Muro ebreo, cemento arabo..... - Pag 4
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Discussione: Muro ebreo, cemento arabo.....

Cambio titolo
  1. #46
    Citazione cloud125
    si ma se li togli dal mediooriente nn hanno + una terra^^
    se devo scegliere tra chi deve avere quella terra allora scelgo i Palestinesi che ne sono i leggittimi proprietari.

  2. #47
    Citazione GUNLUCKY
    Conosco bene il pensiero di enmorion87, almeno quello che trspare dai suoi post. Mi è parso solo di vedere una nota di sarcasmo nel suo post, e mi è parso giusto chiedere, tutto qui
    no tranquillo nessun sarcasmo... e solo che sono abituato a mettere i puntini di sospensione alla fine delle frasi.

  3. #48
    Citazione Bejelit
    Ma NON devono avere una terra, non sono una razza, ma una religione.
    inoltre... quoto.

  4. #49
    Citazione x-max
    stesso discorso x tutti gli albanesi e i clandestini ke vengono in italia?
    ma loro non ci stanno facendo guerra... e cmq sono così poveri anche per colpa nostra...

  5. #50
    Inno alla gioia L'avatar di IL CONTE
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    Citazione Enmorion87
    ma loro non ci stanno facendo guerra... e cmq sono così poveri anche per colpa nostra...

    Più che altro del comunismo cinese.

  6. #51
    Citazione IL CONTE
    Più che altro del comunismo cinese.
    no della polenta valdostana...

    scusa ma siamo noi che gli abbiamo distrutto il paese prima e dopo la seconda guerra mondiale...

  7. #52
    Inno alla gioia L'avatar di IL CONTE
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    Citazione Enmorion87
    no della polenta valdostana...

    scusa ma siamo noi che gli abbiamo distrutto il paese prima e dopo la seconda guerra mondiale...
    Sai, un conto è starci qualche anno(e quando siamo andati via abbiamo pagato diversi milioni di dollari come risarcimento) un conto è dominarlo per 50 anni.
    Ma la storia non è il tuo forte.

  8. #53
    Utente L'avatar di Enavar
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    Sono stato a Gerusalemme lo scorso anno, quindi al di là delle mie considerazioni personali vi metto solo al corrente di quello che ho visto.
    All'epoca il muro non c'era.
    I palestinesi sono gente simpatica (io per motivi di sicurezza ero nella loro "zona"), molto affabili e molto simili a noi italiani per molti versi. Vivono in condizioni più o meno normali e hanno rapporti continuamente con gli israeliani. Forse può sembrare strano, ma in più di un'occasione li ho visti gli uni accanto agli altri, senza alcuna tensione nell'aria.
    C'è però l'altro lato della medaglia. Una parte di israeliani, i cosiddetti ultraortodossi, non sopporta i palestinesi. Gli ultraortodossi, per chi non lo sapesse, sono quelli vestiti di nero, con i cappelloni, la barba lunga, un po' tipo gli Amish statunitensi. Non lavorano, non pagano le tasse e non fanno il servizio militare. Si limitano a pregare e a essere mantenuti in ogni cosa dallo stato israeliano. Molti israeliani, tra l'altro, sono parecchio incazzati con loro (e ci credo!).
    Se hai una macchina palestinese e ti azzardi a passare per il loro quartiere, non scherzo, vieni preso a sassate.
    Nei quartieri palestinesi invece (ma anche in quello armeno e in quello cattolico, anche se di meno) si vedono continuamente militari israeliani con i mitra a tracolla, per la maggior parte si tratta di ragazze e ragazzi di 18-20 anni, non di più.
    Alla prima scaramuccia tra palestinesi ne arrivano a frotte e circondano la zona coi fucili spianati. I palestinesi ovviamente non hanno una propria polizia per le loro beghe personali, devono sempre passare sotto il giudizio israeliano.

    Poi c'è la questione della spianata delle moschee. E' territorio palestinese e confina direttamente con il muro del pianto. Lì gli ebrei non sono ammessi, così come i palestinesi non sono ammessi al muro del pianto.
    La nuova guerra santa è scoppiata quando Sharon ha sfidato i palestinesi irrompendo nella spianata delle moschee. Questo è ben poco diplomatico...

    Infine ci sono i territori occupati. Occupati significa che sono stati assegnati ai palestinesi, ma sono sotto il controllo militare israeliano. La milizia di Sharon presidia quelle zone, favorendo i coloni in ogni affare economico, burocratico, sanitario e civile. In un territorio che non gli appartiene.

    Ah, dimenticavo. Ogni grande palazzo, ogni museo, ogni cantiere, ogni arma dal carro armato alla fionda, non viene pagato dallo stato israeliano (che non è certo ricco) ma dalle fondazioni di ebrei americani che finanziano Israele.

    Sharon, prima delle ultime elezioni, ha detto che si sarebbe candidato di nuovo solo per continuare la guerra coi palestinesi.
    I palestinesi che fanno attentati, che lanciano sassi, che "odiano" il popolo israeliano, sono una netta minoranza. Ma i media si limitano a giudicare e a puntare le telecamere solo con loro.

    Prima di giudicare il comportamento dei palestinesi, forse sarebbe bene che l'europa e gli usa fossero ben informati sulle vere condizioni in cui quel popolo è costretto a vivere.

  9. #54
    Skree
    Ospite
    Enmorion, mi sa che del mio post hai capito quello che volevi capire, più che quello che c'era scritto. Mi limito a rispondere alla domanda che hai fatto.

    se uno stato ti invadesse e tu non avessi armi, nulla, nemmeno un bastone, che faresti? ti arrenderesti o ti ribelleresti?
    Se sono pagato per difenderla, ergo fossi un militare, farei cio' per cui sono pagato, ma quello includerebbe avere armi adatte e la possibilita' di vincere. In mancanza di una possibilità di vittoria, senza armi, e soprattutto senza motivo per difendere la mia patria... penso semplicemente che sfrutterei le capacità che so di avere per farmi una vita in un altra nazione. E' stato il caso a farmi nascere italiano, poteva andarmi peggio, e poteva andarmi molto meglio, in ogni caso non devo niente a nessuno, e stando così le cose... penso tu, riflettendoci sopra, potrai arrivare a intuire cos'e' che farei se l'italia fosse conquistata da una chissacchì nazione.

    Fortunatamente non accadrà mai, perchè come credo di aver detto siamo in una nazione civile e occidentale, alleata con tante altre nazioni civili e occidentali.

    Oh, e se, perfavore, potresti rileggere il mio ultimo post prima di questo, e rispondere capendo quello che c'e' scritto, non quello che ti fa comodo capire, potremo continuare a discutere. Andando avanti come stai facendo in questo modo non si fa nulla di costruttivo, o tantomeno di gratificante.

  10. #55
    Utente L'avatar di Enavar
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    Citazione Skree
    Se sono pagato per difenderla, ergo fossi un militare, farei cio' per cui sono pagato, ma quello includerebbe avere armi adatte e la possibilita' di vincere. In mancanza di una possibilità di vittoria, senza armi, e soprattutto senza motivo per difendere la mia patria... penso semplicemente che sfrutterei le capacità che so di avere per farmi una vita in un altra nazione.
    In parole povere, scappi.
    W l'amor di patria...

  11. #56
    Skree
    Ospite
    Citazione Enavar
    Sono stato a Gerusalemme lo scorso anno, quindi al di là delle mie considerazioni personali vi metto solo al corrente di quello che ho visto.
    All'epoca il muro non c'era.
    I palestinesi sono gente simpatica (io per motivi di sicurezza ero nella loro "zona"), molto affabili e molto simili a noi italiani per molti versi. Vivono in condizioni più o meno normali e hanno rapporti continuamente con gli israeliani. Forse può sembrare strano, ma in più di un'occasione li ho visti gli uni accanto agli altri, senza alcuna tensione nell'aria.
    C'è però l'altro lato della medaglia. Una parte di israeliani, i cosiddetti ultraortodossi, non sopporta i palestinesi. Gli ultraortodossi, per chi non lo sapesse, sono quelli vestiti di nero, con i cappelloni, la barba lunga, un po' tipo gli Amish statunitensi. Non lavorano, non pagano le tasse e non fanno il servizio militare. Si limitano a pregare e a essere mantenuti in ogni cosa dallo stato israeliano. Molti israeliani, tra l'altro, sono parecchio incazzati con loro (e ci credo!).
    Se hai una macchina palestinese e ti azzardi a passare per il loro quartiere, non scherzo, vieni preso a sassate.
    Nei quartieri palestinesi invece (ma anche in quello armeno e in quello cattolico, anche se di meno) si vedono continuamente militari israeliani con i mitra a tracolla, per la maggior parte si tratta di ragazze e ragazzi di 18-20 anni, non di più.
    Alla prima scaramuccia tra palestinesi ne arrivano a frotte e circondano la zona coi fucili spianati. I palestinesi ovviamente non hanno una propria polizia per le loro beghe personali, devono sempre passare sotto il giudizio israeliano.

    Poi c'è la questione della spianata delle moschee. E' territorio palestinese e confina direttamente con il muro del pianto. Lì gli ebrei non sono ammessi, così come i palestinesi non sono ammessi al muro del pianto.
    La nuova guerra santa è scoppiata quando Sharon ha sfidato i palestinesi irrompendo nella spianata delle moschee. Questo è ben poco diplomatico...

    Infine ci sono i territori occupati. Occupati significa che sono stati assegnati ai palestinesi, ma sono sotto il controllo militare israeliano. La milizia di Sharon presidia quelle zone, favorendo i coloni in ogni affare economico, burocratico, sanitario e civile. In un territorio che non gli appartiene.

    Ah, dimenticavo. Ogni grande palazzo, ogni museo, ogni cantiere, ogni arma dal carro armato alla fionda, non viene pagato dallo stato israeliano (che non è certo ricco) ma dalle fondazioni di ebrei americani che finanziano Israele.

    Sharon, prima delle ultime elezioni, ha detto che si sarebbe candidato di nuovo solo per continuare la guerra coi palestinesi.
    I palestinesi che fanno attentati, che lanciano sassi, che "odiano" il popolo israeliano, sono una netta minoranza. Ma i media si limitano a giudicare e a puntare le telecamere solo con loro.

    Prima di giudicare il comportamento dei palestinesi, forse sarebbe bene che l'europa e gli usa fossero ben informati sulle vere condizioni in cui quel popolo è costretto a vivere.
    L'unico modo per farlo credo sarebbe imitarti e andare li per vedere con i propri occhi quella realtà. E' una cosa che mi piacerebbe fare, credo. Fondamentalmente hai dipinto la situazione che mi aspettavo... o meglio, quella che hai dipinto tu e' ancora "piu bella" di quella che mi ero raffigurato. Meglio così alla fine.

  12. #57
    Citazione Enavar
    Sono stato a Gerusalemme lo scorso anno, quindi al di là delle mie considerazioni personali vi metto solo al corrente di quello che ho visto.
    All'epoca il muro non c'era.
    I palestinesi sono gente simpatica (io per motivi di sicurezza ero nella loro "zona"), molto affabili e molto simili a noi italiani per molti versi. Vivono in condizioni più o meno normali e hanno rapporti continuamente con gli israeliani. Forse può sembrare strano, ma in più di un'occasione li ho visti gli uni accanto agli altri, senza alcuna tensione nell'aria.
    C'è però l'altro lato della medaglia. Una parte di israeliani, i cosiddetti ultraortodossi, non sopporta i palestinesi. Gli ultraortodossi, per chi non lo sapesse, sono quelli vestiti di nero, con i cappelloni, la barba lunga, un po' tipo gli Amish statunitensi. Non lavorano, non pagano le tasse e non fanno il servizio militare. Si limitano a pregare e a essere mantenuti in ogni cosa dallo stato israeliano. Molti israeliani, tra l'altro, sono parecchio incazzati con loro (e ci credo!).
    Se hai una macchina palestinese e ti azzardi a passare per il loro quartiere, non scherzo, vieni preso a sassate.
    Nei quartieri palestinesi invece (ma anche in quello armeno e in quello cattolico, anche se di meno) si vedono continuamente militari israeliani con i mitra a tracolla, per la maggior parte si tratta di ragazze e ragazzi di 18-20 anni, non di più.
    Alla prima scaramuccia tra palestinesi ne arrivano a frotte e circondano la zona coi fucili spianati. I palestinesi ovviamente non hanno una propria polizia per le loro beghe personali, devono sempre passare sotto il giudizio israeliano.

    Poi c'è la questione della spianata delle moschee. E' territorio palestinese e confina direttamente con il muro del pianto. Lì gli ebrei non sono ammessi, così come i palestinesi non sono ammessi al muro del pianto.
    La nuova guerra santa è scoppiata quando Sharon ha sfidato i palestinesi irrompendo nella spianata delle moschee. Questo è ben poco diplomatico...

    Infine ci sono i territori occupati. Occupati significa che sono stati assegnati ai palestinesi, ma sono sotto il controllo militare israeliano. La milizia di Sharon presidia quelle zone, favorendo i coloni in ogni affare economico, burocratico, sanitario e civile. In un territorio che non gli appartiene.

    Ah, dimenticavo. Ogni grande palazzo, ogni museo, ogni cantiere, ogni arma dal carro armato alla fionda, non viene pagato dallo stato israeliano (che non è certo ricco) ma dalle fondazioni di ebrei americani che finanziano Israele.

    Sharon, prima delle ultime elezioni, ha detto che si sarebbe candidato di nuovo solo per continuare la guerra coi palestinesi.
    I palestinesi che fanno attentati, che lanciano sassi, che "odiano" il popolo israeliano, sono una netta minoranza. Ma i media si limitano a giudicare e a puntare le telecamere solo con loro.

    Prima di giudicare il comportamento dei palestinesi, forse sarebbe bene che l'europa e gli usa fossero ben informati sulle vere condizioni in cui quel popolo è costretto a vivere.
    quoto tutto.

  13. #58
    Skree
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    Citazione Enavar
    In parole povere, scappi.
    W l'amor di patria...
    Amor di patria? Lo lascio a quegli sciocchi che amano definirsi "patrioti". L'Italia stessa non è che un illusione della mente, una convenzione a cui ci si aggrappa ideologicamente. L'unica cosa che esiste e' il pianeta terra, e io mi reputo un cittadino del mondo. O "cittadino globale" se preferisci. Dell'italia, della francia, degli stati uniti o di qualsiasi altra nazione presa singolarmente mi importa ben poco. Ci sono io. Ci sono le persone a cui voglio bene. Ci sono le persone che mi pagano. E basta.

  14. #59
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    Citazione Enmorion87
    quoto tutto.
    Sei stato anche tu a gerusalemme?

  15. #60
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    Citazione Skree
    Amor di patria? Lo lascio a quegli sciocchi che amano definirsi "patrioti". L'Italia stessa non è che un illusione della mente, una convenzione a cui ci si aggrappa ideologicamente. L'unica cosa che esiste e' il pianeta terra, e io mi reputo un cittadino del mondo. O "cittadino globale" se preferisci. Dell'italia, della francia, degli stati uniti o di qualsiasi altra nazione presa singolarmente mi importa ben poco. Ci sono io. Ci sono le persone a cui voglio bene. Ci sono le persone che mi pagano. E basta.
    Skree è un mercenario cosmopolita che predica il darwinismo sociale

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