Vi devo raccontare un episodio che mi è successo ieri.
Stavo guardando la tv nel primo pomeriggio, quando all'improvviso suona il telefono. Vedo sul display che il numero appartiene ad un cliente di mio padre (mio padre fa il programmatore e tecnico informatico). Di questo cliente già me ne aveva già parlato, e sapevo che era ammalato di qualche cosa, ma non ricordavo cosa. Comunque, rispondo e dico "Pronto?" e mi risponde "Shchchch auhcahcuhahc ....stini" Io rimango così Avevo capito solo la parte finale, cioè il suo cognome, che finisce appunto per "stini", allora gli dico "Ah buongiorno, cosa desidera?" Lui "Ahuahuh achahuchchahchc hu Carlo" Rimango ancora sbigottito, ma riesco a capire dalla parola Carlo (nome di mio papà) che lo stava cercando. Allora dico "E' andato in ufficio, provi a chiamarlo la" lui mi dice "Ahcuuhuhchuahuc huhauahchchu nhonh lo trovo" Intuisco che non lo ho trovato. Allora gli dico di provare sul suo cellulare, poi lu mi dice nuovamente qualche cosa, stavolta totalmente incomprensibile, rimango in silenzio e dopo qualche interminabile secondo mette giù. Sono rimasto così e così
Alla sera quando è tornato mio papà, gli ho raccontato la cosa e lui mi ha spiegato che questo suo cliente è malato di Parkinson, e per questo parlava in quella maniera, farfugliava, metteva la lingua tra i denti, insomma, venivano fuori parole quasi del tutto incomprensibili. Mi ha detto che questo suo cliente, è un grande fotografo, anzi, era un grande fotografo. E' stato presidente dell'associazione di fotografia nella mia regione per molti anni, e la fotografia è la sua vita. Questo signore ama scansionare le sue innumerevoli foto, e con queste fa delle presentazioni in Power Point. Spesso e volentieri chiama mio padre per problemi banali. Per esempio, questo qua fa tanti collegamenti sul desktop, delle sue presentazioni e dei suoi file, ma poverino, fa molto fatica, perchè ha detto che muove la mano in una maniera impressionate, a destra e a sinistra per un angolo di 180°. E, come sapete, sotto "Crea collegamento" c'è "Elimina", e quindi spessissimo elimina i file, e quindi chiama mio padre per aiuto. Purtroppo mio padre poco o nulla può fare, va da lui, recupera i file, ma accade sempre, non c'è rimedio.
Il mouse diventa quasi impossibile utilizzarlo.
Non può usare programmi con i comandi vocali, perchè anche la voce "vibra", e si capisce gran poco di quello che dice. Insomma, si deve adattare.
Ha detto mio padre, che poi, quando sta seduto sulla sedia, muove anche le gambe in maniera vistosa, a destra e a sinistra, anche queste coprono un angolo di rotazione impressionante. Ha detto, che quando qualche tempo fa, teneva ancora delle conferenze sulla fotografia, faceva fatica a stare fermo sul palco, a parlare nel microfono. Da qualche settimana, la voce è peggiorata tantissimo, e quindi non può più tenere conferenze.
Ha detto, che quando cammina si deve sempre appoggiare a qualcosa, e continua a zigzagare.
Ascoltando mio padre, mi sono commosso parecchio, questa persona mi ha fatto una pena immensa. E' sempre stata una persona umile e modesta, ha chiesto gran poco dalla vita. Adesso che è vecchio (circa 70 anni), voleva dedicarsi a fare presentazioni al computer, ma da qualche settimana, non riesce più neanche a fare quello. Mi sono chiesto come fa a dormire, visto che si agita in maniera impressionante. Purtroppo come si sa, il Parkinson è incurabile, e porta anche alla morte. Questo signore, è entrato adesso in una fase davvero critica, si ipotizza l'ultima.
Insomma, mi rendo conto che avere questa malattia sia davvero bruttissimo, e ripeto che mi ha fatto davvero tanta pena questo signore.
Questo, scusate, è un mio piccolo sfogo, e volevo sapere la vostra opinione, su questo triste episodio, e sulla malattia in generale, ultime novità dalla ricerca, oppure se anche voi conoscete gente che ha contratto questo morbo.
Spero che questo episodio, faccia riflettere molte persone, e vorrei far capire, che tutti noi possiamo ritenerci fortunati, e che c'è gente messa molto peggio di noi. Io stesso, spesso mi lamento, esclamando "ma sono troppo sfortunato" oppure "non me ne va mai bene una", ma mi rendo conto nei momenti di riflessioni, che sono frasi totalmente sbagliate, ipocrite ed egoiste. Dopo quello che è successo ieri, mi sono reso ulteriormente conto, che sono davvero un ragazzino fortunato. Ma allo stesso tempo mi sono spaventato, perchè chi mi assicura, che magari tra 30 anni non mi spunta il Parkinson? Sinceramente, non vorrei finire nella stessa situazione di quel signore, e come lui, di altre migliaia di persone ammalate nel mondo.