Il ministro dell'Interno vuole allontanare il marocchino
assolto dal Gip Forleo dall'accusa di terrorismo internazionale
Pisanu firma l'espulsione per Daki
ma la Procura non è d'accordo
Lo stesso giudice accoglie però la richiesta dei Pm
"Deve restare in Italia per affrontare gli altri gradi di giudizio"
ROMA - Pisanu vuole mandarlo via dall'Italia, i magistrati di Milano vogliono processarlo. Il ministro firma il decreto di espulsione, il gip non concede il nulla osta. Sta diventando sempre più imbarazzante il caso di Mohammed Daki, il marocchino assolto dal Gip Clementina Forleo per il reato di terrorismo internazionale con una sentenza che la settimana scorsa sollevò infinite polemiche, e che oggi ha lasciato il carcere dopo aver scontato la pena per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Poco fa il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu ha firmato il decreto di espulsione per il maghrebino con l'ordine di accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica. L'espulsione è motivata dal "grave turbamento dell'ordine pubblico e dal pericolo per la sicurezza dello Stato".
Una decisione diametralmente opposta a quella maturata in mattinata al Palazzo di Giustizia di Milano. Infatti il giudice Forleo non ha concesso il nulla osta all'espulsione avanzato dall'Ufficio immigrazione della questura di Como accogliendo il parere del procuratore aggiunto Armando Spataro secondo il quale per Daki è ancora aperto il procedimento per il reato di terrorismo internazionale dal quale è stato assolto in primo grado e per il quale dovrà affrontare gli altri gradi di giudizio.
L'indagine penale è prevalente sulla vicenda amministrativa quale l'espulsone chiesta dalla questura che a questo punto viene congelata in attesa degli sviluppi penali dell'inchiesta. Ma tutto questo era vero fino a poche ore fa, prima che Pisanu firmasse il decreto.
Intanto domani un altro giudice deciderà invece sul trattenimento di Daki al centro di permanenza di via Corelli a Milano dove il marocchino è andato appena uscito dal carcere di Como. Se la sentenza lo considererà legittimo, Daki resterà nella struttura che raccoglie gli extracomunitari senza permesso di soggiorno, in caso contrario il marocchino potrebbe invece lasciare il centro ma dovrebbe restare a disposizione dell'autorità giudiziaria.
[Fonte: Repubblica]
Pisanu poteva anche aspettare a firmare l'estradizione. Ormai la giustizia è in moto e deve fare il suo dovere.