per il comunismo aveva annunciato prima del verdetto che avrebbe fatto in ogni caso ricorso in Cassazione. In ultima analisi, spetta al primo ministro francese firmare il decreto di estradizione.
PROTESTE - Alla lettura della sentenza del presidente della Corte d'Appello che oggi a Parigi ha emanato parere favorevole all'estradizione di Cesare Battisti in Italia, numerose proteste di amici e sostenitori dell'ex terrorista si sono levate in aula. Ifamiliari sono scoppiati in lacrime. Alle parole «concessione dell'estradizione» ha cominciato a singhiozzare, con le mani che le coprivano il volto, la compagna Mariette, mentre la ex moglie è rimasta impassibile ed ha cercato subito di consolare la figlia. Il sindaco del X Arrondissement, Jacques Bravo, quello dove risiede a Parigi Battisti, ha abbracciato e accompagnato fuori la compagna dell'ex terrorista, che nel corridoio di uscita del palazzo di giustizia se l'è poi violentemente presa con un cameramen italiano che la stava inquadrando.
Godo