Ogni pensiero sulla decisione di fare guerra a Saddam era legittimo. Era legittimo voler destituire con la forza un regime sanguinario. Era legittimo esigere prove certe che poi si sono dimostrati pretesti..
Gli Usa erano legittimati dall'11 settembre, il problema della sicurezza in America è sentito dalla popolazione in modo viscerale. Noi europei non possiamo capirlo (per fortuna). Dopo la guerra era legittimo aspettarsi la reazione del terrorismo islamico e una insoddisfazione crescente in alcune classi sociali e religiose irachene. Sarebbe legittimo che gli iracheni adotassero un sistema politico non dico democratico in senso occidentale, ma una qualche forma di stabilità non repressiva (ovvero niente dittatura e niente bombe americane). Tra pochi giorni si vota in un clima surreale. Bombe che esplodono e uccidono chi cerca di ristabilire un pò d'ordine dopo una dittatura durata oltre 30 anni. Kamikaze che si fanno saltare in aria uccidendo civili e militari. Torture da parte dell'esercito che ha operato per "Iraq freedom" per liberare l'Iraq. Le elezioni sono un passo importante per il paese, i terroristi (e qualche paese limitrofo) lo sanno bene e vogliono sabotarle.
Se sarà un evento storico, lo giudicherà la storia. Potrà essere ricordato come il 25 d'aprile o il primo maggio. Vedremo...intanto caliamoci nella cronaca
Messaggio di Al Zarqawi: «Guerra alle elezioni»
Il capo di Al Qaeda in Iraq invita i sunniti a opporsi al «principio di democrazia» e al «complotto ordito dagli Usa e dagli sciiti»
http://www.corriere.it/Primo_Piano/E.../zarqawi.shtml
Il problema concreto della sicurezza è dibattito costante al Pentagono. Gli americani vorrebbero disimpegnare il grosso dell'esercito quanto prima. Molti analisti affermano: "Non prima del 2006" - con questi chiari di luna c'è da essere poco ottimisti.
Intanto aggiornerò questo topic costantemente, per fare informazione e per dibattere con voi.