Patti chiari per la Minardi

[J-ALEX]

- Casa Minardi: Monteiro in azione a Vallelunga - Casa Minardi: Un russo a Vallelunga - Casa Minardi: Cosworth anche nel 2005


Dopo l'annuncio choc della Ford che ufficializza il ritiro dalla scena della Formula 1 della Jaguar a partire dal 2005, il team di Faenza ha voluto precisare che c'è l'esistenza di un contratto con la Cosworth Racing per la fornitura dei motori per la prossima stagione e che va rispettato...



MILANO - La notizia era nell'aria già da qualche tempo, ma fa comunque male apprendere che nel 2005 un altro team della classe regina dei motori abbandonerà le corse, confermando i principali timori del gruppo capeggiato da Max Mosley.

La Ford ha annunciato le proprie intenzioni di ridimensionare tutte le sue attività sportive, a partire proprio dalla Formula 1. Rimane però ancora una speranza, anche se sottile, di veder sopravvivere la Jaguar: l'intervento di acquirenti che possano subentrare nei diritti e proseguire l'attività con un altro nome.

Il vicepresidente Richard Parry-Jones non nasconde infatti che ci siano diversi gruppi interessati all'acquisto del team dei 'Verdi', ma al momento non è possibile garantire che le trattative si concludano positivamente. 'Se andasse male, dovremmo prepararci allo scenario della chiusura totale della factory. Ma per il momento non ci vogliamo pensare'.

Va però sottolineato che la decisione presa dalla Casa automobilistica di Detroit coinvolge anche altre due squadre, Jordan e Minardi, a cui era stata promessa la fornitura dei motori per la stagione 2005.

Se la scuderia britannica non ha ancora proferito parola in merito, la risposta del team di Faenza non si è fatta attendere. La Cosworth Racing, posseduta dalla Ford, ha firmato un contratto per la fornitura dei motori per il 2005 e i patti vanno ora rispettati.

Paul Stoddart ha spiegato che la Minardi, nel corso degli anni, ha avuto il piacere di beneficiare di un lungo rapporto reciprocamente utile con Cosworth Racing e, alla luce dell'annuncio, la squadra lavorerà a stretto contatto con i rappresentanti della Cosworth per trovare una soluzione attuabile per quanto riguarda l'accordo di fornitura dei motori per la prossima stagione. Il presidente della scuderia si è detto fiducioso ed è convinto che si possa riuscire a raggiungere un accordo adeguato. 'A livello personale, tutti noi in Minardi siamo rattristati dalla notizia, ma capiamo pienamente quale sia la realtà economica per chi è coinvolto in questo sport, così com'è attualmente strutturato. I nostri migliori auguri vanno a tutto il personale interessato, molti dei quali oltre ad essere colleghi di lavoro sono amici (si parla di un esubero di circa 1000 dipendenti, ndr'.

[Chimaeras]

Visti i risultati ottenuti in questi ultimi anni c'è ben poco da essere contenti...

[J-ALEX]

Visti i risultati ottenuti in questi ultimi anni c'è ben poco da essere contenti...

cuoto

[Lee]

La nostra scuderia ha ottenuto dei risultati con una macchina che molte garanzie non può offrire,quindi non mi sembra giusto criticarla così...

[livio749]

La nostra scuderia ha ottenuto dei risultati con una macchina che molte garanzie non può offrire,quindi non mi sembra giusto criticarla così...

quoto.personalmente la minardi come macchina mi piace,nonostante le sconfitte corre sempre,così come fece l'arrrows(ancehe se poi si è ritirata) o altre squadre.Senza di loro,la f1 sarebbe davverio una palla(chi ha detto che non lo è già)?

[Raziel88]

tanto la minardi fa schifo cosa gli conviene restare in F1, arriva sempre ultima.

[Arkantos]

tanto la minardi fa schifo cosa gli conviene restare in F1, arriva sempre ultima.

Quoto. Anche se questo mi pare che valga per tutte le squadre!!!

[Lee]

Non capite nulla proprio... Voi le avreste le palle di guidare una macchina ben sapendo di non potere avere garanzie ne pretese? Ci sono piloti come quelli della Minardi che hanno le palle di farlo... E i meccanici hanno le palle di sbattersi... E tutti coloro che collaborano con la Minardi hanno le palle di sbattersi pur sapendo di non potere sperare chissà che