Videogiochi: personal feedback
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Discussione: Videogiochi: personal feedback

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  1. #1
    Utente L'avatar di aio
    Registrato il
    10-04
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    100

    Videogiochi: personal feedback

    Videogiochi è un progetto coraggioso.
    E' diretto da chi milita da anni nelle riviste specializzate,
    da chi grazie all'esperienza ha capito che il videogioco non è una semplice macchina: è un media.
    Anzi, è un UMO (Unidentified Media Object ), visto che il senso comune ancora non riesce a collocarlo, a etichettarlo, se non con luoghi comuni o estremismi.

    E' una rivista di èlite: alcuni riferimenti sono accessibili soltanto da chi possiede una cultura videoludica (per molti ancora un ridicolo ossimoro) superiore alla media.
    E' un bene o un male?
    Non saprei: il mio p.d.v. sarebbe di non annidarsi troppo tra "pochi eletti", ma aprirsi al maggior numero di persone, non creando compromessi, come ho letto in un editoriale, ma proponendosi in maniera meno fredda e più diretta.

    La rivista che non c'era:
    Era ora che qualcuno parlasse di Videogiochi E PERSONE.
    Di chi crea i VG, di chi li gioca.
    Cosa che alla magiorparte dei gamers non può freagare di meno.
    Una volta un fan di Resident Evil scrisse su un forum ("la lettera del tizio che inventato il gioco, perdonatemi se non mi viene il nome").
    E' come parlare di Dawn of the Dead e non ricordarsi il nome di Romero.
    Grave? Non proprio: il VG non è considerato al livello del cinema.
    Peccato Resident Evil di Paul Anderson susciti meno angoscia di una sessione di 10 minuti a Resident Evil '96 su PSone.

    L'INTERATTIVITA': facciamo leva su questo cardine attorno al quale ruota l'intero e autentico media.
    Se la fotografia ha portato l'immagine,
    il cinema le immagini in movimento,
    i VG hanno portato l'interattività con le immagini in movimento.

    And now, espongo le mie considerazioni generali sulla rivista:
    ricordatevi che è semplicemente un personalissimo feedback, senza alcuna pretesa di avere torto o ragione.
    So benissimo che state lottando contro tempo, denaro, spazio e imprevisti di ogni genere: nel frattempo vi auguro sempre più successo e riconoscimenti, ve li meritate soltanto per l'ideazione del progetto!

    DESIGN
    -pro:Il design è sobrio, colpisce a prima vista: la rilegatura fa colpo, così come la generale impostazione delle varie sezioni.

    -contro: Davvero piccolino il carattere...
    Per guadagnare spazio si potrebbe evitare di proprorre foto gigante + titolo su 2 pagine (bellissima da vedere, x carità), semplicemente riducendo a 1 pagina.
    Il caso più eclatante riguarda lo special ALien vs Predator: un facehugger (volutamente) poco definito che occupa le intere due pagine.
    Magari conservando la dimensione del carattere basterebbe spaziare di tanto in tanto, nelle recensioni il testo è totalmente incolonnato e risalta poco.

    STILE
    -pro: ho trovato interessantissimi alcuni servizi a sfondo "sociologico" (ad es. "Oriente VS Occidente"),

    contro: per quanto riguarda le recensioni si sente un po' la mancanza di qualcosa in più:
    non mi riferisco a box di voti in percentuale, ma magari a sezioni che presentano degli aspetti strettamente connessi alla realizzazione del gioco, di chi l'ha creato, le fonti che l'hanno ispirato...
    Sempre intellettuale, ma dannatamente accattivante.

    IN GENERALE

    Videogiochi è una rivista che si distingue dalle altre principalmente per target:
    sarebbe bello riuscire a creare un'impostazione che attiri le diverse fasce d'utenza, ma che non tradisca "i principi" sulla quale si fonda.

    Per fare ciò, mi discosterei dalla freddezza tecnica per mettere in primo piano le persone: interviste non solo a game designers, ma perchè no, anche servizi sul videogamer della strada, sulle varie tipologie di videogamer, su esperienze particolari, dall'early adopter al retrogamer, insomma:
    far vedere che i videogiocatori esistono, e che unendosi formano una comunità di appassionati: appassionati a un nuovo, fantastico mezzo di comunicazione interattivo.
    Ritrovare un po' quella verve tra serietà e ironia che contraddistinse riviste estinte del calibro di Game POwer (che la reda di VG conosce benissimo, vero, Andrea "MADOC" Minini Saldini?? )

    Ma forse in questo caso la rivista si chiamerebbe "videogiocatori"...

    COmplimenti a tutta la reda!
    Forza Videogiochi!!

  2. #2
    Utente
    Registrato il
    09-03
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    153
    Grazie per il prezioso (e brillante) feedback Aio. Davvero costruttivo, stimolante e pure ordinato nell'esposizione.

  3. #3
    Utente L'avatar di Marpo
    Registrato il
    03-04
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    Roma
    Messaggi
    51
    Videogiochi piace moltissimo anche a me,ma qualcuno sà dirmi quanto viene tradotto da The Edge e quanto è farina del nostro italico sacco?

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