Anteprima di FABLE!!cosi aumenta la voglia di avere sto capolavoro!!!!!!
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Discussione: Anteprima di FABLE!!cosi aumenta la voglia di avere sto capolavoro!!!!!!

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  1. #1
    alexspeed
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    Sorriso Anteprima di FABLE!!cosi aumenta la voglia di avere sto capolavoro!!!!!!

    Ciao ragazzi vi ho postato qui sotto una lunghissima anteprima da XBOX NETWORK....


    Fable

    12/03/04
    Discorrendo sul fattore pubblicità vi rimando al sito ufficiale del titolo Lionhead, che cita “Fable isn’t a Faery Tale”. La verità nuda e cruda è proprio questa: Fable non è una favola per ragazzi e non intende emulare un mondo creato sul dolce “star bene”. Fable dovrebbe essere (d’obbligo il condizionale) un qualcosa di nuovo nel mondo dei videogiochi, una creatura che, forse, pensavamo potesse essere partorita solo dalla mente di Miyamoto.
    Rewind del cervello: probabilmente ho appena detto una mezza verità. La prima creatura dei Big Blue Box appartiene ad un genere di videogioco già sperimentato da anni: l’RPG (o gioco di ruolo). Che poi, se si analizza con cura la definizione “gioco di ruolo” significa poco, letteralmente è l’interpretazione di un ruolo preciso in un ambiente progettato ad hoc per ospitare il protagonista della vicenda.
    Vuoi per la mancanza di potenza delle console, vuoi per l’impossibilità della realizzazione di tutte le idee dei programmatori, gli RPG elettronici non hanno mai dato al consumatore la possibilità d’interpretare quel determinato ruolo con totale e libero arbitrio. Lì non ci puoi andare, quello non lo puoi fare, con lui non puoi parlare, insomma in quasi tutti i videogiochi facenti parte della categoria non era il personaggio ad imbastire la storia, ma viceversa. Barriere architettoniche e muri invisibili messi apposta per fermarci spegnevano il senso di completo potere d’azione, rimandandoci alla mente che era solo un gioco.
    Fable dovrebbe rappresentare l’anello di congiunzione tra volere (di chi videogioca) e potere (l’abbattimento delle barriere menzionate).



    Salto all’indietro ricordando infelici e doverose precisazioni: alle spalle di questa mastodontica architettura sta Peter Molineaux, ideatore di capolavori come Popoulous, Powermonger, il prossimo The Movies e tanto altro. Più che un ideante Molineaux è un creatore, padre di generi comunque sempre originali; una persona cui piace fare cose nuove.
    Il buon Peter annunciò che Big Blue Box (software house “incorporata” nella famiglia Lionhead) stava lavorando ad un titolo rivoluzionario già nel 2001. A poco a poco si seppe che Project Ego doveva essere il nome del nascituro. Le informazioni rilasciate col contagocce (tattica adoperata ancora) descrivevano il prodotto come qualcosa di talmente pretenzioso, da porsi al grande pubblico come una specie di simulatore di vita (medievale-fantasy) usufruibile in action game quanto in RPG-style. Qualcuno in Lionhead diceva <<si può fare tutto ciò che si vuole!>>. Incredulità.
    Rimandato, posticipato, news diluite nel tempo, Molineaux che continuava a far slittare l’uscita per motivi “tecnici”. Ormai questa impensabile opera era divenuta una chimera per tutti.
    Dopo quasi un anno senza notizie il Progetto Ego rispunta fuori col nome di Fable, i dettagli cominciano a trapelare e la leggenda prende forma.

    SI PARLA SI DICE, MA SEMPRE CON MODERAZIONE
    Mettetevi comodi perché oltre ad essere un anteprima lunga, sarà strana, ricca di particolari che alla fine non sveleranno la vera identità del prodotto. Semplicemente i BBB vogliono far assaggiare “qualcosa” di Fable, ma al tempo stesso sono intenzionati a far montare l’hype cercando di sorprenderci appena avremo il titolo in mano. Quindi descriverò cose tangibili, che si sono effettivamente viste e provate, mescolando tutto a sensazioni e ipotesi (poche) sui video circolanti nel Web.



    La vita dell’eroe che interpreterete inizierà ad un’approssimativa età di dodici anni fino ad arrivare alla vecchiaia (nessuno ha capito di preciso il tempo di morte).
    Già dalle prime battute dei programmatori si capisce che i pretesti per “vivere” nell’universo di Fable sono quisquilie, se confrontati con le possibilità immense. L’esperienza comincerà con l’assassinio dei vostri genitori, lo scopo principale sarà quello di scovare i/il killer. Banale ma efficace, nell’uomo la vendetta è un sentimento forte e spesso dominante.
    Pare che, se un giocatore dovesse conoscere a menadito ogni segreto ed anfratto del titolo, potrebbe terminarlo in venticinque ore circa. Durante l’X03 Simon Carter (boss di Big Blue) ha dichiarato che non è questa la loro intenzione: <<Fable non è un videogioco da terminare, anche se ha una sua trama portante. Fable va vissuto più e più volte per vedere le infinite evoluzioni fisiche e spirituali dell’eroe, cercando di crearsi una vita sociale, interpretando svariate personalità, e trovando le tantissime missioni secondarie.>>
    Ora, senza preamboli noiosi, si possono evincere diverse caratteristiche almeno da approfondire.
    Il mutamento del nostro eroe dipenderà sempre e comunque da precise scelte che faremo durante l’avventura. Dall’aspetto fisico al vestiario, dai muscoli alla magia, passando per l’impiego e i rapporti sociali. Tanti esempi sono stati riportati dai Carter (sono due) nel trascorso X03, e per spiegarvi meglio riporterò i più significativi.
    Partiamo dall’aspetto fisico: se deciderete di allenarvi con la spada, tagliare legna, costruirvi una dimora, correre, o perlomeno fare fatica, il vostro corpo si modellerà con buone fasce muscolari e snellezza. Al contrario condurre una vita da sfaticato farà ingrassare il personaggio, lo renderà goffo e poco propenso nell’uso di armi e armature. Ancora, se deciderete di dedicarvi agli studi, alla magia, alla ricerca, noterete un precoce indebolimento della figura, magari con la perdita di capelli, ma un’esponenziale aumento dell’intelligenza, e forza nell’evocazione incantata. Oltre a curare la portanza potrete adornare la carne con tatuaggi, piercing, disegni tribali e amuleti assortiti. Come logico, in aggiunta alla chiara personalizzazione delle armature, sarete in grado di scegliere anche l’abbigliamento.
    E, come prendere la palla al balzo, il mostrare attecchisce e crea giudizio tra la popolazione locale. I villaggi di Fable (e alcune cittadine estese) pare siano abitate da una miriadi di umani (e non) molto propensi all’interazione. I PNG (personaggi non giocanti) saranno gestiti da un’IA complessa e “sensibile”. I comportamenti che terrete nei loro confronti, qualunque essi siano, andranno ad influenzare i pensieri e le azioni del popolo nei vostri confronti. Provate a tirare fuori la spada e volteggiarla a destra e manca, senza curarvi dei passanti: questi ultimi scapperanno intimoriti, e cominceranno a temervi lasciando poco spazio al dialogo. Al contrario se li aiuterete, anche nelle faccende giornaliere (forgiare armi, appiccare un fuoco, eccetera), prenderanno fiducia e vi stimeranno. Questi sono solo un paio di esempi calzanti, ma sembra che il sistema d’organizzazione sociale sia assai più complesso.
    Potrete vegetare nell’anonimato come un semplice paesano, coprirvi di gloria ed essere acclamato da tutti, briganteggiare senza ledere la quiete cittadina (magari mascherato), ripeto, ogni evento dovrebbe modificare il rapporto col popolo.



    E senza indugiare facciamoci trasportare nel midollo di Fable che, seppur donando al consumatore una terra da esplorare in lungo e in largo, possiede e trae linfa motivazionale da una colonna vertebrale solida e ben assestata.
    Come già detto la storia principale fonda le sue radici sulla ricerca di misteriosi assassini, ma la situazione si dipanerà attraverso una moltitudine di fatti e quest assolutamente avvincenti e chiarificatori.
    Simon Carter ha battezzato il sistema di progressione di Fable (perché comunque anche qui ci sono mini-obbiettivi da completare) “Bubbles of gameplay”. L’insieme si traduce in una figurativa vasca da bagno zeppa di bolle, le quali contengono degli script più o meno espliciti che si attiveranno in base alle vostre scelte. Potrebbe capitare di aver accesso ad una “bolla-evento” e ignorarne altre, dipende sempre dalle azioni che compirete. Comunque vada, ad un certo punto del percorso narrativo, queste “bolle-evento” per un motivo o per l’altro si agganceranno alla trama maestra, rivelando un disegno intricato e inaspettato che andrà a toccare persino civiltà antiche e dimenticate. Purtroppo null’altro si sa.
    Altro aspetto del gameplay tout-court è il “butterfly effect”: in sostanza, e di quel poco conosciuto, questa singolare routine fa in modo che ogni azione che compirete avrà conseguenze nel tempo. Ad esempio se sradicate un arbusto non vedrete mai l’albero crescere, se, invece, lo lasciate piantato, un giorno o l’altro nascerà una quercia piuttosto che un platano. Non limitatevi però a pensare solamente a questo, cercate d’immaginarvi come potrebbero essere coinvolte le persone, le morti, le distruzioni all’interno di questo “butterfly effect”. Fantastico!

    L’ennesimo oscuro dettaglio riguarda al come e quando trascorrerà il tempo. Molineaux affermò che un’intera giornata in Fable era simulata in un’ora effettiva di gioco, quaranta minuti diurni e venti notturni. Elaborando un semplice calcolo, se dovesse essere vero che le gesta del nostro eroe partono a dodici anni e si concludono nella vecchiaia, si evince che ci vorrebbero ventimila e più ore per terminarlo!!!!
    Diciamocelo francamente: sarebbe assurdo e probabilmente di una monotonia allucinante.
    Se ricordate prima ho detto che un giocatore a conoscenza di ogni angolo remoto del titolo potrebbe concluderlo in poco meno di trenta ore. E allora scatta il ragionamento e la domanda ovvia: come si susseguono le situazioni? Presto detto: dalle informazioni rilasciate da Peter si deduce che il nostro uomo (non si può interpretare la donna) dovrà entrare a far parte della gilda degli eroi, volente o nolente. Qui si possono accettare delle sfide ove scommettere sulla propria riuscita, per vedere incrementata la popolarità e il danaro. Acconsentendo di partecipare alla quest si viene teletrasportati nel luogo clou (di dimensioni comunque ragguardevoli) ove si perpetueranno i fatti, anche situazioni non cercate. Se trionferemo finendo con successo il compito assegnatoci verremo ri-teletrasportati alla gilda, e potremo osservare le conseguenze delle nostre azioni, vedere le reazioni dei cittadini e capire cosa è successo nel periodo in cui siamo stati assenti.
    La possibilità del trasporto magico non è un fatto casuale, ma voluto e studiato. Inglobare l’universo di Fable in un’unica gigantesca mappa, caricando in streaming dal lettore DVD i pezzi del mondo, sarebbe stato difficilissimo perfino con l’hard disk. Il solito Carter ha affermato che potevano farlo, ma ne avrebbero risentito le ambientazioni, i dettagli, la CPU sarebbe stata troppo impegnata nel gestire la grafica e avrebbero decurtato un po’ di IA. Per ovviare questi tagli alla Lionhead hanno deciso di usare un teletrasporto che catapultasse l’eroe nei luoghi ove desidera andare, senza farsela tutta a piedi. Big Blue Box vuole sottolineare che questa caratteristica non limita l’esperienza, ma al contrario la rende più dinamica, meno ripetitiva e comunque, a loro dire, le ambientazioni saranno egualmente enormi. Oltretutto il buon Simon conferma che i caricamenti saranno….. uno! Solo quello iniziale.
    Con questo swap tra una locazione e l’altra non si perde la cognizione del tempo: in qualunque posto ci troveremo e per tutta la durata del gioco, il timer virtuale messo a punto da Molineaux e soci calcolerà ora, tempo atmosferico variabile (quindi notte, giorno, nebbia, sole, pioggia eccetera) e stagione.
    Senza modestia alla Lionehead vanno molto fieri delle loro routine climatiche, pare che influenzeranno pesantemente sia eventi sia combattimenti, fornendo un’atmosfera ricca di effetti mai visti prima. Purtroppo in nessun filmato e demo testata era presente tale feature, si attendono delucidazioni pratiche.



    INTERAGISCI E COMBATTI
    Le parole del team abbattono le preoccupazioni del giocatore, intento a capire come un intero sistema sociologico possa confluire verso le sue esigenze. L’interfaccia dovrebbe essere semplice e profonda, purtroppo non si è visto molto, nemmeno nei video estrapolati un po’ ovunque.
    Durante le prove in-game Molineaux portava a spasso il suo pargolo tredicenne, schiacciando Y interagiva con gli oggetti che lo permettevano (francamente parecchi) e con A chiacchierava. I tasti saranno adoperati tutti, ma le funzioni per ora sono nebulose.
    Interessante e duttile l’utilizzo del D-pad: quando ancora siete un fanciullo dovrete imparare quasi tutto, dai movimenti di lotta all’uso degli utensili più comuni. Intanto che chiacchierate con una persona, e lei vi offre d’insegnarvi qualcosa, in basso a sinistra dello schermo lampeggerà un’icona rappresentante una direzione della croce. Se schiaccerete il medesimo pulsante del D-pad mentre sarà presente il lampeggio la imparerete, non senza averla provata però. Potrete apprendere una moltitudine di azioni che si interscambieranno nei tasti della croce digitale, purtroppo non si è capito come (perché sicuramente ne assimilerete più di quattro).
    Attenendoci ai brevi filmati in rete abbiamo potuto osservare anche il combattimento: le movenze e gli attacchi, tutto in rigorosa visuale in terza persona (alla Zelda per capirci), erano fluidi e dinamici. Gli scontri davano l’impressione d’essere forti, veri e addirittura sembrava d’assistere ad un hack’n’slash di prima categoria. Il divertimento delle schermaglie pare assicurato, ma anche in questo caso il metodo battagliero non è stato rivelato. Non si sa se c’è un lock-on sul nemico, quali pulsanti si adopereranno, e come finiranno. Le informazioni certe sono che il sistema di combo sarà curato ed eterogeneo, il danno inferto verrà mostrato con numeri sulla testa del nemico, lo stile del combattimento sarà importante e il protagonista in minoranza numerica sarà premiato lautamente.
    Le armi che potrete brandire nel corso degli scontri avranno un grosso peso specifico sull’andamento dello stesso. Ad esempio, se fin da piccoli vi siete allenati con la lancia non potrete pretendere di saper usare una daga alla stessa maniera. E se in quel momento c’è solo una daga? Farete il possibile, ma sarà molto più dura. Le variabili saranno a centinaia, si potrà lottare pure con padelle (!), forconi, bastoni e a mani nude.



    Poco fa ho asserito al parlare e interagire e, come tutto in Fable, anche queste azioni diverranno di vitale importanza. Scambiare opinioni con la gente potrà schiarire la vostra posizione sociale in quel momento, suggerirvi idee sulle missioni, e imparare tante cose.
    Preparare cibo commestibile, lavorare all’interno di un mulino, fare legna per l’inverno, corteggiare una ragazza (magari portandola sull’altare), tirare su l’acqua dal pozzo e, soprattutto, diventare un eroe, pare che sarà tutto possibile nel titolo BBB.
    Anche gestire i rapporti con un probabile nemico potrà diventare rilevante. Pensate a questa situazione (che poi è l’unica mostrata da Carter e compagnia): venite a conoscenza che un gruppo di banditi saccheggia le carovane e i villaggi vicini. Raccogliete informazioni, intuite i luoghi dove colpiscono e preparate l’imboscata. Una notte li cogliete sul fatto mentre depredano una spedizione di mercanti diretta a Bowerstone, in quell’istante è necessario decidere se attaccarli, difenderli (e quindi spartirsi il bottino) o fregarvene ed assistere alla scena.
    Gli agguati di cui sopra non possono essere pianificati strombazzando la vostra presenza in ogni dove, e qui pesa sul piatto della bilancia una nuova caratteristica: l’azione stealth (sul genere di Metal Gear Solid) comparirà anche in Fable, dicono.

    E concludiamo questa viscerale preview con l’aspetto tecnico. Fable girerà a 30 fps costanti, scelta voluta per mantenere intatti tutti i particolari inseriti: il cambio di stagione, l’erba che oscilla al vento, la caduta delle foglie, l’illuminazione e la proiezione delle ombre in tempo reale, la nebbia, la pioggia, una marea di chicche che andranno a modificare ogni aspetto della vostra avventura.
    Sempre basandosi sui filmati catturati nella Grande Ragnatela si nota un’estensione enorme del panorama, la convincente fluidità, la splendida vegetazione, la coriacea forza degli avversari, le ottime riproduzioni delle figure umane e una cura generale dei dettagli incredibile. Malgrado tutto la qualità delle riprese è troppo scarna per giudicare, l’astensione è la scelta migliore.



    Dopo queste poche certezze, tante speranze e supposizioni, promesse, hype e quattro anni di lavoro, cosa dire? L’atterraggio nel Belpaese è previsto per l'autunno 2004……… stay tuned for more!

    LUNGA è non avete più fiato?


    che ne dite?

  2. #2
    Utente L'avatar di Furious Angel
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    che si scrive Fairy tale, non Faery....

  3. #3
    alexspeed
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    non l'ho scritta io! leggiti l'anteprima...

  4. #4
    smoderhunter L'avatar di hardcorino
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    stavo per fare un topic simile dopo aver letto l'anteprima su xbmu!!!!
    cmq da scettico sono diventato fin tr speranzoso e ottimista...

  5. #5
    Ministro L'avatar di Neme
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    Si rivelerà sicuramente una delusione. Inoltre il fatto è questo: l'hype creato attorno a questo titolo sarà la sua rovina, perchè le recensioni, vista l'attesa, lo stroncheranno anche per ogni minimo difetto. Staremo a vedere, io resto comunque scettico.

  6. #6
    Bananocrate L'avatar di giobbe
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    Citazione Furious Angel
    che si scrive Fairy tale, non Faery....
    Più che altro mi sembra che faery sia arcaico... ma non credo che chi abbia scritto questa anteprima sia in vena di arcaicismi.

  7. #7
    Bannato L'avatar di Beltazor
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    Citazione Neme
    Si rivelerà sicuramente una delusione. Inoltre il fatto è questo: l'hype creato attorno a questo titolo sarà la sua rovina, perchè le recensioni, vista l'attesa, lo stroncheranno anche per ogni minimo difetto. Staremo a vedere, io resto comunque scettico.
    quoto, ma spero nel contrario.... caxxo ho amici che hanno comperato l'xbox per fable e se viene fuori una cavolata di gioco vanno a redmond con le molotov

  8. #8
    alexspeed
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    nooo! sono quasi sicuro che fable farà la sua bella figura....non siate troppo pessimisti...riddick chi selo aspettava che era un capolavoro?fable è ormai una realtà è chi lo ha provato non fa che dire che sara uno dei migliori...CAXXO è DA quando è apparso su xmu "allora si chiamava project ego" che aspetto di poterlo giocare sulla mia xbox .....se non sarà bello come sembrerebbe......BIIP..BIIP:IIP.

  9. #9
    Utente L'avatar di Beppevox79
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    Succederà come per Black and White..
    Waiting for..

  10. #10
    Utente L'avatar di Furious Angel
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    Citazione Beppevox79
    Succederà come per Black and White..
    Un successo di critica e pubblico?
    Io B&W lo rispetto tantissimo. Un titolone.

  11. #11
    Bannato L'avatar di Beltazor
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    Citazione Furious Angel
    Un successo di critica e pubblico?
    Io B&W lo rispetto tantissimo. Un titolone.
    anche io lo rispetto, ma mi fa cagare

  12. #12
    Bannato L'avatar di SCROTMAN
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    Citazione Beltazor
    anche io lo rispetto, ma mi fa cagare
    ma come fa a non piacerti!!!fare un dio è sempre stato il sogno di ogni uomo(oltre a quello di andare a letto con 3 donne contemporaneamente )

  13. #13
    Follettotia
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    A me onestamente non piace, non ci ho giocato, l'ho solo visto e devo dire che non mi è parso sto granche di gioco. ma magari mi sbaglio.

  14. #14
    Bannato L'avatar di Beltazor
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    Citazione SCROTMAN
    ma come fa a non piacerti!!!fare un dio è sempre stato il sogno di ogni uomo(oltre a quello di andare a letto con 3 donne contemporaneamente )
    il dio? in black & white?

    se stere dietro a una creatura stupida e inutile e rimediare alle cazzate di 10 contadini sfigati è fare dio, allora faccio bene a bestemmiare 100 volte al giorno

  15. #15
    Utente L'avatar di Furious Angel
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    Citazione Beltazor
    il dio? in black & white?

    se stere dietro a una creatura stupida e inutile e rimediare alle cazzate di 10 contadini sfigati è fare dio, allora faccio bene a bestemmiare 100 volte al giorno
    No fare dio e sbattersene anche di quello. Ma non sfociamo in argomenti teologici...

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