Datemi un parere
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Discussione: Datemi un parere

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  1. #1
    Utente L'avatar di DarkMetallaro
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    06-04
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    Cool Datemi un parere

    Questo pomeriggio non sapevo che fare e quindi epr passare il tempo ho scritto una breve storiella... Se volete leggetela e datemi un parere ciao a tutti .


    UNA SERA DI MEZZ’ESTATE


    Un giorno di mezza estate la famiglia Wikkinton, una pacifica famiglia che viveva in un piccolo paesino nei dintorni di Milano, stava come ogni mattina apprestandosi a fare colazione; mamma Annie aveva appena finito di preparare le frittelle mentre papà Tom era appena uscito dal Bagno dove ogni mattina passava più di un ora e, Mary, la loro unica figlia, era già seduta a tavola in attesa che la colazione fosse servita.

    Quella mattina però qualcosa ruppe l’armonia famigliare infatti il postino, un giovane ragazzo assunto da poche settimane, suonò alla porta portando un telegramma per papà Tom, che lo informava del decesso del vecchio nonno Osvaldo, un ricco conte che viveva in un castello disperso tra le verdi colline abruzzesi. Papà Tom non ne fu molto addolorato perché odiava nonno Osvaldo e, dopo il funerale dove partecipò solo per far presenza, si diresse subito dal notaio sperando di aver ottenuto una cospicua eredità, essendo lui l’unico parente dell’ormai deceduto nonno.

    Giunto dal notaio Tom venne a sapere che nonno Osvaldo gli aveva lasciato in eredità il suo immenso e pittoresco castello e tutti i suoi soldi a patto che loro avessero tenuto a vivere in esso una giovane ragazza di cui nonno Osvaldo era diventato molto amico e il suo fidanzato. Padre Tom maledì, in cuor suo, più e più volte nonno Osvaldo ma poi fu costretto ad accettare le direttive dettate del vecchio. Mise subito in vendita la sua piccola casa e con la famiglia partì per trasferirsi al castello. Una volta giunto la trovo ad attenderli sulla porta di casa la ragazza citata dal testamento, una alta e giovane ragazza dai capelli neri e lunghi e il suo fidanzato, un mezzo barbone trasandato dai capelli lungi di color castano scuro. Papà Tom si avvicinò a loro e iniziarono le presentazioni, la ragazza disse di chiamarsi Neira mentre il giovane si chiamava Peter.

    Entrarono in casa e passarono il pomeriggio a sistemare le loro cose. Ai ragazzi diedero due piccole stanze in una torre, la più brutta e cupa del castello, ma loro le accettarono senza fare troppe storie. Dopo la cena Annie che stava spolverando l’enorme atrio del castello sentì bussare alla porta e impaurita per il clima presente nel vecchio castello corse a chiamare Tom.

    Tom sopraggiunto al portone aprì e davanti a lui si presentò una strana figura vestita di nero che affermò essere il guardiano del castello che ogni notte giungeva per controllare che nessun intruso tentasse di entrare nel castello. Tom però sentendo il suo squallido odore che gli ricordava i topi morti e vedendo il suo aspetto decise di licenziarlo cacciandolo dal castello, l’uomo non la prese bene e giurò di vendicarsi verso tutti gli abitanti del castello; detto ciò se ne andò accompagnato da insulti provenienti dalla bocca di Tom. Passarono i giorni e la famiglia cominciò e sentirsi a suo agio nella sfrenata ricchezza del castello, Mary aveva anche iniziato a frequentare la scuola del paese in fondo alla collina ove si era perfettamente integrata tra i compagni. I due ragazzi ospiti invece venivano sempre lasciati in disparte e passavano gran parte del loro tempo nella torre, Peter era sempre più trasandato e Tom sperava tanto morisse e sperava che con lui si sarebbe spenta anche Neira, per lavarseli finalmente di torno. Una sera come tante, Neira e Peter uscirono di casa per il loro consueto giro fino al villaggio ma dopo poche ore Peter tornò correndo e sbraitando e entrato in casa raccontò a Tom e gli altri che una strana figura vestita di nero era piombata loro alle spalle mozzando la testa a Neira con una spada e, prendendo per i capelli la testa mozzata e sollevandola verso il cielo in una risata satanica aveva detto che l’ora della vendetta era iniziata e che sarebbero morti tutti. La famiglia rabbrividì al racconto e decise di chiamare la polizia locale in modo da farsi proteggere, Tom però era contento in cuor suo che la ragazza fosse stata levata di mezzo; ora mancava solo Peter. Una sera Tom decise di andare dunque a prender un pò d’aria e invitò Peter a seguirlo dicendo che in due sarebbero stati più sicuri, il ragazzo senza professar parola annui col la testa e i due si diressero verso un bosco li vicino, Tom rifiutò la scorta armata che il commissario Slavic, l’uomo che era stato assegnato alla difesa della famiglia, gli voleva offrire. Una volta giunti in una radura Tom si fermò, estrasse un coltello e lo piantò nella schiena di Peter, sbarazzandosi così anche dell’ultimo fastidio presente nel suo castello poi corse a casa e disse che l’uomo in nero li aveva attaccati e Peter era stato preso. Il giorno dopo furono avviate le ricerche del corpo che non fu mai trovato proprio come quello di Neira. Tom nn si domandò mai che fine avesse fatto il corpo che lui aveva abbandonato nel bosco pensando che un animale l’avesse preso. I giorni passarono e finalmente la famiglia era sola nel loro castello, anche la sorveglianza si era ridotta pensando che il killer ormai non si facesse più vivo ma, un giorno, Mary che doveva rincasare da scuola non si vide arrivare. I genitori impauriti la fecero cercare dalla polizia ma furono ritrovati solo i cadaveri delle due guardie del corpo che la accompagnavano. I genitori caddero in un profondo dolore misto ad angoscia e pagarono tutti i miglior detective del paese per cercare e trovare Mary, la loro amata figlia. A sera tardi andarono poi a dormire e quando la mattina dopo si svegliarono trovarono una sgradevole sorpresa. La testa di Mary era appesa su una delle punte della ringhiera che contornava il loro castello. I genitori piansero molto la scomparsa della figlia e dopo il funerale decisero di abbandonare il castello la sera stessa e tornare nel loro paesino, ove tutto ciò non avveniva. Dopo aver mandato via tutti i poliziotti che li proteggevano Annie cominciò a fare i bagagli mentre Tom scese in cortile a preparare la macchina ma un grido ruppe il silenzio della serata, Annie corse alla finestra e vide la testa di Tom attaccata su una punta della ringhiera e un ombra nera che si allontanava. Subito cadde nel panico e tentò di chiamare la polizia, il telefono era stato manomesso. Corse allora in cucina per prendere un coltello e una volta uscita di li vide un strana figura in piedi in mezzo all’atrio; si avvicino e quando fu abbastanza vicino per scorgere il viso vide che era Peter, che aveva sulla schiena un enorme squarcio di un pugnale ma che camminava ancora… Annie caccio un urlo fortissimo e corse verso la porta mentre Peter le si avvicinava piano piano; Annie riuscì ad aprire la porta e corse nel cortile dirigendosi verso la macchina ma vide una sagoma venirgli incontro; era il corpo di Tom che camminava senza testa. Il suo viso impallidì e cambiando direzione si diresse verso il paese ma una figura nera le si parò davanti, si levò il cappuccio e mostrò il suo volto, era Neira che gli raccontò che essa era una potente Necromante che ogni 100 anni uccideva una famiglia per sacrificare a Satana i loro cuori in modo da rinnovare il suo potere e la sua vita eterna. Detto ciò si avvicinò ad Annie che era ormai pietrificata dalla paura e gli mozzo la testa con una spada. Il mattino seguente la polizia trovò i cadaveri di Tom e Annie con l’addome squarciati e senza cuori e con le teste attaccate su due spuntoni della ringhiera; in seguito fu ritrovato nel bosco anche il corpo di Mary nelle medesime condizioni mentre non si trovò invece alcuna traccia di Neira e del suo presunto ragazzo Peter che tutti pensavano uccisi da un folle guardiano che si voleva vendicare…
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  2. #2
    Oltremodo sconveniente L'avatar di pity
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    [QUOTE=DarkMetallaro] Annie caccio un urlo fortissimo [/QUOTE]

    è brutto cacciò un urlo, cambialo.
    ma soprattutto non riesco a capire perchè i personaggi hanno tutti nomi un po' insoliti nel nostro paese, forse nonno Osvaldo aveva il mito dell'America. imho il finale è un po' banalotto
    Ultima modifica di pity; 5-07-2004 alle 16:22:36
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  3. #3
    Utente L'avatar di DarkMetallaro
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    I Nomi sono i primi che mi sono venuti in mente ...

    E' vero il finale va rivisto
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  4. #4
    Oltremodo sconveniente L'avatar di pity
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    Citazione DarkMetallaro
    I Nomi sono i primi che mi sono venuti in mente ...

    E' vero il finale va rivisto
    allora ti consiglio di cambiare i nomi, oppure l'ambientazione, ambientala a londra. e poi non ci credo che sono i primi nomi che ti sono venuti in mente
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  5. #5
    Utente L'avatar di DarkMetallaro
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    Sono davvero i primi nomi che mi son venuti in mente... A quanto pare ho la mente un po contornta

    Comunque si lo devo rivedere tutto rifare la fine a cambiare i nomi tranne Osvaldo e Neira che mi piacciono... Quando sarà rimesso in sesto lo rimetterò rifatto
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  6. #6
    Inzallanuto innamorato L'avatar di Rafael
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    Ti prego,togli quel "cacciò un urlo"
    Sappi che è un termine dialettale
    Preferisco il silenzio ora, sono stanco di questo mondo, di questa gente, di essere invischiato nel groviglio delle loro vite. Dicono di aver lavorato tanto per aver costruito il paradiso per poi scoprire che è popolato di orrori. Forse il mondo non viene creato, forse niente viene creato. Un orologio senza orologiaio. E' troppo tardi. E' sempre stato e sarà sempre troppo tardi.

  7. #7
    Oltremodo sconveniente L'avatar di pity
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    Citazione Rafael
    Ti prego,togli quel "cacciò un urlo"
    Sappi che è un termine dialettale
    e anche famigliare, non è un errore, ma non è il massimo, meglio familiare
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  8. #8
    Utente L'avatar di DarkMetallaro
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    Ok leverò quel "cacciò un urlo"... In effetti non ci sta benissimo
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  9. #9
    Utente L'avatar di Logan86
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    siccome ti conosco capisco che quei siano i primi che ti sono venuti in mente ; però concordo con l' ambientare la storia all' estero, Londra per esempio; una cosa che ho notato è che nella parte iniziale della storia il lessico, o meglio la struttura delle frasi è un pò troppo in stile favola, sembra che stai parlando con un bambino (perrendere l' idea); prepari bene il terreno per un buon finale che però non arriva , è un finale "campato in aria", senza basi, che il lettore deve accettare così com'è senza goderselo. (però tu stesso mi hai detto che l' hai scritto in fretta )

    eccetto questi lati "negativi", per il resto non è male, come detto prepari bene la storia prima del finale; scrivi in modo lineare; dai abbastanza l' idea di agonia quando la madre è lì in casa in preda al terrore.

    questo è il mio umile parere

    ci sentiamo essere ambiguo

  10. #10
    Utente L'avatar di DarkMetallaro
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    Grazie per i tuoi umili pareri Logan
    Li terrò da conto e provvederò a sistemare le mie pecche
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  11. #11
    hardstyle is my style L'avatar di AnArKySt
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    non è male...come dice pity forse è un po' banale...l'unica cosa cambia i nomi,che non c'entrano granchè..

    ...vivi come se dovessi morire domani,pensa come se non dovessi morire mai!

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