Sono operativi dallo scorso mese di dicembre, sulla base aerea di Amendola, i primi Uav (unmanned aerial vehicle) italiani, gli aerei senza pilota che la Difesa ha acquistato dalla statunitense General Atomic Aeronautical Systems per l'attività di sorveglianza e ricognizione.
Il Predator - programma interforze gestito dall'Aeronautica militare - è impiegato dal ricostituito 28° gruppo velivoli teleguidati, che prende i simboli e lo stemma dell'omonimo gruppo, soprannominato "Le Streghe", disciolto alcuni anni fa nell'ambito della ristrutturazione della Forza armata.
Alla fine di dicembre, con l'entrata in linea, il velivolo a controllo remoto è stato ufficialmente presentato alle alte autorità delle Forze armate che hanno assistito a un volo sulla base aerea di Amendola, in Puglia.
L'Aeronautica Militare Italiana - prima forza aerea in Europa a impiegare il Predator - attribuisce grande importanza alla nuova componente teleguidata, soprattutto per le capacità operative dirette alla sorveglianza del territorio e dei confini nazionali.
Da questo mese, inoltre, ci sarà il primo importante banco di prova a livello operativo per la nuova componente aerea con l'invio del velivolo in Iraq, dove il contingente italiano è impegnato nella operazione Antica Babilonia.
L'attività di monitoraggio della provincia irachena del Dhi Qar sotto il controllo italiano, che l'arrivo dei Predator potrà sensibilmente potenziare, assume ancora maggiore rilevanza alla luce delle prossime elezioni governative di fine gennaio in Iraq.
Il programma Predator, partito nel 2001, prevede una componente velivoli, una stazione di controllo a terra, l'assistenza tecnica iniziale e i corsi di addestramento basico per il personale navigante, gli operatori di sistema e i tecnici della manutenzione. Nello scorso anno personale militare ha preso parte a un programma di addestramento specifico negli Stati Uniti.
L'entrata in servizio in Italia di aeromobili a pilotaggio remoto ha messo in luce l'esigenza di una nuova normativa per l'utilizzo di questo tipo di velivoli. La legge che disciplina l'impiego degli Uav, predisposta dai tecnici dei ministeri della Difesa e dei Trasporti, è la n° 178 del 14 luglio 2004, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 21 luglio successivo.
Il documento tecnico-operativo, attuativo della legge, è stato sottoscritto dall'Aeronautica militare e dall'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile), in collaborazione con la Direzione generale armamenti aeronautici e l'Enav (Ente nazionale assistenza al volo) lo scorso mese di dicembre.
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Qui qualche filmato sugli UAV.
Qui qualche spiegazione tecnica e logistica sugli UAV.
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Credo personalmente che sia un notizia importante, che dimostri come la situazione dell'apparato bellico nostrano non sia poi così scandalosa, anzi, sempre pronta a nuove innovazioni. Difatti siamo la prima forza aerea europea dotata di velivoli UAV, sicuramente un grande prestigio. Vedremo come agiranno gli UAV in Iraq, offriranno certamente un buon supporto logistico alle nostre forze di terra.
Che ne pensate voi?