Nel 3 libro della trilogia di Tolkien, alla fine del decimo capitolo del primo libro, tolkien descrive l'arrivo dei capitani dell'ovest alle porte di mordor. ebbene, mentra inizia la battaglia pipino colpisce unn uomo selvaggio. cito testualmente:
"Allora Pipino vibrò un colpo verso l'alto, e la lama dell'Oversturia ornata con scritte penetrò attraversola pelle del nemico immergendosi nelle parti vitali: il sangue nero sgorgò abbondante. Egli oscillò e cadde come una roccia franata (il nemico ndLion) seppellendo coloro che gli stavano sotto. Oscutirà, fetore e dolore improvviso piombarono tutt'a un tratto su Pipino e la sua mente fu inghiottita da grandi tenebre.
<Così, finisce proprio come credevo>, dissero i suoi pensieri, e svanirono subito, ridendo prima di fuggire, perchè sembrava quasi allegro gettare via ogni dubbio, timore e turbamento. Ma mentre volava verso l'oblio, la sua mente udì delle voci, che sembravano gridare in un mondo etereo e lontano: <Arrivano le Aquile! Arrivano le Aquile!>
Per un attimo il pensiero di Pipino esitò <Bilbo!>, disse. <Ma no! Accadeva nella sua storia, e adesso è finita. Addio!>. E la sua mente volò via ed i suoi più non videro."
Quando lo lessi quasi piansi, adoro il modo di raccontare la morte da parte di Tolkien. Adesso, mi sorge un dubbio. Quando dice "ed i suoi occhi più non videro", siriferisce al fatto che svenì, o che non videro più causa morte? il dubbio sorge perchè nel capitolo dei Campi di Cormallen Pipino è vivo e vegeto. dite la vostra, e approfittiamo del fatto che stiamo parlando di un ottimo libro, un pò screditato dal film!
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