La federazione internazionale dell'industria fonografica (LFPI) ha preparato 459 denunce penali e civili contro alcuni dei più prolifici scambisti musicali, in Gran Bretagna, Francia e Austria, con una seconda ondata di denunce in Germania, Italia e Danimarca. In Italia, la Guardia di Finanza ha denunciato penalmente sette persone in varie localita per violazione della legge sul diritto d'autore. Si tratta sia di soggetti attivi nel diffondere sulle reti p2p (peer-to-peer) materiale illecito in grande quantita tramite il proprio pc, sia di gestori di server Openap e Edonkey. I denunciati, se dichiarati colpevoli rischiano una multa da 2500 a 15000 euro. Le denunce sono state sporte per conto dei principali marchi musicali, tra cui Emi, Warner Music e Universal Music. Piuttosto che colpire la gente che semplicemente scarica le canzoni pe proprio uso le denunce mirano agli "uploaders" o coloro che scambiano collezioni musicali per altri, creando il mercato della musica gratuita. L'industria musicale ha annunciato denunce contro 5700 persone negli stati uniti dal settembre 2003 e 650 in Europa dal marzo di quest'anno.
Ma le denunce non sembrano scoraggiare gli Italiani. Degli oltre 17 milioni che utilizzano internet, il 7,6% (oltre 3,8 milioni) scarica musica senza pagare. Il 3,9% degli italiani (oltre 1,9 milioni) sono disposti ad acquistare musica da siti legali; la percentuale sale al 17,6% se si considerano solo coloro che scaricano abitualmente: Lo rivela un sondaggio condotto da ACNielsenCRA per la Federazione contro la Pirateria Musicale. Secondo la ricerca si scarica senza pagare sopratutto dai computer di scuole, università e uffici, mentre diminuisce il download dalle abitazioni private. Il 56% di chi abitualmente scarica musica dichiara che in futuro continuerà a farlo. La percentuale però è in calo rispetto al passato: nel dicembre 2003 era 67,5