Questo e nientemeno è lo scopo di un progetto di ricerca che tra un anno scodellerà per conto del governo americano un sistemone capace, dicono alcuni scienziati, di capire se i terroristi usano le chat xchè capace di "interpretare" ciò che viene scritto nelle suddette, adottando modelli matematici e statistici che sappiano individuare i "ritmi" degli interventi, i tempi di risposta, il modo in cui i diversi utenti con i diversi nickname intervengono nelle chat, andando a caccia di parole chiave...
Monta la polemica, visto che, se poi si riesca a raggiungere gli obiettivi prestabiliti, naturalmente, è cosa tutta da dimostrare!
Solo negli Stati Uniti almeno 28 milioni di utenti hanno utilizzato almeno una volta un sistema di chat.
Lo strumento una volta predisposto verrà dunque offerto alle agenzie investigative del Governo statunitense, saranno loro a deciderne le modalità di impiego, senza alcun rispetto x le leggi sulla privacy, sebbene si tratti di "chat pubbliche"...