Ragazzi, ho un sogno: imparare a scrivere e pubblicare un libro. Mi è capitato spesso di mettermi a scrivere qualcosa, ma ora vorrei cominciare a scrivere qualcosa di serio... Si dia il caso che, nella sezione Agorà, sto scrivendo la storia della mia vita, nel 3d "Dailyranders vs timidezza con le ragazze" e con questo pezzo che vi sto per postare ho fatto emozionare fino alle lacrime molti... Leggete. Riguarda un mio incidente con il motorino.
Il pomeriggio di quel giorno finii il filmino del campeggio, quello con le foto e i video fatti al campo. Era bellissimo, ma prima di farlo vedere ai miei amici del gruppo, avevo intenzione di farlo guardare da un altro mio amico esperto in questo genere di lavori, musumarra (è iscritto in questo forum col nome di Salvoku). Così, presi il mio liberty 125 (nuovo da appena un mese… avevo abbandonato la vespa 50 a causa di quella cavolo di legge in vigore dal 1 Luglio… quella della patente del 50, ricordate?) e mi recai in campagna di questo mio amico. Glielo feci vedere (avevo un computer portatile) e mi fece davvero i complimenti: un ottimo lavoro di montaggio. E poi la parte finale era con la canzone di Kiss the Rain (bill mayers)… bellissima… Verso le 7 meno 5, decisi di tornare a casa, già pregustando la serata che avrei passato con i miei amici dell’ACG, Giulia compresa. Zaino col computer in spalla, casco, infilo le chiavi, si torna a casa. Per raggiungere la mia villetta estiva, dovevo svoltare a sinistra dopo circa 300 – 400 m. Vedo dei ciclisti, voglio superarli. Metto la freccia, li sorpasso, stavo per togliere la freccia quando pensai “E’ inutile che la tolgo, tanto devo svoltare a sinistra tra 200 m”. Così resto con la freccia messa, mi avvicino al centro della strada in prossimità della curva e… KABOOOM!!!! Non capisco come, cosa, chi, perché: mi sentii sballottato di qua e di là, rotolai, volai, mi ritrovai a più di 5 metri dal motorino, per terra, mezzo morto. Quasi morto. Una macchina non aveva visto la freccia, e mi prese in pieno mentre ero in procinto di girare. Terrificante… Il mio primo pensiero fu il computer in spalla che avevo… ero atterrato su di esso!!! NOOO!!! IL FILMINO!!!!!! Non avevo la forza di aprire lo zaino, così com’ero, sdraiato sull’asfalto, e tra l’altro neppure me lo permisero, quando l’automobilista che mi aveva preso venne in mio soccorso. Poco dopo, arrivò mia mamma e mio padre, che, per fortuna, stavano ritirandosi a casa da quella stessa strada. Mi sedetti sul guard-rail (non era una strada di città, ma una strada provinciale), mi controllarono che non avessi nulla di rotto. Effettivamente non mi ruppi nulla, ma avevo un grandissimo dolore alla schiena, e non sapevo il perché. Andai subito al pronto soccorso, mi medicarono tutte le ferite, mi diedero dei punti alla spalla, e mi dissero che quel dolore alla schiena mi sarebbe passato presto. Che bello, non mi ero fatto niente, alla fin fine. Tornai a casa. Il giorno, al risveglio, mi specchiai per vedere le ferite e… vidi qualcosa di pazzesco: avevo la pancia. Ma non la pancia, quella classica, sotto lo stomaco, no… quella l’ho sempre avuta. Ce l’avevo SULLA SCHIENA… Un ‘escrescenza a forma di pancia nella schiena, una specie di sacca dalla prominenza spaventosa! Svenni. Mi risvegliai sul divano. Mia madre, preoccupatissima, mi disse di vestirmi che saremmo andati all’ospedale. Mi alzai e… svenni di nuovo. No, non ero svenuto perché mi ero impressionato a vedere quello schifo che avevo alla schiena. Ero debole, come se mi mancasse il sangue… Ma sangue non ne avevo perso quasi per niente! Le ferite e le escoriazioni non erano così gravi da farmi perdere una quantità tale di sangue da farmi svenire. Ma allora… dove avevo il sangue? Perché mi si era gonfiata la schiena? Oh caz*o, un’ EMORRAGIA INTERNA… Il medico che venne a visitarmi a casa me lo confermò: dovevo andare di corsa all’ospedale. “Ecco, è finita” pensai “E non ho fatto l’amore neppure una volta…”
All’ospedale mi controllarono, e grazie a speciali strumenti mi dissero che il peggio dell’emorragia era finita. Ma quel sangue raccolto sulla schiena doveva essere tolto al più presto, prima che si coagulasse e… Di corsa un intervento. Mi fecero un bel taglio alla schiena e mi aspirarono tutto il sangue che si era raccolto. Già non era più liquido, ma bello denso. Il processo di coagulazione era già iniziato. Soffrii come un pazzo, un dolore allucinante… E mentre ero sotto i ferri, pensai che non erano passate neppure 24 ore da quando avevo lasciato Giulia e tutti gli altri. Il giorno prima, raggiunsi l’apice della felicità (o quasi), e adesso… un intervento chirurgico… Ma quant è beffarda la vita, eh? Prima ti illude che tutto va a posto e che presto le cose si aggiusteranno, e poi ti fa questo tipo di scherzetti… Ce l’avevo a morte con… neppure so con chi ce l’avevo. Il destino? Il fato? Dio? No no, non è giusto dare la colpa di Dio delle disgrazie degli uomini… Il pomeriggio, una volta terminato l’intervento, mi diedero una stanza tutta mia e stetti lì coricato nel letto. Che dolore… Quando sentii dei passi veloci venire verso di me, e dei singhiozzi… Una figura celestiale apparve, piangendo, alla porta della mia camera: Francesca S!!! Mi si buttò al collo, mi spiegò come ne venne al corrente e stette con me moltissimo. In seguito, arrivarono tutti gli altri. Vennero a trovarmi, all’ospedale. Mi vennero le lacrime di gioia… Quando, dopo un po’, se ne andarono, Giulia restò per ultima, e mi disse, prima di andarsene anche lei: “Torna presto tra noi, ho bisogno di te come non mai…”
Che ve ne pare, come stile? Ho qualche speranza nel realizzare il mio sogno di scrittore?