[STORIA] Il cavaliere e il ladro. Topic schifosamente lungo. :P

[Robert Blanc]

c'ho capiuto poco sinceramente
fa troppo silmarillion

Che lingua è ?

[Monkey Rufy]

bello! qua e là c'è qualche ripetizione, ma nulla di grave
"ser" si scrive "sir" credo...
I nomi sono un po' complicati, a volte ho perso il filo...
ottimo lavoro!
quando arriva il secondo?????

no no si scrive proprio ser ^^
Grazie di averla letta. Ora mi metto a scrivere il secondo.

Comunque Silmarillion è scritto bene


ps: evitate commenti superflui.
pps: Ma cappio robert ma perchè non ti apri un thread tuo? Questo non è il topic "postate qui le vostre storie", e che diamine... -_-

[Robert Blanc]

no no si scrive proprio ser ^^
Grazie di averla letta. Ora mi metto a scrivere il secondo.

Comunque Silmarillion è scritto bene


ps: evitate commenti superflui.
pps: Ma cappio robert ma perchè non ti apri un thread tuo? Questo non è il topic "postate qui le vostre storie", e che diamine... -_-

fino a prova contraria,su questo thread ci posso scrivere pure io ...

[Zahk]

robert, credo che monkey abbia ragione
in fondo lui voleva aprire un thread per la sua storia, non per la tua

[Monkey Rufy]

robert, credo che monkey abbia ragione
in fondo lui voleva aprire un thread per la sua storia, non per la tua

grazie Zahk. In ogni caso ho quasi terminato il capitolo due. Stasera o al massimo domani lo posto. Devo rileggerlo e correggere gli eventuali errori.

[Zahk]

Di niente. Reagirei allo stesso modo in una simile occasione. O forse piu maleducatamente.

edit: attendo ansioso

[WarriorXP]

fino a prova contraria,su questo thread ci posso scrivere pure io ...

Robert, non é carino intestardirsi in questo modo quando non si hanno nemmeno tutte le ragioni.
Monkey ha aperto il thread espressamente per il suo racconto, é implicito (ove non indicato) che altri racconti non sono graditi...

[Monkey Rufy]

CAPITOLO 2
Il giovane non iniziò nemmeno a parlare che venne interrotto da un boato spaventoso. La pioggia intanto si era fatta più
pressante e il vento cresceva in maniera spropositata. "Questa non è un temporale qualunque." <<Non c'e' tempo..>> esclamò
il cavaliere. <<La tua esecuzione avverrà qui e subito>> ma appena l'ebbe detto ci ripensò. "Sarà una cosa orribile. La
punta della lama potrebbe essere deviata dal vento. Dovrò colpire più volte, infliggendo a costui una morte estremamente dolorosa. Inoltre il
sangue schizzerà ovunque e sarò sporcato più di quanto possa volere....". Arthur si guardò intorno, poi alzò il ragazzo da
terra, gli puntò la spada contro e, tenendo salda la presa sul suo polso, disse <<Ora seguimi>>. Nicolas rise, poi eslamò con
la sua deridente vocina fastidiosa <<Cos'e', hai pietà di un mostriciattolo come me? Non mi uccidi più? ...ser?>>. Arthur lo
guardò bene in faccia e, senza volerlo, mostrò un volto pieno di disgusto. <<Ascolta queste mie parole, Nicolas. Io
*ti ucciderò*. Potresti provare a riempirmi la testa di preghiere e lacrime, ma io non ascolterò. Oppure puoi provare di nuovo
a fuggire, liberandoti miracolosamente dalla mia presa. Un'ipotesi difficilmente realizzabile, ma sappi che ti cercherò,
ovunque tu vada, e infine porterò a termine quest'esecuzione. Ora cammina>>. Quando terminò, il ragazzo non rideva, nè
sogghignava. Aveva gli occhi dritti al suolo, e disse debolmente <<L'hai promesso. Sei un maledetto>>.
Camminarono per circa cinque minuti. Di tanto in tanto Arthur si guardava alle spalle, lì dove si trovava lo sbarramento 1.
"Tornare indietro sarebbe stato troppo lungo. La bufera si abbatterà fra pochissimo tempo in tutta la sua potenza."
Piuttosto arrivarono ad una costruzione che si allungava verso l'alto per una ventina di metri. "Il Corvo, la più vecchia
torre della regione verde... Gli alberi non dovevano essere così fitti quando venne edificata. Oggi come vedetta serve ben poco". Il piano

superiore era crollato su sè stesso, notò Arthur, e questo diminuiva l'altezza totale dell'avamposto.
<<Cosa sarebbe?>> domandò lo stupratore. Arthur posò la spada a terra, aprì la pesante porta di ferro con la mano libera, e
spinse il giovane all'interno. Il rumore della pioggia filtrava debolmente tra i grigi mattoni che componevano la struttura.
Prese la spada e chiuse con un tonfo sordo la porta alle sue spalle.
<<Qui possiamo aspettare che la tempesta passi, ser?>> Domandò il giovane.
<<No.>> Disse glaciale Arthur <<Qui aspetterò io. Tu non uscirai mai da questa torre, stupratore.
<<Dunque, dimmi perchè hai inutilmente provato a fuggire>>.
<<Perchè dovrei dirtelo? E per qualche motivo dovrebbe interessarti?>>.
<<Mi compiace conoscere cosa passa nella mente dei dementi>>.
Il vento ululò furibondo al di fuori della costruzione. un lampo, e poi un tuono. Nicolas Lannior si spinse sul muro,
lasciandosi cadere pesantemente per terra.
<<Hai mai pensato di valere davvero qualcosa? Credi davvero che qualunque uomo possa modificare il destino, cavaliere? Io ci credo.>>
Arthur si guardò attorno, lisciandosi i suoi folti baffi bianchi. <<Continua.>> disse.
<<Vedi, cavaliere... ci sono alcuni momenti nella nostra vita in cui il destino ci offre delle opportunità. Non sto parlando
di secondi. Sto parlando di *attimi*. Istanti, momenti durante i quali la nostra vita può cambiare, influenzando quella di
molte altre persone. Di un popolo, di una razza. Non mi riferisco al mio primo tentativo di fugra. Quello fu un gesto disperato, lo ammetto. Ma
in ogni caso sapevo che al massimo mi avrebbero fermato, non ucciso a sangue freddo. Così hanno fatto.
<<La seconda volta però fu diverso>>. Il ragazzo parlava ora lentamente, come se stesse rivelando un segreto mortale...
<<La guardia alla mia destra rideva, quella a sinistra stava osservando ammirata l'esercito. E allora il destino mi sfiorò, sussurrandomi
parole all'orecchio. E seppi che potevo vivere ancora. Se avessi aspettato un altro mezzo secondo, era probabile che questa
opportunità se ne andasse. Tutte combinazioni di fattori, combinazioni perfette studiate dall'essenza stessa della vita.
Ecco, io ho colto l'opportunità che mi ha offerto il destino. Ho preso la spada e ho tagliato la testa della morte, scegliendo una via

alternativa...>>.
<<Davvero credi di essere sfuggito alla morte?>> domandò infine il cavaliere, a metà tra il divertito e l'annoiato.
<<Si, ser>> rispose lentamente il giovane. <<Almeno fin quando non avrò cambiato qualcosa in questo mondo. Qualcosa di microscopico o di

enorme...>>.
Arthur lo fissò, poi saldando la presa sulla spada
esclamò <<Mi spiace per te, stupratore, ma ti stai sbagliando. Eccola qui, la falce della morte, e sta calando sul di te!>> Detto questo,
Arthur sferrò la spada verso la gola dell'uomo. <<Aspetta!>> urlo veloce il giovane. Se fosse stato cieco, Arthur l'avrebbe scambiato
per una fanciulla. Una tremenda fanciulla, certo... <<Hai... mai...>> Disse Nicolas notando che la spada aveva arrestato il
suo corso micidiale... <<...mai pensato di essere completamente inutile in questo mondo? Rispondi, ser...>>.
Non rispose subito. Ci pensò sopra per molto tempo, il cavaliere, fin quando non trovò una risposta corretta, che esponeva la
verità esprimendola in termini almeno vantaggiosi. <<Chi di noi non è inutile, stupratore? Quali sono davvero le persone che possono

cambiare il mondo? Tu? Io? Non farmi ridere, idiota. La tua filosofia è una enorme cavolata. Uno sputo svergognato a tutte le religioni
che hanno formato la nostra equilibrata società. Ora ti spiego: i lord pensano, gli ufficiali ordinano, i soldati eseguono e il popolo
produce. Questo è tutto. Se non sei sul gradino più alto non sei destinato a fare nessun cambiamento eccezionale. Non sei destinato
a fare assolutamente nulla.>> Arthur fece una pausa, come per enfatizzare le sue parole. <<Se non sei un lord non sei nessuno.>>
disse il cavaliere, e intando constatava quanto le sue parole fossero vuote, ma terribili. "Sono condannato", pensò.
Dall'esterno giunse un vento agghiacciante, che, passando dalle rocce consunte, ricreava le urla di uomini che venivano trucidati
in lontananza. Ad Arthur si accapponò la pelle. "Che tempo nefasto che ha scelto questo giovane stupratore per morire" disse fra se e se il

cavaliere, ma già non era troppo convinto.
<<Se davvero questo è il tuo pensiero, ser>> disse Nicolas <<Esegui la tua sentenza e continua a vivere nel mondo crudele che
quelli come te si sono creati. Crogiolati nel fango che ti butti addosso, mastica l'osso che ti sei messo in bocca e che ti
impedisce di parlare... continua a morire nel modo più lento e doloroso possibile.>>
Sembrava incredibile, ma Arthur fu scosso da quelle ultime parole, perchè erano tutte eccezionalmente *reali*.
<<Hai mutilato e violentato una donna, lasciando la sua innocente carcassa in balia delle bestie...>>.
<<E' probabile che tu farai di peggio>>. A questo punto Arthur fu tentato di premere la lama sulla gola del ragazzo, ma non lo fece.
In realtà una parte di lui voleva credere che lo stupratore avesse ragione. -Arthur Voyiagher non può essere completamente
inutile in questo mondo-, era ciò che pensava. E più ci pensava, più si rendeva conto di una cosa. Se, davvero, volesse avere
qualche speranza di compiere qualche impresa eccezionale, era moralmente costretto a risparmiare il giovane. Doveva rendere effettiva la sua
filosofia, fare in modo che la morte cambiasse direzione. Almeno per il momento, farle prendere una strada più lunga, fino a quando...
"Fino a quando non sarà successo qualcosa". Pensò infine, semplicemente. "Se lui ha avuto dal destino una opportunità, posso
averla anche io...". E in quel momento il destino vestiva le vetuste membra di Ser Arthur Voyiagher, ufficiale della terra verde, chiamato a

ricoprire il ruolo di guardia dello sbarramento 1. Arthur Voyiagher, cui cognome veniva ricordato solo dai suoi uomini, e il nome nemmeno dalla
metà di essi. "Bene" pensò, e <<Bene.>> disse. Si sedette vicino allo stupratore e rimase lì, immobile, fin quando la tempesta non passò.

L'aria era ancora fredda, gli alberi grondavano gocce dalla foglia più piccola a quella più grande. <<Ora seguimi>> disse Arthur gelido,
tenendo per il polso il suo prigioniero e spronandolo con la spada. <<Che hai intenzione di fare, ser?>> Sibilò Nicolas. <<Vuoi portarmi da

loro? Vuoi tagliarmi la testa dietro la barriera?>>.
<<Taci. Non posso tornare indietro e dire che non ho intenzione di ucciderti. Sarebbe diserzione, e mi rinchiuderebbero in una cella appena

migliore della tua. Devo solo controllare una cosa>>. Concluse Arthur.

Quando tornarono nei pressi dello sbarramento 1 il cavaliere iniziò a provare una sensazione spiacevole. "Qualcosa non và", pensò. E in effetti
era così: Da est non proveniva nessun suono. "Nulla. Nulla che lasci presagire presenza di esseri umani da qui a qualche miglio...".
Si decise a controllare cosa fosse successo. Quando filmante arrivò, ciò che vide gli piacque davvero poco. Il giovane al suo fianco
si agitò convulsamente, come se ciò che aveva di fronte lo rendesse demente. Si accascio al suolo e iniziò a sbattere la testa per terra, una

volta, due volte, cento volte. "E'... incredibile". Arthur si inginocchiò incredulo.
Davanti a loro c'era una piramide di cadaveri rozzamente decapitati. Al di sotto, un vero e proprio lago di sangue. La maggior parte di
loro erano uomini grossi e tozzi, vestiti con pesanti pelli di orso del nord. Tra loro, però, Arthur riconobbe i suoi uomini, ed emise
un urlo così profondo da spezzare in due il cuore della terra.

-fine secondo capitolo-

[Alucard]

Monkey veramente bello!!! mi è piaciuto molto


complimenti anche a Robert Blanc che ha scritto anche lui un testo molto bello

[Monkey Rufy]

grazie alucard
a quanto pare qualche mod è intervenuto (sotto mia richiesta)

[Zahk]

dammi un po'...

[Morto_che_cammina]

Ragazzi che ne dite di una prorposta????

che ne dite se ognuno di noi su un topic ufficiale mettesse i suoi racconti che poi noi stessi valuteremo???i racocnti posso avere qualsiasi trama!

che ne dite?

[Italiano medio]

non per fare storie, ma questo è il mio topic. Chi ti ha dato il permesso?

?????

cmq dove trovi tutta questa voglia di scrivere non lo capirò mai...

[Robert Blanc]

grazie alucard
a quanto pare qualche mod è intervenuto (sotto mia richiesta)

Cazzate,l'ho cancellato io per farti contento ...

[Monkey Rufy]

Cazzate,l'ho cancellato io per farti contento ...

grazie, ma vedi di essere un pò più rispettoso...

cmq dove trovi tutta questa voglia di scrivere non lo capirò mai...

ho un mondo già preparato, una storiografia perfetta e una geografia delineata nei minimi particolari. Tutto ciò che devo fare è trovare idee e inserirli nel microcosmo che ho creato. Le idee di solito mi vengono per caso. L'inizio e la fine di questa storia (che nella mia mente ho già completato) sono nati per primi, per puro caso. Sapevo già alcune parti essenziali, altre le ho studiate con attenzione fino a trovare un risultato ottimale.

Ragazzi che ne dite di una prorposta????

che ne dite se ognuno di noi su un topic ufficiale mettesse i suoi racconti che poi noi stessi valuteremo???i racocnti posso avere qualsiasi trama!

che ne dite?

preferisco avere un topic personale ^^"

dammi un po'...

fai con comodo