Ciao a tutti, vorrei parlare di una questione già tanto discussa in passato ma della quale, a mio giudizio, non si è mai trovato una soluzione soddisfacente: quella dei voti. Mi rendo conto benissimo che i voti non sono tutto e che c'è sempre una recensione prima, ma dato che comunque fanno parte del modello di valutazione del gioco, perché non renderlo più, diciamo così, "malleabile"?''
Detto ciò, prendo come esempio un gioco recensito da Gmc questo mese: Half Life 2. Il gioco, secondo Carlo Barone, avrebbe meritato un 10, ma è stato "costretto" a mettere un 9 per rimanere con questa idea che il 10 bisognerebbe darlo al gioco perfetto. Idea che, a mio parere, è quantomeno errata. Il sistema di valutazione utilizzato oggi come oggi da gmc è un sistema di valutazione assoluto, sistema che non permette di assegnare un 10 perché è impossibile per un gioco raggiungere tale livello. Quello che io propongo è di utilizzare un sistema di valutazione relativo. In pratica: uscito Doom3, è stato giusto che per la grafica abbia preso 10, giusto perché, fino a quel momento, il gioco aveva la grafica più bella mai apparsa su computer (e forse ancora ora). E lo stesso discorso si può fare con la giocabilità di half life: gli è stato assegnato 10 perché per il momento è il gioco più "giocabile" (scusate il gioco di parole) mai uscito (nell'ambito degli fps, naturalmente). Ed allora perché non adottare questo ragionamento anche per il voto finale? Se half life è il gioco più bello mai uscito prima d'ora nell'ambito degli fps, allora è giusto che prenda un bel 10 pieno e venga messo una spanna sopra gli altri. Perché di giochi che hanno preso 9 su gmc, diciamocelo, molti non credo siano lontanamente paragonabili ad HL2 (almeno questo capisco dall'enfasi della recensione, dato che non posso giocarci). E se questo si capisce nella recensione, non si capisce però nel voto, dato che è lo stesso. Distinzione, dunque. Senza lasciare il voto massimo per un gioco che mai verrà creato.