Ho già segnalato la mia amarezza su TFP, lo faccio anche qui. L'articolo dedicato a Dreamfall è infarcito sbeffeggiamenti al limiti dell'insulto nei confronti del suo prequel punta-e-clicca The Longest Journey, titolo che moltissimi appassionati di avventure grafiche, me compreso, considerano un capolavoro. Ovvio che Tørnquist e il suo team abbiano il diritto di promuovere il nuovo gioco, magari anche sputando sopra il proprio passato. Non mi è invece andato giù l'atteggiamento servile dell'anonimo articolista, che ha perfino dedicato un intero box alle "nefandezze" di TLJ.
Forse la redazione di Videogiochi non ne è al corrente, ma le avventure grafiche sono tutt'altro che scomparse da TLJ a oggi, continuano a uscire sul mercato e ad avvincere i giocatori di tutto il mondo, giocatori che probabilmente non rientrano nel target della rivista ma che non per questo meritano di essere trattati con sufficienza.