L'evoluzione dei videogiochi... è un pensiero che mi frulla in testa ultimamente... con le possibilità offerte dalla potenza di calcolo sempre più incredibile dei calcolatori futuri, dove andranno a parare i rappresentati del nostro passatempo preferito? :9
Ma soprattutto... dove VOGLIAMO che vadano a parare?
Una volta un videogame era solo un modo per divertirsi o per passare del tempo; si giocava ad arkanoid per svagarsi, e ad out run per tenere in mano un volante.
Non si chiedeva ai videogames nulla più di questo: divertimento, relax, e al massimo un brivido di soddisfazione dopo aver passato un punto particolarmente difficile.
Non ci si sarebbe mai aspettati che un videogioco potesse farci emozionare, provare rabbia, dolore, o commozione... che un videogioco potesse farci pensare, riflettere, e crescere.
I videogiochi si sono avvicinati e si stanno avvicinando sempre più ad altri tipi di media... ma che dico, ad altri tipi di arte ) ci guerderanno storto se parliamo di Max Payne come se parlassimo di un romanzo d'autore o di un film con 10 oscar. Saremmo da manicomio, forse... eppure, questo e moltri altri videogiochi si avvicinano molto a una concezione di videogame più vicina al cinema e al libro che non al "gioco" stesso.
E in futuro, come procederanno le cose? come volete che procedano? preferireste che i videogames mantengano la loro impostazione arcade o che cerchino di narrare in modo credibile una storia, con tutte le emozioni che essa può portarsi dietro?
Riflettevo molto anche sulla difficoltà di certi videogiochi; mi chiedo che senso abbia fare un gioco difficile: renderlo longevo?
questo aveva senso ai tempi di space invaders, ma oggigiorno regge ancora come ragionamento?
Credo che troverei più piacevole se un gioco come Soldier of Fortune II avesse avuto una trama più ricca e originale, piuttosto che limitarsi a farmi bestemmiare già al secondo livello (colombia); anche Return to Castle Wolfenstein, gran gioco, gran trama e sceneggiatura, bellissimi effetti speciali e ambientazioni... ma che senso ha fare livelli con parti che devo ripetere 5-6 volte per riuscire a finirle?
Capisco che "un soldato solo contro un esercito è per forza difficile!", ma è un'obiezione priva di efficacia dato che dal punto di vista "realismo" vale poco, un gioco in cui si prendono al volo i proiettili dei soldati nemici e li si uniscono automaticamente alle proprie munizioni, oppure un gioco in cui ci si becca un razzo in faccia e "la vita ci scende di 30", dovrebbe dimenticare la parola realismo.
Forse quello che non mi piace è proprio questo voler ibridare per forza diverse caratteristiche, "un po' realistico un po' no"... certo, ci permette di avere un'ottima via di mezzo tra la frustrazione di Operation Flashpoint e il vuoto totale di Serious Sam... ma allo stesso tempo mi lascia con l'amaro in bocca.
Preferirei un gioco con 100 livelli di difficoltà contenuta, piuttosto che con 30 ad alta difficoltà; certo per i programmatori è più facile e sbrigativo metterci qualche sprite armato in più nei livelli piuttosto che costruire nuove ambientazioni e postille alla trama...
Per concludere... ) che se siete arrivati a leggere fin qui siete già dei grandi... ) Cosa vogliamo dai giochi futuri?
Io vorrei più trama, più interattività, più emozioni, e meno frustrazione arcade... giochi come Max Payne o i Final Fantasy, che pur senza farci imprecare in continuazione per una parte particolarmente difficile, ci emozionano, ci fanno provare rabbia, dolore, felicità e ci trasportano in una sorta di universo parallelo solo loro...
Magari con la possibilità di evoluzioni diverse nella trama, a seconda delle scelte fatte dal giocatore, per elevarne la longevità...
Il bello è che tutto questo lo vorrei in un bizzarro genere, quello degli FPS, in cui cmq non dovrebbero mancare momenti di "strage arcade" a mitra spianato... però tutto ciò non dovrebbe essere frustrante, e dovrebbe essere accompagnato da una trama coinvolgente e più dinamica; come ha detto MicioMiao nel topic della violenza, basta con i finali scontati e i nemici chiari fin da subito... un po' di mistero, di dinamismo, di realismo (inteso come trama non ovvia) e di umanità in più... certo ci sono stati anche in passato (chi ha detto Resident Evil? uh, e Broken Sword?) dei giochi con una trama che si sviluppava parallelamente all'azione del giocatore, ma sono perle rare, ahimè...