El Gugliauser
Nuova richiesta di archiviazione
per l'affare Telekom Serbia
ROMA - Un'altra richiesta di archiviazione nell'inchiesta sulle presunte tangenti collegate all'acquisto di Telekom Serbia da parte di Telecom Italia nel '97 quando era al governo l'Ulivo. Questa volta è la procura di Roma a sostenere che non bisogna procedere contro Lamberto Dini (l'allora ministro degli Esteri), Romano Prodi (premier) e Piero Fassino (Commercio estero) per essersi rifiutati di deporre davanti alla commissione parlamentare d'inchiesta. I tre leader politici erano stati indagati nello scorso aprile per oltraggio a un corpo politico.
La richiesta di archiviazione è stata firmata dal procuratore Giovanni Ferrara, dall'aggiunto Carlo Figliolia e dal sostituto Salvatore Vitello. Le motivazioni alla base della richiesta di archiviazione, composta da quattro pagine, restano riservate, ma uno degli elementi che ha spinto i pm a non procedere sarebbero il ruolo e le mansioni parlamentari che i tre rivestono.
I nomi di Dini, Prodi e Fassino erano finiti nel registro degli indagati in seguito ad un esposto presentato in procura dalla stessa commissione di inchiesta. In particolare, l'organo parlamentare di palazzo San Macuto aveva configurato il rifiuto dei tre a presentarsi davanti ai componenti dell'istituto un "intollerabile vilipendio dell'istituzione e dei singoli commissari".
Tra l'altro, riferendosi alla lettera con la quale Dini aveva motivato la sua assenza, la Commissione aveva giudicato "gravi" le affermazioni "che osano rappresentare l'organismo istituzionale come insediamento di favoreggiatori e di soggetti inquisiti".
L'inchiesta aveva già subito una dura battuta d'arresto quando la procura di Torino aveva chiesto per due volte l'archiviazione delle indagini
Allora, chi glie lo va a gridare"Fatti processare" a Dini, Prodi e Fassino? I paladini della giustizia che vorrebbero vedere Berlusconi sul patibolo, non si fanno sentire questa volta?