Tutti sappiamo cosa sta succedendo in questi giorni in Ucraina dopo le elezioni presidenziali.
Cerco di riorganizzare un po' i fatti che sono successi e che stanno tuttora succedenda in un paese dove regna il caos politico e istituzionale.
22 novembre
Rivolta in Ucraina dopo il ballottaggio per le elezioni presidenziali di domenica che hanno visto la vittoria del candidato legato a Mosca il premier uscente Victor Yanukovich. L'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) ha detto che il voto non risponde alla norme democratiche. L'Osce aveva già detto la stessa cosa in occasione del primo turno lo scorso 31 ottobre. Da Mosca intanto è arrivato l'imprimatur alla contestata vittoria di Yanukovic. Il presidente Vladimir Putin si è congratulato con il premier uscente per il trionfo elettorale.
RIVOLTA NELLE PRINCIPALI CITTA' - Ma quel che più conta è che la rivolta contro l'esito elettorale si sta cominciando a diffondere nel Paese. Il Consiglio comunale di Kiev, capitale dell'Ucraina, rifiuta di riconoscere validi i risultati del secondo turno delle presidenziali in Ucraina, svoltesi lunedì, ed ha chiesto al Parlamento di non convalidarle. Prima ancora di Kiev le due principali città dell'Ucraina occidentale, Leopoli e Ivano- Frankovsk, avevano entrambe riconosciuto in Viktor Yushenko il presidente «legalmente eletto» malgrado la commissione elettorale centrale abbia assegnato molti più voti (e quindi la vittoria) a Viktor Yanukovic. Leopoli e Ivano-Frankovsk (800.000 abitanti la prima, 230.000 la seconda) sono roccaforti del filo-occidentale Yushenko, mentre il filo-russo Yanukovic ha raccolto voti sopratutto nel sud e nell'est del paese. Il consiglio comunale di Leopoli è stato il primo a ribellarsi alla prospettiva di una vittoria di Yanukovic e ha messo in chiaro che ha deciso di «obbedire agli ordini» di Yushenko. Una situazione di caos che potrebbe degenerare e che ha spinto le forze di sicurezza ucraine ad annunciare di essere pronte a reprimere «prontamente e con fermezza» qualsiasi azione contraria alla legge.
IL VOTO - Dopo lo scrutinio di tutte le schede votate, il primo ministro Viktor Yanukovich, sostenuto dal presidente russo Vladimir Putin, si è proclamato vincitore con il 49,42% delle preferenze.
Lo sconfitto, Viktor Yushchenko, appoggiato da Unione europea e Usa, dato per vincente con il 54% negli exit poll, ma che avrebbe raccolto circa il 47%, ha accusato il premier di brogli e chiamato i propri sostenitori a manifestare finché non sia riconosciuta la sua vitttoria. Lunedì circa 100 mila persone si sono radunate nel centro della capitale ucraina Kiev per manifestare in favore di Yushchenko. «Stiamo lanciando un movimento organizzato di resistenza civile», ha detto Yushchenko. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Monde, Yushchenko sta invitando i suoi sostenitori ad occupare le strade «fino alla vittoria».
UE, PASSO SENZA PRECEDENTI - La situazione in Ucraina ha portato l'Unione europea ad un passo senza precedenti. L'Unione europea è «molto preoccupata» per i risultati dell'elezioni presidenziale in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro olandese agli esteri Bernard Bot, presidente di turno del Consiglio. «Siamo molto preoccupati per le notizie che ci arrivano sui risultati», ha detto Bot, in un incontro stampa a Bruxelles. «È molto importante che trasmettiamo nella maniera più chiara possibile l'inquietudine della Ue e quella di tutti gli Stati membri per i risultati delle elezioni», ha aggiunto. Tutti gli Stati membri dell'Unione convocheranno gli ambasciatori dell'Ucraina nei loro rispettivi Paesi per trasmettere loro questo messaggio di preoccupazione e chiedere a Kiev di «rivedere il processo elettorale e il suo risultato».
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