Sto giocando da poco ad una avventura grafica di cui avevo sentito parlare tempo fa ma che mi ero fatto scappare.. premetto che le avventure grafiche non sono il mio genere preferito ma questa, come poche altre, mi ha saputo catturare davvero molto, vuoi per l'atmosfera squisitamente Cyberpunk, vuoi per le situazioni in cui Ryan, il protagonista, si trova.
Incollo di seguito una recensione presa da un famoso sito di retrogaming italiano
"Il mio nome è Ryan. Io sono il Prescelto. Io sono un carnefice. Cacciatore dei Sette. E' come uccidere Hitler" (da "Diario di un Folle").
"(Recensione a cura di slataper) Dreamweb è un'avventura punta-e-clicca che mescola cyberpunk e fantastico, ambientata in un universo high-tech che ammette l'esistenza di misteriose energie mistiche e dimensioni parallele. Il Dramweb è una potente energia che si vuole impadronire della nostra dimensione grazie all'aiuto di esseri umani potenti e influenti che hanno aderito alla sua causa. Solo i Custodi possono contrastare il Dreamweb, per farlo hanno scelto Ryan, sono entrati nella sua mente e lo hanno convinto a uccidere i traditori dell'umanità. Il giocatore è chiamato ad accompagnare Ryan nella sua pericolosa e violenta missione. Si consiglia di salvare spesso: Ryan è un killer, coerentemente il gioco prevede momenti in cui egli può essere ucciso. Non ci sono vicoli ciechi di altro genere, quindi il giocatore può proseguire nel gioco senza il timore di perdere oggetti e indizi essenziali. Il gioco non è particolarmente difficile nè lungo, la grafica a "volo d'uccello" - pur curata e molto dettagliata - potrebbe scontentare più di un giocatore e l'interfaccia è talvolta scomoda, ma il punto di forza di Dreamweb è nell'atmosfera. Dreamweb è un gioco lontano dall'umorismo di molte avventure Sierra e Lucasarts: Ryan è un antieroe triste chiamato ad uccidere da una volontà più forte della sua per difendere un mondo degradato, in cui la violenza, il denaro e l'egoismo sono allo stesso tempo le sole domande e le sole risposte. Perdipiù, nella sua battaglia Ryan è solo, il resto del mondo - all'oscuro del pericolo - lo considera un anonimo assassino. Il taglio del racconto è adulto - ospite d'onore è il primo amplesso non censurato nella storia dei videogiochi - ma allo stesso tempo asciutto: non ci sono compiacimenti nel mostrare il sangue e l'inquadratura dall'alto mantiene il giocatore a distanza dai fatti raccontati. Il finale è (a parere del recensore) uno dei migliori. Nel complesso, un gioco atipico - forse unico - che può piacere moltissimo (come nel caso del recensore) o pochissimo. Senza dubbio da provare. Supporta mouse e scheda audio."
Il gioco, come le situazioni che si incontrano, è spesso simile ad un vero film noir, ricorda moltissimo pellicole come Blade Runner, l'atmosfera è buia e decaduta ad ogni locazione e fantasy e hi-tech si fondono insieme magistralmente come solo i migliori romanzi cyberpunk sanno fare.. la città ad esempio sembra hi-tech ma sporca e decaduta mentre il tempio del DreamWeb sembra appartenere ad una antica civiltà aliena, integrandosi perfettamente con il resto del gioco ma essendo allo stesso tempo diverso e più "mistico".
Il gioco è zeppo di descrizioni molto belle e sempre in riga noir, le migliori sono quelle che appaiono se si resta fermi per un po' di tempo in una stanza, inoltre ogni elemento può essere esaminato, preso, spostato e usato, anche quelli che non sono utili al proseguimento del gioco.
Vi capiterà ad esempio di prenotare una stanza in un hotel e di vedere che nel bagno ci sta la saponetta sul bordo della vasca, l'asciugamano, e dentro l'armadietto persino del dentrifricio e altri oggetti che riescono a dare al giocatore un forte senso di immersione nell'ambiente.
La grafica è a volo d'uccello ma l'ambiente e pixellato sempre molto bene e le animazioni dei personaggi sono favolose.
eccovi qualche screen
"Queste due guardie non sono più un problema..."
"Mi scusi signorina ma devo fare quattro chiacchere con il tizio sotto di lei..."
Game Over...
Giochi così non se ne vedono più
In assoluto uno dei più bei giochi mai fatti.