Lenin fu l'incarnazione dell'ideale Machiavellano, mai detto ma implicito, "il fine giustifica i mezzi". Io non seguirei interamente il suo esempio rivoluzionario, sotto molti aspetti grandioso, ma farei una scelta selezionata.
Chi saranno i governanti? Come farei per inibire il rischio della tirannia?
Partiamo col dire che io non farò niente, ma solo il popolo farà se vorrà.
Comunque il punto è che il comunismo risolve in primo luogo le cause dei problemi, e lascia libero il popolo di essere indipendente e capace di risolvere l'eventuale sussistere dei problemi. Il capitalismo al contrario è la fonte dei problemi e combatte la loro risoluzione.
Nel momento stesso in cui io colpisco e dissolvo il nucleo capitalista, la fabbrica privata, e lo socializzo, lo rendo strumento del potere popolare, lo faccio controllare dagli operai e dal popolo, impedisco di fatto il sussistere di profitti privati contrari alla pace, all'uguaglianza, alla libertà, etc... TUTTO è allora in mano al popolo. Libertà assoluta, perchè non solo politica e sociale, ma anche economica. Tutti gli aspetti della società saranno allora nelle dirette mani di tutti e non di pochi.
Il potere sarà uno solo, quello popolare. Sarà il popolo che deciderà i propri governanti, se li vorrà avere, e non la borghesia. Il politico non sarà più un fantoccio atto a legittimare una determinata tendenza di profitto borghese, perchè nulla di tutto questo esisterà più.
Tu ti nutri di liberl democrazia, onorevole, positivo, ma purtroppo limitato alla teoria. Nella pratica la democrazia liberale incarnata nella Repubblica Italiana è solo uno strumento di oppressione. Il fatto che il servo moderno voglia essere servo, e quindi non si accorge del bastone che calerebbe sulla sua testa se derogasse le regole, è solo un'aggravante del regime totalitario, non una scusante o una giustificazione.