Ultimamente sfogliare una qualsiasi rivista di videogames (Videogiochi e poche(2?) altre escluse) è, personalmente, molto snervante.
Prewiev, rewiev e compagnia cantando, sono invase da quintalate di giochi bellici.
Basta voltare una pagina per ritrovarti di fronte un'ennesimo militare pronto a:
- Compiere una missione segreta in solitudine o in gruppo.
- Salvare il mondo dalla minaccia terrorista (meglio se islamica).
- Cancellare dalla faccia della terra la feccia nazista.
- Sterminare schifosi poligoni musi gialli.
- Fare propaganda per arruolare la maggior parte dei giocatori (meglio se per l'esercito americano, e ancora meglio se in maniera "massiva").
- Guidare miriadi di microscopici omini perfettamente mimetizzati.
Sembra di comprare un numero della rivista delle Forze Armate (di mouse e tastiera?)...
Ok, posso comprendere l'effetto novità dei primi giochi, il grande fatturato ricavato dai medesimi visto il periodo storico che stiamo vivendo(...) e tutte le altre belle cose propinate da software house sempre + "patriottiche", ma vi chiedo:
Non ne avete abbastanza?
Non vi siete stufati del 20simo sbarco in Normandia, del 100.000simo vietcong sterminato, della 1.000.000sima nazione islamica ricivilizzata?
Tutto questo realismo simulativo si può chiamare ancora "video-GIOCO"?
Gli sviluppatori credono che il videogioco possa sostituire in meglio il tanto odiato libro di storia o il documentario mattore sulla Seconda Guerra Mondiale?
E voi ci credete?
Devo attendere con impazienza un simulatore di campo di concetramento?
Mah, un tempo si (e sterminavo) sterminavano gli alieni invasori, oggi gioco a fare la guerra, ma quella vera, anche se "simulata" oppure passata, oggi gioco...
Domani chissà?