The Elder Scrolls III: Morrowind
Non tutti siamo uguali,e allo stesso modo,non tutti i videogiochi sono simili e si pongono quando entrano nel mercato,lo stesso obbiettivo. Ecco perché tante volte la critica si fossilizza,erroneamente, su taluni aspetti di un prodotto che possono sembrare il punto debole ma che in realtà si rivelano il gioiello dello stesso.
E’ il caso del seguito dei già apprezzati Arena e Daggerfall,ovvero Morrowind.
Infatti,fin dal giorno della sua uscita,la comunità si è letteralmente divisa nel giudicare questo prodotto. C’è chi lo ritiene celeberrimo,chi lo disprezza con tutto se stesso,chi lo trova mediocre o certamente peggiore o migliore di tanti altri.Ma vediamo i perché.
Innanzitutto Morrowind non è un gioco semplice.Non lo è poiché, nella concezione stessa del Giochi Di Ruolo,ogni decisione,ogni passo,ogni azione deve essere attentamente ponderata e studiata.Prima il pensare e poi l’agire dunque,una visione che taglia trasversalmente il forse troppo contaminato panorama videouolico,ove la grafica e gli effetti speciali fanno da padroni,mettendo in secondo piano il ragionamento logico,privilegiando la linearità.
Può dunque essere considerata un difetto l’eccessiva difficoltà di Morrowind?Se basiamo il nostro concetto sul ragionamento appena espresso,difficilmente potremmo considerarlo tale.Allo stesso modo,altro punto della critica,l’ampiezza del mondo di gioco,che disorienta i più,non può che essere considerata un pregio. Ora,un mondo virtuale costruito cosi scrupolosamente e dettagliatamente,può essere lo stesso vittima di errori,spesso piuttosto gravi,che minano inevitabilmente il prodotto. E certamente Morrowind non è l’eccezione che conferma la regola. I bachi,gli errori di programmazione,ci sono e spesso sono piuttosto frustranti.Ma non tali da rovinare il prodotto,o anche renderlo meno divertente. Certo,non è difficile riconoscere che anche la noia a volte prende il sopravvento,quando si è costretti a viaggiare per l’immenso mondo di Vvanderfell continuamente attaccati da nemici sempre uguali e che ragionano ben poco…Però a questo difetto possiamo contrapporre le splendide ambientazioni,che ben poche volte si assomigliano e che certamente si rivelano sul profilo tecnico un vero e proprio successo,La voglia di scoprire posti nuovi,sarà sempre presente durante le vostre avventure,quindi; tuttavia è anche vero che le situazioni,ben troppe volte,vi sembreranno già vissute,poiché effettivamente la varietà di quest’ultime è una lacuna abbastanza evidente. In ogni caso il mondo è davvero grande,e disseminato sia di grandi città che di costruzioni minori.
Altro punto focale della critica,sono la scarsa sensazione di muoversi in un mondo “vivo”,e la non sempre perfetta gestione dei combattimenti e della vita dell’alter ego in generale.
Per quanto riguarda il primo punto,effettivamente,la sensazione che ogni personaggio non giocante(png)sia li soltanto per bellezza e per rigor di trama c’è,ed è innegabile. Questi personaggi infatti si comportano con una staticità imbarazzante,e allo stesso modo,i dialoghi sono ripetitivi e spesso noiosi.Tuttavia c’è da dire che realizzare un mondo davvero “vivo”,almeno della grandezza di Morrowind,sarebbe stata un’impresa davvero difficile da realizzare,a partire dai motivi tecnici e quelli di tempo.
Per quanto riguarda la gestione dell’alter ego,come prima si è detto,anch’esso presenta diversi difetti rilevanti.Innanzitutto c’è un evidente squilibrio tra le classi di gioco(che possono tra l’altro essere personalizzate completamente);un mago potrà essere nello stesso tempo guerriero pesante e arciere,nonché abile mercante e ladro astuto.Le uniche limitazioni sono quelle imposte inizialmente,dopodiché è tutto un salire di caratteristiche(stats)e abilità(skills). Tuttavia questo aspetto,da un lato,privilegia l’aspetto puramente gdr che contraddistingue il prodotto. D’altronde qui non si è davanti al mondo limitatissimo,se pur stupendo di Dungeons&Dragons,quindi le regole,come le situazioni,sono ben differenti.
In ogni caso è possibile scegliere il proprio personaggio tra sette razze e tutta una serie di classi preimpostate,oltre a poterla creare da zero.
Altro aspetto importante è la gestione dei combattimenti. Morrowind è stato perfino giudicato da alcuni un lontano cugino degli sparatutto..Ma le somiglianze con questi si fermano alla visuale.Il resto è solo apparenza. Infatti durante il combattimento si potrà scegliere un infinita di modi per abbattere il proprio avversario;pergamene,pozioni,magie,servitori,più naturalmente il corpo a corpo. E questo assicura una varietà infinita sotto il profilo del Gioco Di Ruolo,cuore come, si è detto, di Morrowind.
A tal proposito va detto che la riuscita di una determinata azione è naturalmente determinata dalle abilità e dalle caratteristiche.Per quanto riguarda le prime esse sono divise in abilità Primarie,secondarie e quelle minori,che vanno a determinare(una volta aumentate fino a dieci totale per livello)al passaggio di livello delle caratteristiche(che sono quelle classiche del mondo gdr,forza,Resistenza,Volontà,agilità,velocità,intelligenza ,fortuna,carisma). Tuttavia è possibile salire di livello soltanto allenando le abilità Primarie e Secondarie,cosa che aggiunge un pizzico di difficoltà in più,alla troppa libertà delle classi.
Come rapporto tra le varie classi,possiamo notare diverse lacune,soprattutto ai bassi livelli;un mago è un personaggio difficilissimo ai primi livelli,mentre il guerriero non avrà problemi a disfarsi della maggior parte dei nemici.Questo squilibrio scoraggia quindi la classe pura,incoraggiando il Power Player.Ed è proprio questo l’aspetto che,alla lunga,rende ripetitivo Morrowind,Dopo il trentesimo,trentacinquesimo livello di esperienza,il gioco diventa di una facilità disarmante .L’unica sfida diventa quella delle lunghe distanze da percorrere a piedi,e i nemici sono poco più che manichini vestiti a festa.
Tutto ciò,ovviamente,rende meno epica e divertente l’esperienza di gioco,risollevata tuttavia da un’infinità di fattori,che come si vedrà,aumentano la qualità del prodotto portandola a livelli di eccellenza assoluta.
Incominciamo dal profilo tecnico.Inutile nascondere che,per far girare decentemente Morrowind,occorre un computer abbastanza aggiornato.Il gioco è decisamente pesante e poco ottimizzato;tuttavia lo splendore delle ambientazioni e del mondo in genere(l’acqua è ancora oggi una delle meglio riuscite)lascia a bocca aperta anche i più critici. Tutto è studiato per rendere quanto più credibile l’esperienza di gioco.Gli stili sono completamente diversi di zona in zona;si passa dallo stile Redoran a forme di guscio a quello Telvanni, in pieno stile fantasy,con forme affusolate e inserite in un contesto naturalistico. Anche i personaggi sono ben caratterizzati graficamente,anche se c’è scarsa differenza tra uomini e donne.
Anche il sonoro fa il suo dovere,anche se ci sono forse troppe poche musiche per rendere davvero vario a lungo termine quest’aspetto,pure importantissimo in un Gioco Di Ruolo.
Ma è ora di passare ai veri gioielli di Morrowind la longevità e…i plugin!
Partiamo dal primo punto.Oltre alla trama principale,che è piuttosto appassionante,le quest secondarie sono praticamente infinite.Potrete seguire le missioni affidatevi dalle varie Gilde(ce ne sono a decine),quelle affidatevi da personaggi incontrati durante i vostri viaggi,o semplicemente seguire la vita del free-lancer,l’avventuriero,in cerca di fama e fortuna nei centinaia di Dungeon che si trovano nel mondo di Morrowind.Avrete bisogno di diversi mesi di tempo(se non di più..),se vorrete davvero conoscere ogni palmo della terra di Vvanderfell.
E ora passiamo al fattore che più di tutti,probabilmente,rende cosi speciale il gioco Bethesda:i plugin,come prima dicevamo.Cosa significa questo termine?Semplicemente sono della aggiunte,più o meno rilevanti,che possono essere inserite dal giocatore al gioco base.Questi plugin,naturalmente,.sono del tutto gratuiti e sviluppati o dalla Bethesda stessa(raramente)oppure dall’infinita comunità che supporta Morrowind,pur trattandosi di un gioco espressamente Single Player. Ma perché sono cosi importanti?
Come abbiamo visto Morrowind,nella sua forma base,conserva tanti difetti che minano,più o meno,l’esperienza di gioco.E questi plugin,nella maggior parte dei casi,non fanno altro che fare della aggiunte per rendere il gioco quanto migliore possibile .E cosi che ora,se nel Morrowind base le creature non sono più di una ventina,con il Mod Giants Ultimate diventano più di 150(compresi i draghi);se prima gli effetti ambientali erano pochi e non eccellenti,ora con Sounds effect,diventano centinaia e tutti coinvolgenti al massimo;se prima il gioco era in inglese,con la traduzione dei ragazzi del’ITP,ora è completamente in italiano.;vi sono perfino plugin che limitano,se non eliminano completamente,la staticità dei PNG di Morrowind! E cosi via;ci sono tanti di quei plugin che farne un censimento sarebbe cosa impossibile. Tuttavia ci sono diversi siti che offrono diverse cernite importanti,in modo da scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze.
Ci sarebbe ancora cosi tanto da dire su Morrowind…dalle decine e decine di libri da leggere presenti nel gioco,alla possibilità di possedere fortezze proprie..Ma Morrowind,oltre che essere un gioco,è un mondo virtuale da vivere..dunque togliere la sorpresa sarebbe un po’ come togliere lo spirito al gioco.
In ogni caso,obbiettivamente,resta il miglior Gioco Di Ruolo(nel senso più puro del termine),e confrontarlo con prodotti seppur lontanamente simili,è un oltraggio al mondo creato dalla Bethesda. Ora come ora,non esistono giochi che possono reggere il paragone,almeno sotto il profilo del gdr.
Detto questo,Morrowind è consigliato a tutti i puristi del genere,e a tutti coloro che cercano un gioco eccellente e infinito,a patto di avere tanta pazienza e di lasciar da parte,per una volta,l’aspetto più fps del prodotto.
Infine il l’odiato pagellino,e qualche immagine di gioco
Grafica 8
Sonoro 7
Longevità 10
Giocabilità 7
(i voti si basano sulla versione base di Morrowind;con i plugin aggiungete pure 3 voti per aspetto,ove già non raggiungono il massimo )
Vi sono diverse razze;quella dei Kajhiit è la più adatta al mestiere di ladro e assassino,anche se non c’è nessun limite alle proprie scelte razziali e di classe
Il combattimento corpo a corpo non si limita al dare e prendere colpi.Anche in questo caso potremmo usare tutta una serie di aiuti,quali oggetti magici,pergamene e altro,per aiutarci ad abbattere il nostro nemico
Gli stili variano da città a città;in questo caso ci troviamo di fronte uno stile Redoran
I negozi sono certamente i posti migliori per comprare un pò di utile equipaggiamente per le lunghe quest che aspettano il nostro alter ego
Ecco una schermata di dialogo di gioco;da notare,comunque,come il gioco di base sia in inglese,mente grazie al plugin di traduzione ITP diventi completamente in italiano
Balmora..una delle città più importanti di Vvanderfell;nonché una delle più belle